18-Scusami

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P.O.V. di Yuu

Piango, mi dispero. Non riesco a fare altro. Ho pianto così tanto che non penso di avere più altre lacrime da versare. Ho pianto così tanto che ormai le mie guance hanno dei solchi umidi di cui ricordo l'esatta posizione. Ho pianto così tanto che penso di aver perso la voce. Ho pianto così tanto che penso sia l'unica cosa che io riesca a fare ormai.

Non sono riuscito nemmeno a ripensare a cosa sia successo. Non voglio ricordare, voglio solo dimenticare tutto e fare finta di nulla. Per questo ho il terrore di dormire. Ogni volta che la stanchezza vince, sogno. Ho degli incubi in cui rivedo l'accaduto con angoscia, disperazione. Però non urlo, piango in silenzio, non reagisco. Sono immobile, arreso, mentre una sagoma tutta nera, così grande che mi sento schiacciato dalla sua presenza, mi tocca. Ogni posto che tocca mi brucia, vorrei strapparmelo via. Perché non lo faccio allora? Perché la sagoma è triste. Non capisco come lo so o perchè lo sia, e non voglio capirlo. Non voglio andare più a fondo nella verità. So solo che è terrorizzata quanto me, che vuole  che tutto finisca tanto quanto me, è disperata. Vorrei... aiutarla... ma sono impotente, rimango immobile a fissarla, capace solo di compatirla.

Ogni volta che mi sveglio spero che tutto sia stato solo un brutto sogno, ma poi vedo i miei vestiti sporchi delle prove dell'accaduto, buttati in un angolo della stanza. Ripenso a quanto io odi il mio corpo, indecente e violato. È lui il colpevole in tutta questa storia.
Ho deciso quindi di non curarlo... O almeno, questa è la scusa che sto usando. La verità è che non ho la forza di fare nulla, non mangio, non bevo, non mi sono nemmeno lavato dopo quella...cosa...

"Io non sono gay. Non voglio essere violato da un altro uomo." È quello che continuo a dirmi, per proteggermi, per isolarmi dall'accaduto e sperare che non riaccada nulla di simile. Se evito gli uomini, non accadrà più, vero? Se non sono gay, se non mi faccio coinvolgere troppo da loro, non mi succederà nulla, vero? Voglio convincermi di questo. È la mia ancora di salvezza. Non importa quanto possa essere falsa come affermazione, io devo crederci se non voglio lasciarmi morire qui, ho pensato.

I giorni passano e io sto fermo sul mio letto a piangere. Aspetto. Ma cosa? Tanto nessuno verrà da me. Nemmeno Mika.

Perchè penso a lui come prima persona che potrebbe venire a salvarmi? È sbagliato. Sono strano. Dopo tutto quello che è successo... Non so perché, ma non riesco ad associarlo direttamente e completamente all'accaduto. Non è apparso nemmeno una volta nei miei incubi. Perché? Meglio non pensarci...

E gli altri? Probabilmente non sanno nemmeno che è successo qualcosa. Non si chiedono dove io sia e non verranno mai a cercarmi. La mia famiglia non sa nulla e non posso dirglielo. A chi chiedere aiuto? E come chiederlo?

Ci ho pensato, a tagliarmi, a farmi del male fisico che mi faccia dimenticare quello mentale. Ma a che scopo? Tanto nessuno mi noterebbe comunque. Non voglio essere così debole da cercare attenzioni in questo modo, ma soprattutto non voglio che mi rimangano dei segni indelebili che mi ricordino tutta la vita di questo schifo. Non voglio stare ancora più male.

Il suicidio? Fuori discussione. Non voglio morire. Io voglio vivere, vorrei vivere felice, vorrei rialzarmi, ma non ci riesco da solo. Provo vergogna per questa mia debolezza, ma non riesco a superarla. Sono patetico. Non solo il mio corpo è debole, ma anche il mio animo...Mi faccio pena da solo. Che schifo. Voglio solo risvegliarmi da questo incubo.

Qualcuno mi aiuti.
Va bene chiunque, ma aiutatemi.
Papà, aiutatemi.
Amici, aiutatemi.
Mika, aiuto.
Mika, scusami.
Non so perché, per cosa, ma scusami.

~~~~~~
Angolino di Gre-chan

No comment. Non questa volta.

Al prossimo capitolo, lettori

Un Grande Segreto [MikaYuu]Where stories live. Discover now