12. Argentina

4.1K 129 4
                                    

-12-

<<Non mi mancavano per niente queste temperature>> borbotta Federico facendomi ridacchiare e anche a Paulo vicino a me.
Prende la mia mano e intreccia le nostre dita <<Tutto ok?>> mi chiede in un sussurro.
Annuisco <<Ho solo il terrore di tuo fratello, non chiedermi perché>> mormoro stringendomi nelle spalle.
Lui ride <<Gustavo è tutto fumo e niente arrosto, probabilmente i primi due giorni ti studierà ma poi gli piacerai come piaci a tutti>> mi assicura, lasciandomi un bacio sulla tempia.
A prenderci, all’aeroporto, sono venuti Mariano e Lautaro <<Artemide, che bello rivederti!>> esclama proprio il più piccolo dei Dybala.
Lo abbraccio e poi passo allo zio <<Lui è mio fratello, Federico>> presento mio fratello, non appena mi allontano da Mariano.
<<Ciao>> saluta timido, come suo solito.
Lautaro gli stringe la mano sorridente <<Lautaro, il nipote figo>> si presenta, pavoneggiandosi.
Paulo gli tira uno scappellotto <<Sei l’unico, assieme a tua sorella, genio>> gli fa notare.
<<Ignoralo, sta prendendo dallo zio in quanto a ego>> scuote la testa il maggiore al momento <<Io sono Mariano, benvenuto in Argentina>> gli stringe la mano sorridendo <<Forza, abbiamo un po’ di strada da fare>> ci fa segno di salire in macchina.
Durante il viaggio in macchina parliamo del mondiale e io e Fede riprendiamo a discutere su chi andrà in finale tra Francia e Croazia, facendo ridere i Dybala; poi passiamo all’argomento vacanze, dove Paulo glissa sul post sosta in Argentina.
<<Tu cosa farai, Mida?>> mi chiede il nipote.
Sbuffo <<Studierò, studierò e studierò>> borbotto <<Ho un esame con una vecchia megera>> aggiungo <<Non mi manca molto, ma il grosso sarà ripetere perché è un sacco di programma>> concludo.
Fischia <<Ecco perché non mi sono iscritto all’università>> commenta divertito.
Un’oretta dopo, più o meno, siamo davanti casa Dybala e Paulo, vedendo il mio nervosismo, mi prende la mano e mi sorride incoraggiante; entriamo in casa e subito sento le mie mani e i miei piedi riprendere vita, talmente erano freddi. Mariano avverte le donne di casa che siamo tornati e subito Alicia viene ad abbracciarmi <<Sono così felice che tu sia qui, niña>> mormora e si allontana per osservarmi bene <<Ti tratta da principessa, immagino>> sorride.
Come abbia capito che io e il figlio siamo assieme, non lo so, visto che il numero dieci mi ha assicurato che non abbia ancora avuto il tempo di parlarle <<Da regina, Alicia, è molto dolce>> le assicuro.
Lei annuisce <<Gli faccio fare un giretto da Gustavo lo stesso, non si sa mai>> ammicca, facendomi gomito e facendomi scoppiare a ridere.
Paulo ci raggiunge e saluta la mamma con un abbraccio veramente dolce <<Che fate, già parlate male di me?>> chiede divertito.
Alicia gli accarezza la guancia <<Si, mi hijo, finalmente ho qualcuno con cui sparlare di te>> gli risponde ironica <<Forza, sistematevi che vi preparo un mate>> si ferma un attimo <<Per te e Fede va bene un thè, Mida? Paulo mi ha detto che non amate il mate>> si preoccupa.
<<Un thè andrà benissimo, basta che sia caldo>> le assicuro.
Lei ridacchia <<Questo è niente in confronto a Torino, niña, te l’assicuro>> mi fa un occhiolino e poi sparisce in cucina.
Paulo mi mostra la camera in cui staremo, che è quella dove dormiva da bambino; ci sono molte foto, tutte molto carine, che mi fanno sorridere pensando a lui adolescente che fa strage di cuori <<Eri un playboy anche da ragazzino, eh>> commento.
Lui arrossisce <<Non tanto, pensavo molto al calcio ad essere sinceri>> risponde e un po’ lo vedo intristirsi.
Mi avvicino e lo abbraccio <<Ehi, non volevo renderti triste>> gli dico accarezzandogli la guancia.
Abbassa lo sguardo e mi da un bacio rapido sulle labbra <<E’ sempre strano per me tornare, tutto qui e sono felice che questa volta ci sia tu con me, la prima di tante spero>> confessa.
Mi alzo sulle punte e lo bacio, gustandomi il suo sapore dolce <<Abbiamo bruciato un po’ di tappe, non credi?>> gli chiedo sempre nella stessa posizione.
Circonda la mia vita con le sue braccia <<Forse, ma poi avremo poco tempo per stare assieme noi due, tra gli allenamenti, le partite e le tue lezioni>> mi fa notare.
Sbuffo <<Hai vinto, come sempre>> borbotto facendolo ridere.
Si abbassa leggermente per baciarmi ancora <<Forza, o finirà come a Kazan>> mi sprona ad uscire, riferendosi all’entrata improvvisa di Federico.
Passiamo il pomeriggio davanti ad una tazza di thè e dei pasticcini, parlando dell’Italia e di come io e Paulo ci siamo conosciuti, visto che pochi conoscevano la storia.
<<Sei stato fortunato>> gli fa notare Dolores.
Lui mi guarda e sorride alla nipote <<Per tante cose>> annuisce e mi stringe a sé, facendomi arrossire.
<<Forza>> si alza Alicia <<Meglio preparare la cena, sarete stanchi dal viaggio>> ci sorride.
Dopo una piccola discussione, riesco ad aiutare lei e Romina, la moglie di Gustavo, a preparare la cena; lasciamo ai ragazzi l’onore di preparare la tavola e intanto continuiamo a chiacchierare. Mi chiedono cosa faremo io e Paulo in questi giorni, ma non so come rispondere perché non mi ha anticipato niente <<Mi ha solo detto che domani dobbiamo andare dal parrucchiere perché deve pagare pegno per una scommessa a quanto ho capito>> mi stringo nelle spalle.
<<Ho paura quando dice certe cose>> sospira Alicia, facendo ridere me e Romina.
Proprio la nuora della signora Dybala sposta l’attenzione su un altro argomento <<Ma non sa nessuno della vostra relazione, tranne noi e tuo fratello?>> chiede.
<<No, se non contiamo Gonzalo che ha fatto il tifo per noi dall’inizio e Pogba che abbiamo incontrato dopo la partita>> rispondo.
Alicia sorride <<Ecco perché in quei giorni era tutto emozionato, ti ha preparato una sorpresa>> dice capendo il comportamento del figlio.
Arrossisco <<Più che sorpresa, ha mantenuto una promessa>> mormoro.
Si guardano e sorridono senza dire niente, spiegandomi poi come preparare una pietanza; il loro comportamento mi incuriosisce, ma non chiedo per l’imbarazzo che comporterebbe. Durante la cena il tema di discussione varia molto, dal calcio sempre presente, al mio corso di studi e ai progetti futuri di Federico, che sembra aver legato con Lautaro.
La mattina dopo, come detto dal mio numero dieci, lo accompagno dal parrucchiere e quello che vedo alla fine mi fa trattenere a stento una risata <<Che c’è, non ti piace?>> mi chiede confuso.
<<Più che altro mi fa ridere perché ti sbatte tantissimo, ma hai perso e paghi pegno una volta tanto>> alzo le spalle <<Per sicurezza, quando sei con me, coprili per cortesia>> gli dico poi, vagamente seria.
Lui sbuffa <<Non mi stanno tanto male>> borbotta offeso.
Ridacchio <<Credici tesoro>> gli bacio la guancia.
Rotea gli occhi, ma mi prende la mano e mi porta in giro, raccontandomi qualche aneddoto di quando era bambino e fermandosi a pranzo in un piccolo ristorante, molto accogliente e poco sfarzoso, proprio come piacciono a me.
<<Visto? Ricordo anche i tuoi gusti>> si pavoneggia.
Io ridacchio, finendo di rispondere ad un messaggio di Stefania che già entra in panico per il viaggio a Carrara con Federico <<Sei solo un paraculo>> gli sorrido ironica.
<<Chi era?>> mi chiede, dopo avermi fatto un finissimo dito medio.
Scuoto la testa divertita <<Stefania, sta entrando in panico per il viaggio a Carrara>> rispondo poi.
Mentre pranziamo, parliamo molto come sempre e Paulo non perde occasione di flirtare apertamente; due o tre volte è arrivato al punto di farmi arrossire, non che ci voglia molto effettivamente. Mentre stiamo aspettando il dessert, si avvicina una ragazza: sulle prime non la riconosco, poi quando vedo Paulo sorridere e alzarsi per accoglierla e salutarla, mi si apre un mondo. Oriana Sabatini, presunto flirt estivo del numero dieci; un moto di gelosia e di invidia per tanta bellezza si fa strada nei miei pensieri, ma aspetto la mossa del ragazzo. Dopo qualche convenevole, si gira e mi porge la mano; mi alzo e lo affianco, lui mi mette un braccio sulle spalle <<Ori, lei è Artemide>> mi presenta <<Mida, lei è Oriana una mia amica>> fa lo stesso con lei.
Amica? Correggiti amore della zia.
Mi allunga la mano con un sorriso sincero <<Piacere di conoscerti>> dice gentile.
Sicuramente appare più simpatica di Antonella <<Anche per me>> ricambio la stretta.
Ci osserva un attimo e poi gli fa gomito <<Ti sei sistemato, eh>> scherza, forse nemmeno tanto.
Paulo ridacchia imbarazzato come suo solito <<Perdere il portafogli porta a tante conseguenze e sorprese>> commenta soltanto.
Oriana scoppia a ridere <<Sei il solito distratto, noto che non è cambiato molto dall’estate scorsa>> commenta divertita.
Lui si stringe nelle spalle <<Certe abitudini sono dure a morire>> ribatte semplicemente <<Per rispondere alla tua domanda implicita, sì, mi sono sistemato>> dice alla fine.
Lei alza un sopracciglio <<E’ una cosa recente immagino>> riflette.
<<In realtà, no. Stiamo insieme da qualche settimana, ma ci conosciamo da febbraio più o meno>> chiarisco, cercando di tenere a bada la gelosia.
Il calciatore mi guarda e trattiene una risata <<E’ che abbiamo cercato di evitare paparazzi e foto sui social. Una in realtà c’è, nel mio profilo ma il suo viso non si vede e non c’è nessun tag>> le spiega <<I giornali in Italia tendono a mettere terzi nelle spiegazioni ad alcune prestazioni, lo fanno ovunque a dire il vero. Non voglio che la mettano al centro di tutto, quindi per ora preferiamo rimanere nell’ombra>> conclude.
La cantante ci guarda e sorride <<Sicuramente, state bene assieme>> si congratula <<Spero per voi che la pace duri a lungo. Mi fa piacere che hai trovato una bella ragazza, ho la sensazione che sia anche molto intelligente>> mi fa un cenno con la testa.
Sto per rivalutarla, non mi aspettavo tanta gentilezza <<Non è di me che devi preoccuparti, Artemide, è stato divertente flirtare con lui, ma evidentemente non ero io quella giusta>> mi fa un occhiolino.
Mi sento avvampare <<Non volevo…>> mormoro non sapendo cosa dire.
Lei mi mette una mano sul braccio <<Ehi, tranquilla, l’avrei fatto anch’io al tuo posto>> mi rassicura <<E poi, insomma, chi non sarebbe gelosa di lui>> ammicca facendomi ridacchiare.
<<Non hai tutti i torti>> annuisco <<Grazie>> le sorrido e lei ricambia.
Paulo sbuffa <<Vi siete coalizzate, perfetto>> borbotta <<E’ stato bello vederti>> le dice sincero.
Oriana annuisce e lo abbraccia rapidamente <<Anche per me e avete appena trovato una fan della vostra coppia!>> aggiunge <<Auguri ragazzi>> ci saluta e va per la sua strada.
Rimango con un sopracciglio alzato, confusa da questa conversazione <<Non me l’ho sognato, vero?>> chiedo conferma al ragazzo vicino a me.
Ridacchia <<No, ha stupito anche me>> commenta <<Ma ha ragione, lei non è un problema. Chi mi preoccupa di più sono i giornali e le seguaci di Antonella e forse anche lei, vediamo quando decideremo di uscire dalla nostra tana, no?>> mi sorride.
Sospiro e mi sporgo per lasciargli un bacio all’angolo delle labbra <<Vedremo in futuro>> annuisco <<Che facciamo ora?>> domando allegra.
Lui pensa un attimo <<Ti va di tornare a casa, metterci al caldo e guardare un film?>> propone.
Stringo la sua mano <<Per finire a non seguirlo perché passeremo tutto il tempo a baciarci come i quindicenni?>> rifletto a voce alta <<Ci sto, anche perché è veramente freddo adesso>> aggiungo coprendomi bene nella sciarpa enorme, la mia preferita.
Mi avvicina a lui, mettendomi un braccio attorno alle spalle <<Adoro baciarti come i quindicenni>> mormora al mio orecchio.
Il film lo mettiamo veramente e anche bello, perché Pearl Harbor è stupendo, ma lo seguiamo poco: all’inizio perché facciamo i quindicenni, baciandoci ogni pochi minuti, poi lo guardiamo ma dopo una mezz'ora siamo addormentati abbracciati, con la pellicola che va avanti.
Mi stringe a sé e mi fa mettere comoda sul suo petto, prima di appoggiare la guancia sui miei capelli –non prima di averci lasciato un dolce bacio; poco dopo sento gli occhi farsi pesanti, li chiudo un attimo e subito sento anche il respiro di Paulo farsi più pesante e regolare.

Imprevisto // Paulo DybalaOù les histoires vivent. Découvrez maintenant