~17~ Never do it again!

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«Ci sono notizie dal laboratorio?»

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«Ci sono notizie dal laboratorio?»

«No, dottoressa e chiamare ogni venti minuti non accelererà il processo. A quanto ho capito hanno poco o nulla su cui lavorare, perciò, la prego, smetta di chiamare.»

La voce arcigna della caposala s'interruppe bruscamente in acuto, trapanandole il cervello, quando riagganciò senza tanti complimenti dopo l'ennesima chiamata dal pronto soccorso.

Dopo una giornata come quella April avrebbe dovuto sentirsi distrutta, crollare su uno degli scomodi divanetti della sala medici senza sognare, senza scervellarsi. Invece i pensieri la tormentavano, non le davano tregua, grattavano con la precisione di un artiglio affilato, facendosi strada nella solidità delle sue convinzioni.

L'avevano avvertita quando aveva accettato quel posto al Mercy.

Gotham era un mostro esigente, un gigante spietato e divoratore, sapeva punire con la stessa meticolosa volontà di una madre bisbetica e ingoiava il suo tempo libero con la voracità di un felino affamato.

Eppure non avrebbe mai immaginato di confrontarsi con qualcosa che odorava così profondamente di guai da darle la nausea.

Dopo l'attacco alla presentazione del progetto Gotham Reborn, al pronto soccorso erano cominciati ad affluire strani casi di intossicazione. Alcuni pazienti mostravano solo sintomi leggeri, sarebbe stato impossibile identificare un pattern comune dietro quelle apparenti casualità, ma all'ennesimo ricovero nel giro di pochi giorni la realtà era diventata innegabile.

Si muoveva una precisa volontà dietro quegli accadimenti, di che natura fosse non era certo suo compito stabilirlo, ma il bilancio era senza dubbio preoccupante.

Con il proseguire delle ore i sintomi si aggravavano, i soggetti passavano da blande alterazioni della coscienza a gravi episodi allucinatori, fino alla paranoia franca e ad un'incontenibile agitazione motoria.

L'ultimo caso era giunto all'osservazione quella mattina stessa. Un anonimo, un uomo di cui nessuno probabilmente avrebbe segnalato la sparizione, il soggetto perfetto per un esperimento.

Il solo pensiero bastava a farla rabbrividire.

Poteva essere paranoia, certo, c'erano droghe a sufficienza in circolazione per sedare i dubbi anche del medico più sospettoso, il problema tuttavia era che il laboratorio non riusciva mai a identificare il composto intossicante.

I tecnici erano stati in grado di stilare una lista accurata solo di ciò che la sostanza poteva non essere. Di certo non veniva ingerita, né iniettata, perciò, data la velocità con cui era degradata ed eliminata dall'organismo, erano giunti di comune accordo alla conclusione che si trattasse di un gas volatile.

Purtroppo la scoperta era servita solo ad angosciare la polizia. Rimanevano in silenzio dall'altra parte della cornetta, le mani nei capelli e una lista di confronto inesistente su cui lavorare.

Batman: The city of rainWhere stories live. Discover now