midnight//noah schnapp;

14.

sono passati due giorni da quando siamo arrivati qui,e io ho bisogno di risposte,sto impazzendo.
millie è la persona più dolce del mondo,e io non vorrei lasciarla...ma mi allontanerò per pochi giorni.
devo farlo se voglio trovare mia madre.

mi alzo dal letto,è mattina presto e zia si sta occupando della sartoria giù,mentre millie e noah dormono.
devo scoprire il nome dell'ospedale dove la ricoverarono,dovrà pur esserci qualche indizio in questa casa.

non lo chiedo a mia zia perché semplicemente non me lo direbbe per la mia sicurezza:si preoccuperebbe troppo e non mi lascerebbe andare.
perché mi vuole bene...ma io ho bisogno di trovare mia madre.
quindi farò da sola.

esploro l'edificio per qualche minuto,finché scovo uno scatolone semi-chiuso sopra l'armadio della stanza da letto di mia zia.
come ci arrivo?
cerco una sedia e tiro giù il pesante scatolone,cercando di non farmi sentire.

mi siedo sul pavimento e tiro fuori quaderni e fogli dall'interno della scatola.
soffio sopra un quaderno e una pioggia di polvere avvolge la stanza.
sulla copertina c'è scritto serena white.
proprio ciò che cercavo.

sembrerebbe una cartella medica.
apro il quaderno,e attaccata alla prima pagine c'è una sua foto.
le lacrime cominciano a scendere sul mio viso ma le asciugo subito,se comincio potrei non smettere e finire per svegliare qualcuno.

in un angolo in basso alla pagina c'è scritto il nome dell'ospedale.
"ospedale psichiatrico saint rose"
strappo la pagina e la metto in tasca.
continuo sfogliare il quaderno...esami, appunti,osservazioni.
fino all'ultima pagina.
paziente rilasciata il 24 marzo 2014.

è un bel pò di tempo.
starà bene?
mi riconoscerà?
dove sarà adesso?
cosa starà facendo?

sono sommersa da domande.
chiudo velocemente il quaderno e rimetto la scatola al suo posto.
sposto la sedia nell'angolo della stanza dove l'ho trovata,ma qualcuno mi sorprende da dietro.
«soph,che ci fai qui?»
è millie,per fortuna.
«stavo solo facendo un giro della casa, potresti mostrarmela tu,se vuoi. potresti essere la mia guida turistica?» sorrido.
millie va matta per qualunque cosa che sembri un gioco,quindi mi è sembrata la cosa più sensata da dire per distrarla.
«sii!andiamo!» esclama lei.

circa dieci minuti dopo mi sta mostrando tutte le sue bambole.
noah entra nella stanza.
«buongiorno»dice con la voce ancora impastata dal sonno.
sta indossando una larga maglietta a maniche corte e ha i capelli arruffati.
non posso immaginare vista migliore.

pochi secondi dopo lo raggiunge mia zia che ci invita a fare colazione.
a tavola tempesto noah di sguardi per fargli capire che devo parlargli.
ma non credo che abbia afferrato, continua a sorridermi mentre finsce il suo caffè.

millie deve andare a scuola,così mi offro di accompagnarla insieme a noah.
è il momento giusto.
la saluto con un sorriso mentre entra con lo zaino in spalla.

anche io dovrei essere a scuola in questo momento.
non credo che la mia assenza si noti.
i'm a ghost.

tiro fuori dalla tasca la pagina strappata dal quaderno e la mostro a noah.
«lei era qui. dobbiamo andarci»
tira fuori il telefono dalla sua tasca e cerca velocemente la località.
«non possiamo andare a piedi,è abbastanza lontano»alza lo sguardo preoccupato.
«possiamo prendere la macchina di tua zia»
«sai guidare??»domando perplessa.
«circa. te l'ho detto,non è la prima volta che scappo di casa». sorride divertito dalla mia reazione.

so benissimo che siamo troppo giovani per guidare,e che mi caccerò nei guai,ma cerco di non pensarci.
torniamo a casa e cerchiamo le chiavi della macchina senza farci notare.
«trovate»
«sei un genio,schnapp,te l'ho già detto?» esclamo.

sgattaioliamo sul retro della casa/sartoria,dove zia sta lavorando.
saliamo e noah mette in moto.
«scusa zia»sussurro.
«stai tranquilla,andrà bene» mi tranquillizza noah.
partiamo.

continua;

I'M INTO IT.
sono ossessionata con il nuovo album di camila e se non lo avete ancora ascoltato ve lo consiglio,ne vale la pena. finito il momento sponsor volevo solo ringraziarvi per tutte le letture,veramente,vi voglio bene<3