5.

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noah's POV (fate finta di non sapere che si chiama noah shh)

mi sveglio dopo un profondo sonno e mi preparo per andare a scuola. ripenso alla misteriosa ragazza. ormai è un pensiero fisso,devo saperne di più.

arrivo in classe e i miei "amici" mi aspettano nei banchi in fondo,come al solito urlando e schiamazzando. a volte mi sento così stupido a stare con loro.

loro non pensano,non immaginano neanche che le loro parole potrebbero avere un effetto sulle persone,e anche non positivo. giudicano,la loro vita è basata sul fallimento degli altri. e io non voglio essere come loro.

non voglio essere come loro.

ma sono costretto,ormai sono dentro da un pó,e dio solo sa che cosa è successo all'ultima persona che li ha traditi. ho paura. solo paura di essere giudicato.

quindi mi ritrovo a fingere,fingere di essere quello forte,quando in realtà mi sento solo uno schifo,e me ne vergogno.

scuola passa lentamente,e sembra non finire più. arrivo a casa e accendo la radio. "oggi è il primo di marzo,il che vuol dire che stanotte si potrà ammirare una meravigliosa pioggia di stelle cadenti." la voce di un uomo pronuncia.

mi addormento al suono della sua voce e mi risveglio qualche ora dopo. 6:00. passo ore a documentarmi sulle stelle cadenti e scienza da bravo nerd che sono,finché tra una cosa e l'altra si fanno le 11:45.

afferro il mio binocolo,una torcia e il mio quaderno. arrivo alla meta e la vedo addormentata sotto il suo albero. mi tolgo la giacca e la copro cercando di non svegliarla. ha un leggero vestito e i capelli mossi marroni le cadono sulle spalle,oscillando al soffiare del vento. non mi ero accorto di quanto fosse bella.

non la voglio disturbare,perciò faccio qualche passo avanti,dove posso ammirare il cielo. mi accovaccio,prendo il binocolo e comincio a scrutare il cielo. mi volto a guardarla e sorrido.

sophie's POV

oggi sono andata nel mio posto un pó prima. e come c'era da aspettarsi sono caduta in un profondo sonno. sto sognando e sorrido. sogno il momento in cui incontreró lui. poi mi sveglio. e la realtà è decisamente meglio.

quella che deve essere la sua giacca mi sta coprendo e ne sento il profumo che mi avvolge. alzo lo sguardo e lo vedo di spalle guardare il cielo con un binocolo in mano.

sono scalza,perciò non si accorge che lo sto raggiungendo. poggio una mano sulla sua spalla.
«immagino sia per le stelle cadenti»sussurro.

si gira e alla luce delle stelle riesco finalmente a vederlo chiaramente. ha gli occhi sul castano-verde e dei lineamenti perfetti. sorride.
«sei sveglia»esclama.
«credo di si».
«esatto,le stelle cadenti»afferma.
passa qualche minuto di silenzio.

«eccone una!» eclamo.
mi circonda con il braccio da dietro le spalle per poi posarmi il binocolo sugli occhi.
«esprimi un desiderio»dice lui.
in realtà tutto quello che desidero è che resti,e non mi lasci da sola. niente di più,niente di meno.
«fatto.»mormoro e appoggio la testa sulla sua spalla.

chiudo gli occhi e per un momento mi dimentico del fatto che sia uno sconosciuto. mi sento a casa. e non mi sentivo a casa da troppo tempo.

rialzo la testa.
«grazie». concludo.
mi alzo e cammino verso casa. avrei voluto restare. ma domani c'è scuola. e mio padre non si deve accorgere della mia assenza.

buonanotte soph.

continua;

è il compleanno di finn e bho i'm so proud. Anyways grazie per tutto il supporto<3

midnight//noah schnapp;حيث تعيش القصص. اكتشف الآن