28.

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quello che è accaduto dopo quei due spari è complicato.
l'agente è riuscito a sparare all'uomo che tratteneva noah prima che lui lo facesse.
ma una volta caduto a terra,una pallottola è partita lo stesso,ferendo gravemente la gamba della persona che amo.

ho approfittato della distrazione per liberarmi dalla presa che mi tratteneva e correre con le lacrime agli occhi da noah,steso a terra sotto il corpo senza vita di quel mostro.
mi ha dato la lettera di mia madre.
subito dopo mio padre ha cercato di scappare,ma la polizia l'ha bloccato immediatamente.
così ora è sotto processo.

l'ambulanza mi ha portato via l'unica persona di cui avevo bisogno in quel momento,e le autorità hanno portato me qui,in questa stupida centrale di polizia.
qui è tutto così silenzioso.

l'accaduto si ripete in continuazione nella mia testa.
mi ricordo di ogni istante,ogni piccolo particolare,dagli occhi di noah pietrificati al sangue sulla sua gamba.
d'altronde come potrei dimenticare?

sono grata,perché lui almeno è vivo.
ma fa male perché è lontano da me,fa male perché mi sento dannatamente sola in questo momento.

***

è passata qualche ora da quando sono qui.
sbarro gli occhi al suono della porta davanti a me che si apre rivelando una guardia.

mi toglie le manette e mi conduce nel corridoio,dove mi illumino nel vedere  mia zia sul punto di piangere che tiene la mano a millie.
corro ad abbracciarle mentre singhiozzo.
è passato tanto tempo da quando ho ricevuto un abbraccio.

«scusami zia...scusami per la macchina...scusami per aver tradito la tua fiducia...scusami per tutto,sono un disastro».
mi guarda sorridendo e mi perdona.
«mi sei mancata soph» afferma millie.
«mi sei mancata anche te piccola,non ti lascerò più,promesso».

la polizia è riuscita a rintracciare l'auto,e mi aspettano parecchie ore di viaggio.
contando che all'andata abbiamo sostato molte volte io tragitto dovrebbe essere meno lungo.

NOAH'S POV

mi sveglio in un letto di ospedale con il sudore in fronte.
«è una brutta ferita» afferma il medico appena si accorge della mia coscienza.

«quando potró uscire di qui?» chiedo.
«abbiamo avvisato i tuoi,non appena saranno arrivati sarai libero,ragazzo»
sospiro,anche se adesso che ho avuto l'occasione di conoscere la storia di soph mi ritengo fortunato ad avere dei veri genitori che si preoccupano per me.

il dolore lacerante della gamba si aggiunge al dolore dentro la mia testa.
è al sicuro?
sta bene?
quando potrò vederla?
quando si è abituati ad avere una persona accanto per un periodo abbastanza lungo si sta male quando se ne va,è come se una parte di me fosse ancora con lei.

è circa un mese che la conosco,e lo so che potrà sembrare stupido,però con lei sono riuscito a capire chi sono.
questo mi riporta a domandarmi cosa farò quando ritornerò a scuola,alla normalità.

sento delle voci familiari farsi più vicine.
mia madre entra nella stanza seguita da mio padre.
sembrano terribilmente in colpa e tristi,ma loro non hanno nulla a che fare con quello che è successo...è stata una mia decisione quella di aiutare soph,e non me ne pento...anche se avrò una cicatrice in più.
la parte difficile sarà raccontare tutto.

li saluto con un abbraccio e sorrido.

continua;

EHHH credevate che lo facessi morire?
WRONG! (riferimenti puramente casuali a finn wolfhard)
no dai,volevo solo farvi spaventare non lo farei mai morire l'amore mio.
spero vi stia piacendo e grazie per le 6k letture ily.

midnight//noah schnapp;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora