Inverse || Justin Bieber

BUM

BUM

Mai fermarsi solo all'apparenza delle persone perché cio che ci puo sembrare perfetto puo rivelarsi il male più grande.

Appena entrai in macchina accesi il motore e lui fece lo stesso, abbassammo entrambi il finestrino e con uno sguardo di intesa spingemmo con forza il piede sul pedale.

Una scarica di adrenalina si scosse in tutto il corpo, era iniziato ora toccava solo vicere.

Lo sguardo vagava dal guardare la strada davanti a me e lui per tenerlo d'occhio, eravamo entrambi allo stesso livello ma sapevo che presto non avrebbe più sfrecciato di fianco alla mia auto.

Incominciai a rallentare per tenere d'occhio il motore della sua auto e vedere, come mi aveva avvertito Anthony, quando le luci si sarebbero accese.

Il battito del mio cuore era ogni secondo sempre più veloce, ogni secondo diventavo sempre più ansiosa del poter assaporare il dolce sapore della vincita e di fiutare nell'aria l'amaro odore della sua sconfitta.

Balzai sul sedile appena vidi le luci accendersi e di colpo frenai.

Si sarebbe certamente chiesto perché avevo frenato ma non doveva preoccuparsi.. lo avrebbe scoperto molto presto. Prima che salti in aria lasciamogli l'ingannevole piacere della finta vittoria.

La sua auto si faceva sempre più lontana dalla mia, ignara di quello che sarebbe successo da li a poco.

3...2...1... bum ed ecco le mie faville.

Una nuvola calda, color rosso acceso, si levò proprio li dove pochi secondi prima sfrecciava la sua auto.

Un sorriso mi apparve sul viso fiera di quello che ero riuscita a compiere, quel cretino non ci avrebbe più rotto le palle.

Scesi dall'auto per ammirare ancora per qualche secondo la mia tanto attesa vincita. Ciao ciao grande leggenda.

'ci hai provato bambola, peccato ti sia andata male.. ritenta, sarai più fortunata'

Mi voltai di scatto appena sentii quella voce.

No.

Non era possibile.

Oh si invece, eccolo li signore e signori.. Justin bieber sarà ancora lieto di renderci felici con la sua presenza.

Lentamente si stava incamminando verso di me.

Avevo il viso macchiato di nero così come i vestiti, e i suoi capelli erano anch'essi sporchi e leggermente spettinati. Dannazione era così sexy anche conciato così.

Me lo ritrovai a pochi centimetri dal mio volto, con la rabbia negli occhi e la cattiveria nelle vene.

Avevo bisogno di un secondo piano... e forse avevo ciò che faceva al caso mio.

Justin mi spinse ancora di più contro la mia auto facendo chiudere lo sportello che ancora era leggermente aperto. Mi morsi il labbro inferiore lasciandolo fare.

Gli lascia un bacio sulla mascella e mi avvicinai al suo orecchio.

'sai.. forse potrei scusarmi in un qualche modo.. tu sei molto meglio di anthony'

Sorrise.

'vorrà dire che chiamerò i miei uomini a ripulire..'

Aprì la portiera della mia auto dalla parte del guidatore, mentre io presi posto nel sedile di fianco al suo. Appena mi sedette, Justin si rivolse verso di me e allungò una mano per poi accarezzarmi la coscia, gli sorrisi come se la cosa mi stesse piacendo ma in me speravo soltanto di poterlo fare fuori al più presto.. il piano sembrava funzionare.