24.

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NOAH'S POV

respiro con affanno mentre rallento il passo.
ero in cucina,e poco dopo lei non c'era più. sparita.
ho corso per tutta la casa ma non c'è traccia di soph. come sta? dov'è?
ho fatto qualcosa di sbagliato?

nella mia testa c'è confusione, tristezza e mille domande.
sbatto la porta della vecchia casa e comincio a camminare velocemente intorno ad essa.

***

è mattina,e ormai sto camminando da ore. provo in tutte le direzioni e torno indietro,giro,corro finché le mie gambe cedono per la stanchezza e cado a terra.
I primi raggi di sole illuminano la spiaggia e il mio viso pallido.

gli occhi socchiusi scrutano il paesaggio finché non noto un oggetto di colore bianco a pochi centimetri da me in movimento a causa della brezza.
scavo tra la sabbia fredda e riconosco il pezzo di carta ora un pó malandato sul quale le parole della madre di soph sono come incollate con tutte le emozioni che ha lasciato. 

la rileggo un'ultima volta prima di alzare lo sguardo e perdermi nel vuoto.
le sarà caduto dalla tasca,non lo avrebbe mai buttato di proposito.
per quale ragione avrebbe dovuto farlo?
mi alzo in piedi e cerco qualche traccia.

vedo qualcosa di cui non mi ero accorto in precedenza:delle orme sulla sabbia quasi completamente invisibili di un piede di ampia misura.
qualcuno è passato di qui recentemente,abbastanza da lasciarne le prove.

lei non porta queste scarpe,allora come è possibile che non abbia lasciato tracce? e se fosse scappata con qualcuno ci dovrebbero essere quattro orme,a meno che questa persona non abbia fatto in modo di trasportarla senza far toccare I suoi pirdi a terra.
ma forse mi sbaglio e sto viaggiando un pó troppo con la mia mente.

decido di seguire le tracce,che mi conducono ad un piccolo bosco.
le tracce spariscono,o almeno,non sono visibili sull'erba.
devo continuare alla cieca.
giro in tondo per una mezz'ora quando trovo un sentiero che porta ad una piccola baita.

sembra normale,una semplice casetta di mare su una scogliera coperta dalla vegetazione. mi avvicino lentamente e silenziosamente. 

SOPH'S POV

sono ore che sono rinchiusa qui,e ho paura di quello che potrebbe succedere a me,alla mia salute mentale e alla mia vita.
mi chiedo se riuscirò a rivedere noah e se mi sta cercando ora.

urlo per l'ennesima volta ma stavolta è diverso.
«SOPH»
il mio cuore si ferma quando sento la sua voce.
«NOAH»
fai che non sia uno stupido sogno, non potrei sopportarlo.
«SOPH DOVE SEI»
mi dimeno e avvicino l'orecchio alla fessura di luce sopra il letto.

«non fare troppo rumore o ti sentirà, sono qui,segui il suono»
vedo un'ombra avvicinarsi mentre le lacrime scendono velocemente.
«sei veramente tu noah?»
«sono noah,sono io,sono qui soph»
ha gli occhi lucidi.

cerco di avvicinarmi ma le ossa fanno male e sono debole.
attraverso le fessure fissa I lividi sui miei polsi e porta le mani alla testa.
non posso sopportare che sia triste per colpa mia.
le nostre dita si sfiorano.

«ce la farai,ce la faremo»mormora.
e per un momento ci credo...credo che tutto andrà bene,che riusciremo a scappare da tutto e da tutti come sempre,che ce la caveremo se stiamo insieme.
ma poi sento la porta aprirsi.

continua;

mi siete mancati guysss
scusate per l'assenza e per il capitolo che è un corto e fa un schifo è che è difficile sviluppare la vicenda a questo punto della storia...perché ho in mente il finale ma non ben chiaro il modo in cui arrivarci.
coooomunque,vi voglio bene e niente<3

midnight//noah schnapp;Where stories live. Discover now