13.

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SOPHIE'S POV

apro gli occhi. è pomeriggio. ho dormito per un bel pó. noah non c'è,così decido di alzarmi e andare a cercarlo. sento delle risate provenire dalla camera affianco,la porta è socchiusa,sbircio.

millie sta ridendo con noah che la prende sulle spalle per giocare.
è strano anche solo pensare di avere una sorella,ma una cosa è certa,devo proteggerla.

«vedo che vi divertite» entro lentamente nella stanza.
«sei sveglia!»sorride noah.
«allora millie,cosa vuoi fare oggi?»
«giochiamo!» risponde lei correndomi incontro e afferrandomi la mano.
è così piccola.

passiamo il pomeriggio insieme,e noah è davvero bravo con i bambini,devo ammetterlo.
ma il pensiero di mia madre mi tormenta ogni minuto,e faccio fatica a concentrarmi su millie o noah.

ceniamo insieme,zia ha preparato da mangiare.
ho una famiglia.
e mi sento a casa.
qui è tutto così tranquillo,non devo preoccuparmi di nulla.

***

«hai sonno?»chiede noah.
«per niente».
la notte non è fatta per dormire,o almeno fino ad una certa ora...l'ho sempre pensato.
«bene,perché neanche io. vuoi fare qualcosa di pazzo?»
ridacchio. come se tutto questo non fosse abbastanza pazzo.
«potrebbe essere»annuisco con uno sguardo complice.

zia e millie dormono,così usciamo senza farci notare. vaghiamo per il paese finché non notiamo un mucchietto di ragazzi al di fuori di un edificio.
mi afferra la mano e mi trascina dentro.

sembra una scuola.
sembra una festa.
e non sembra una qualunque festa.
è un ballo... e io non sono mai stata ad un ballo,perché semplicemente non mi sembrano così divertenti.
non che qualcosa fosse divertente prima che conoscessi lui.

«non possiamo intrufolarci così,è da pazzi». cerco di farmi sentire,la musica è davvero alta.
«scusa non ti sento,il volume è troppo alto!» ride.
in fondo devo buttarmi,devo divertirmi stasera,voglio per un attimo dimenticare i miei problemi.

i miei pensieri sono interrotti dal un improvviso cambio di canzone.
non dirmi...
«se non le dispiace,signorina...»noah mi prende la mano e mi trascina al centro della sala nella quale si sta svolgendo la festa.
sono davvero in ansia.
io non so ballare.

«non sono capace,noah»guardo in basso,mi viene spontaneo.
«ah perché credi che io lo sia?non ricordi?frana negli sport...e in qualsiasi altra attività che riguardi il movimento»ridacchia.
per un secondo mi riporta alla notte in cui mi disse medesime parole.
«ok»sorrido guardandolo negli occhi.

mi prende i fianchi e ci ritroviamo respiro a respiro.
i suoi movimenti sono in perfetta cordinazione con i miei.
chiudo gli occhi e mi lascio andare...poggio la testa sulla sua spalla e lo abbraccio.
a safe place.

per un paio di canzoni restiamo così,finchè non sento una scossa improvvisa da parte di noah.
apro gli occhi e mi accorgo che un uomo basso,che giurerei sia un operatore scolastico,sta venendo verso di noi. sembra piuttosto irritato.
«soph soph SOPH...»noah esclama prima di prendermi per mano e iniziare a correre.

sapevo che qualcuno si sarebbe accorto di noi,ma in questo momento non mi interessa più di tanto.
«ehi voi! non potete stare qui senza invito!»grida l'uomo cercando di rincorrerci.

corriamo tra la folla di certo non passando inosservati. usciamo e continuiamo a correre,ormai a vuoto.
sappiamo entrambi di aver seminato l'uomo,ma non ci importa.
è una sensazione così bella.
correre mano nella mano.

arriviamo in un prato e ci sediamo a terra sfiniti,scoppiando in un'enorme risata.
abbiamo entrambi il fiatone.
è una bella serata,devo ammetterlo.

pochi minuti dopo sentiamo il campanile suonare,e tutti e due sappiamo perché.
«aspetta,lasciami solo fare una cosa»
non faccio in tempo a rispondere che le sue labbra sono sulle mie e combaciano perfettamente.

stavolta dura di più dell'ultima.
smetto di pensare per un attimo,l'unica cosa di cui mi importa è che resti e che non se ne vada più.

restiamo sdraiati per un pó sull'erba fresca,poi torniamo a casa di mia zia.
nessuno si accorge di nulla per fortuna.
mi infilo nel letto che zia mi ha preparato e chiudo gli occhi.
l'ultima cosa che sento prima di addormentarmi sono le sue parole.
«buonanotte soph»e mi stringe la mano.

midnight//noah schnapp;Where stories live. Discover now