Jump

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Justin's pov

Tyson sospirò non appena gli confessai che in parte ero così legato a questa ragazza anche perché mi ricordava mia figlia.

'Oggi non credo sarò presente per dividere gli ordini tra i ragazzi, perciò per favore fallo tu per me'

Tyson acconsentì con un solo cenno del capo, forse ormai rassegnato che quella fosse una situazione inevitabile, non c'era modo di farmi cambiare idea su Charlotte, bisognava accettare la situazione così.

Ero un tipo cocciuto e Tyson più di tutti lo sapeva bene.

'Justin, lascia che ti dica solo di non farti prendere troppo da questa cosa.. Ti distruggerà'

Detto questo mi diede le spalle e incomincio a camminare in direzione della stazione della metropolitana.

'Ti distruggerà..'

Due parole, due parole che non sarebbero uscite dalla mia testa nemmeno ad estrarle e bruciarle.
Ma come dargli torto? Era la pura verità.

Siamo due calamite e come gli opposti si possono attrarre possono anche distruggersi e noi ci saremmo inevitabilmente distrutti.
Sospirai, incapace di poter controbattere i pensieri che ormai si facevano largo nella mia mente.

'Ti distruggerà..'

Lo sapevo bene, lo avevo saputo sin dall'inizio, eppure sentirlo dire da qualcun altro che non fosse la mia stessa mente lo rendeva nettamente più reale e inevitabile.

Ritornai all'appartamento di Charlotte e la trovai sullo sgabello della cucina a mangiarsi chissà quale schifezza.

'Pensavo te ne fossi andato... Vuoi qualcosa?'

Era bellissima con le guance piene di cibo.

Andai da lei e le rubai il cucchiaio con cui stava mangiando e presi un boccone.

Cereali latte e ciccolata, che schifezza per essere ora di pranzo.

Feci una smorfia e la vidi soffocare una piccola risata.

Sembrava davvero che non fossimo più nemici o quanto meno entrambi avevamo accettato questo stato provvisorio di ''amicizia''.

'Alza il culo che ti porto a mangiare qualcosa di decente e poi andiamo a fare quella cosetta che avevo in mente'

In un primo momento la vidi stranita, ma poi alzò le spalle e si diresse a prepararsi.

Stavamo scendendo le scale quando lei di colpo di fermò.

'Non credo che farci vedere insieme sia la cosa migliore..'

Sapevo che un po' aveva paura di farsi vedere da qualcuno o che il suo gruppo la scoprisse, ma doveva fidarsi di me.

Lei non era il capo del suo gruppo, non poteva fare quelol che voleva senza dover dare spiegazioni a qualcun'altro, ma non l'avrebbe vista nessuno, sarebbe stata un'uscita in segreto.

Charlotte's pov

Non avevo problemi ad infrangere le regole o a fare qualcosa di nascosto, ma per la prima volta stavo seriamente esaminando i rischi e le conseguenze che potevo correre se i ragazzi mi avessero scoperta, per me niente ragazzi significava niente famiglia.
Sapevo bene che probabilmente nessuno ci avrebbe scoperti, ma era comunque pericoloso poiché non ne eravamo sicuri al cento per cento, c'era sempre una piccola possibilità.
Guardai Justin che lontano qualche scalino rispetto a me stava tornando indietro dove ero ferma.

Inverse || Justin BieberKde žijí příběhy. Začni objevovat