Kill Harlem's boys

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Justin's pov

Vorrei davvero non averla mia incontarata, non avrei mai dovuto volerla rivedere, non avrei mai dovuto iniziare questa sorta di amicizia, perchè si sà che non potrà che andare a finire male, qui funziona così: ci sono delle regole e per quanto uno non le voglia seguire inciamperà prima o poi in qualcosa, in qualche problema e non è sempre detto che chi ti aiuta a rialzarti sarà la persona che sempre hai desiderato avere al tuo fianco.

con charlotte è stato così: io sono stato il suo sgambetto e il braccio che l'ha afferrata prima dello schianto. Ma il prezzo di star infrangendo così tanto le regole lo pagheremo presto, si paga sempre per i misfatti che si provocano. quando non si paga per la droga noi ti facciamo fuori, quando noi infrangiamo le regole interne del gruppo ci fanno fuori.

E forse non avrei mai dovuto farla inciampare e se lo avessi dovuto fare, l'avrei dovuta lasciare per terra tra graffi e lacrime perchè per quello che mi stava facendo passare avrebbe dovuto soffrire.

Mi sta prendendo la testa questa ragazza, con quel nero negli occhi, con quell'anima macchiata di peccati, mi sta predendo e mi sta uccidendo e la dovrei uccidere anche io per questo.

Pagheremo presto per i nostri prenderci la mente, non poterci staccare l'uno dall'altra, il farci arrabbiare e poi sorridere, pagheremo per tutto perchè sempre si paga.

Non avrei dovuto fare molte cose, ma ormai le avevo fatte e per quando vorrei non avrle mai commesse la voglia di continuare farle è piu forte.

Non la voglio piu vedere, ma la voglia di perdermi in quei occhi mi spinge a volerla fissare tutto il giorno, non la voglio piu sfiorare, ma la voglia di stringerla tra le mie bracca mi spinge a cercarla ancora ad incatenarla al mio corpo.

Pagherai per questo Charlotte.

Pagheremo per questo.

Eppure, eppure non capisco, sapevo i pericoli a cui stavamo andando in contro, non avrei mai piu voluto compiere un passo piu in là, ma qualcosa dentro di me muoveva le mie gambe e correva ad abbracciarla, a prendere la sua mano, e correre verso il nero e cadere fino allo schianto.

Perso nella confusione è come un'illusione, nulla di questa strana e impossibile realtà sembrava vera benchè lo fosse.

Questa confusione mi stava portando tanta rabbia perchè non potevo pensare una cosa e poi farne un'altra, non potevo mettere a rischio tutto e poi non aspettare altro se non rivederla ancora nonostante la consapevolezza di buttare tutto all'aria.

Pagherai Charlotte per tutto questo, e io con te.

Salii le scale di casa fino ad arrivare all'appartamento e vidi seduti i ragazzi per terra intenti nell'aspettarmi.

'Amico è una vita che ti stiamo aspettando non hai guardato il cellulare?'

Lo estrassi e con questo anche le chiavi con cui aprii la porta.

Avevo ricevuto parecchi loro messaggi e anche qualche chiamata, ma le avevo totalemente ignorate.

Si buttarono tutti sul divano e prima di farlo anche io mi diressi verso la cucina per prendere qualcosa da bere e qualche sigaretta da fumare.

Una volta che mi unii anche io al gruppo e tutti avevano qualcosa da bere e da fumare tra le mani Andrew prese la parola.

'Probabilmente qualcuno ti avrà gia informato di questo, ma siamo tutti qua per predere provvedimenti'

Non stavo assoltamente capendo di cosa volesse parlare perciò lanciai un'occhiata dietro di me verso a Tyson il quale con un cenno del capo mi invitò a continuare ad ascoltare Andrew.

Inverse || Justin BieberWhere stories live. Discover now