21.

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rimango paralizzata al leggere le ultime parole.
mi ritrovo sul pavimento e scoppio in lacrime mentre tengo ancora nella mano la lettera.
sento i passi veloci di noah venire verso di me,ma in questo momento non riesco a pensare a lui.

leggo la data nell'angolo del foglio:
21 settembre 2016.
se n'è andata da due anni e io non lo sapevo neanche.
hai presente quando vedi tutti i tuoi sogni,le tue speranze,il tuo futuro frantumarsi lentamente davanti ai tuoi occhi?
ecco,mi sento più o meno così.
forse molto peggio.

lei ha deciso di rinunciare alla sua vita per me...e io in tutti questi anni ho pensato che non mi volesse.
pensavo fossi io la causa per cui se n'era andata.
ma ora capisco tutto...ora capisco che papà non è diventato così a causa della separazione da mamma,lui era già così...era già un mostro,che la mamma ha dovuto sopportare per troppo tempo.

la cosa che fa più male è ritrovarsi senza speranza.
che illusa.
mi sento così vuota e non so più cosa sto provando.
so solo che sono stanca di questo, che ho bisogno di non pensare per un pó, anche se è inevitabile.

gli occhi sono gonfi di lacrime,le mani e le braccia tremano,le gambe non hanno più forza. è come se il mio corpo si stesse rifiutando di collaborare.
sento la mano di noah sulla mia spalla,e mi lascio cadere sul suo petto singhiozzando.

passo lui la lettera così che la possa leggere.
non pensavo delle parole scritte su un semplice foglio di carta potessero fare così male.
dopo averla letta la posa a terra e mi stringe più forte fino a togliermi il respiro.

dopo qualche minuto mi stropiccio gli occhi con le mani e mi alzo in piedi.
«e adesso?»
mi chiedo se tutto questo sia servito a qualcosa...
in effetti mi sento così stupida... perché questa ricerca è stata l'esperienza migliore della mia vita dopotutto.
e non posso buttarla via così.

ho conosciuto millie e zia,ho visto posti nuovi,mi sono intrufolata in un ballo scolastico senza invito,sono andata al mare,mi sono innamorata.
mi chiedo dove sarei ora se non fosse stato per lui.
probabilmente sarei a casa,ad affrontare la noiosa vita di ogni giorno,oppure a scuola,a piangere in un bagno.
ma soprattutto sarei da sola.
quindi perché dovrei pensare che non è servito a niente?
forse dovrei vedere il lato positivo nelle situazioni.

forse non ho trovato mia madre,ma ho trovato una ragione per andare avanti.
devo farlo per millie,perché merita un futuro migliore e ha veramente bisogno di me,di una sorella.
non posso permettere che si senta sola come lo sono stata io.
forse potrò convincere le autorità ad affidare la mia custodia a mia zia...e forse tutto andrà meglio.

ma in questo momento sono impotente...perché là fuori c'è la polizia che ci sta cercando.
e io non avrei mai dovuto permettere a noah di cacciarsi nei guai per colpa mia.

«troveremo una soluzione. adesso dobbiamo ripulire questo posto per dormire qui almeno stanotte.
il problema è la benzina.
non possiamo usare mezzi pubblici per ora.
dobbiamo aspettare che si calmino le acque.
oppure trovare della benzina»

non so come riesca a far sembrare che tutto andrà bene,è come un superpotere.
non ho mai visto una persona così coraggiosa,che ha sempre la situazione in mano,il controllo di ogni cosa,e in ogni momento sa come sistemare tutto.

«ok cominciamo da qui»annuisco asciugandomi le lacrime ancora rimaste sul viso.

continua;

ok non so se avete colto,ma in questo capitolo (anche se non è così lungo) voglio sottolineare il modo in cui soph comincia a vedere le cose da un diverso punto di vista,e comprende che tutto questo percorso le è servito per crescere e imparare a conoscere se stessa,e che la speranza non è svanita.
ma non aspettatevi "buone cose" per il prossimo capitolo,vi avverto solo,ily.

midnight//noah schnapp;Where stories live. Discover now