The air of New York

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The air of New York

Charlotte's pov

Il professore spiegava alla lavagna, non faceva altro che parlare, parlare della storia che fu e dell'importanza che gli errori che erano stati commessi nel passato non dovessero più tornare ora, nel presente.

Cazzate, solo cazzate, tante parole buttare all'aria.

Stava cercando di spiegare forse che gli errori che uno commette non devono più essere ripetuti ad un branco di ragazzini di 16 anni? stava davvero cercando di fare questo?

Povero illuso...

Forse non sapeva che era proprio la specialità di noi ragazzini fare ciò che non andava fatto, commettere errori e prolungarli all'infinito.

Guardai la mia compagna di banco, lei si che poteva essere la perfetta prova di quanto noi gli errori li ripetessimo ad oltranza.

Lei, Charoline. Aveva una ''relazione'' con George. Lei la definiva una relazione, lui un gioco. Andavano a letto insieme. Lei sapeva che lui la stava usando, era consapevole del suo errore eppure.. eppure continuava a ripeterlo nonostante la sua consapevolezza.

Quindi caro professore.. le sembra questo ancora un buon pretesto per continuare a far andare la sua bocca?

A me no.

Accasciata sul banco imprecavo tra me e me. Continuavo a ripetermi 'questo è l'ultimo anno poi basta per sempre'.

Alzai il braccio ancora con la testa sul banco.

'prof. Posso andare in bagno?'

'vai' mi rispose semplicemente.

Lo sapeva anche lui che quella era solo una scusa per farmi un bel giretto e per non sentirlo parlare. Bagno.. la scusa più vecchia del mondo.

Camminai per un po' nei corridoi per poi dirigermi al bagno.

Aprii una delle porte, salii sul water e mi avvicinai alla finestra mezza aperta.

Allungai la mano nei pantaloni e afferrai la sigaretta e l'accendino per poi concedermi una bella fumata. Cercai di buttare il fumo fuori dalla finestra ma l'odore comunque era inevitabile.

Era proibito fumare, ma non mi importava, il mio corpo ne aveva bisogno.

Neanche il tempo di finirla e vidi la porta aprirsi sbattendo contro il muro.

La bidella era appena entrata.

'Geagles , ancora tu?'

Non le lasciai finire la frase.

'subito in presidenza' dissi al posto suo imitando la sua orribile e stridula voce.

Alzai le spalle e scendendo dal gabinetto mi diressi in presidenza. Ormai sapevo quella strada a memoria.

'signorina Geagles, ancora qui? Questa sarà la terza volta dall'inizio dell'anno scolastico e tenga conto che è iniziato da soli 3 mesi!'

'non si preoccupi preside, questo sarà l'ultimo anno che verrò a farle visita'

Scosse la testa.

'chiamerò i suoi genitori, questa cosa non può più andare avanti'

Ed ecco la mia solita ramanzina.

Inverse || Justin BieberWhere stories live. Discover now