30.

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oggi sono passati tre mesi da quando quella sera ho deciso di non tornare a casa.
da quella sera che ha cambiato completamente la mia vita.

le mie giornate qui sono molto diverse da prima.
subito dopo il processo zia mi ha iscritta in una nuova scuola,e si,è proprio la stessa in cui quella sera io e noah ci siamo intrufolati per ballare.

non vengo più presa in giro,non mi faccio più calpestare dagli altri.
è stato difficile all'inizio,ma sono riuscita anche a farmi degli amici.
mi ricordo il primo giorno di scuola:

entro in classe.
tutti gli occhi puntati su di me.
«ragazzi,lei è la vostra nuova compagna sophie» introduce la professoressa agitandosi e saltando come se fossi un evento straordinario.
accenno un sorriso.
ce la puoi fare,ce la puoi fare.

saluto la classe con un cenno e mi dirigo verso un banco vuoto accanto a una ragazza dai capelli rossi.
«ma è sempre cosìbisbiglio sperando di non sembrare una totale idiota.
ridacchia.
«si,direi di si...ma è una persona interessante
«comunque sono katherine,puoi chiamarmi kate» mi tende la mano.

ero così felice di essere riuscita a parlare con qualcuno.
kate mi ha mostrato la scuola e mi ha insegnato tutto quello che dovevo sapere sui compagni e su chi evitare.

la nostra amicizia funziona perché è attiva,non si ferma mai e non ha avuto problemi nell'aprirsi con me.
presto siamo diventate amiche e ha saputo accettare tutti i problemi che ho avuto senza giudicare.

ho trovato qualcosa che mi faccia essere sicura di me stessa,che mi dia forza. so che potrei non piacere alle persone ma so che posso sempre contare su quelle che mi vogliono bene.
che ci saranno sempre.
quindi non è più così complicato parlare con qualcuno.

mi prendo cura di millie e della mia famiglia.
è la cosa che mi fa andare avanti.
non smetto di pensare a mamma e  credo sia una parte di me che non abbandonerò mai.
a volte i ricordi di mio padre mi perseguitano,a volte riesco semplicemente a dimenticare per un attimo.

io e noah ci vediamo ogni settimana,il più delle volte qui da me.
tornare a "casa" fa un effetto strano.
è una città piena di brutti ricordi, vecchi fantasmi. 
la gamba di noah è guarita quasi completamente,perciò non è più un problema camminare.

spesso giochiamo con millie,ma il più delle volte viviamo avventure.
lui cammina,e io lo seguo.
non mi importa dove voglia arrivare.
parlare o ascoltare musica o ridere.
sto bene finalmente.

alla sua scuola ha affrontato le persone che gli impedivano di essere chi voleva essere e ha trovato dei veri amici.
adesso che è la scuola è finita potrò passare più tempo con lui.

«a cosa pensi?»
«mhm?» ritorno in me.
siamo seduti su un prato vicino a casa mia,assomiglia al nostro posto.
«oh a niente» sorrido.
mi appoggio alla sua spalla con gli occhi rivolti al cielo.

comincia a contare alla rovescia a bassa voce.
«tre...
due...
uno...»
buona mezzanotte soph»
sorrido e lo guardo negli occhi.
prende il mio viso tra le sue mani e mi bacia dolcemente.
«buona mezzanotte anche a te noah»

THE END.

midnight//noah schnapp;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora