•ventisette•

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(pov Taehyung)

Usciamo di corsa dall'edificio, rincorsi da Jungkook, in un moto di felicità e allegria.

L'aria fredda della sera ci colpisce in piena faccia, portandoci a rallentare, ma appena il rosso chiama i nostri nomi, Jimin mi prende per mano, ricomiciando a correre.

«D-dove vuoi a-andare?» sussurro senza fiato, cercando di tenere il suo passo veloce.

«Finché non ci prende, c-corri» replica subito, con un sorriso divertito.

«Presi.» ribatte Jungkook, spuntato da chissà dove, mentre ci afferra entrambi per il colletto.

«Dimmi, Tae, è stato Jimin a suggerirti questa cazzata?» aggiunge il rosso, dopo un piccolo attimo di silenzio, incastrando le sue iridi in quelle del castano.

«Ehm...» esito, non sapendo se sia il caso di mettere nei guai solo lui o se incolparmi ingiustamente.

«Va bene così, ho già capito.» dice Jungkook, lasciandomi andare.

«Taehyung rimani qua, io e Jimin torniamo subito» sussurra, con voce roca, facendo rabbrividire sia me che il nostro ragazzo.

Annuisco, tenendo il capo chino, con le guance che vanno a fuoco quando mi complimenta e mi bacia velocemente le labbra.

Jimin si avvicina, provando a posare la sua bocca su quella del rosso, in segno di scuse, ma Jungkook lo allontana e gli fa cenno di no con la testa.
«Per te niente baci, è ora delle tua punizione signorino.»

Il viso del castano diventa un peperone, mentre gioca nervosamente con le sue dita.
Jungkook gli prende un polso ed inizia a trascinarlo verso la nostra casa, a pochi minuti da qua.

Mi perdo ad osservare le loro forme, chiedendomi come sia possibile che io abbia incrociato il mio cammino proprio con questi due dei.

TRIP┃vminkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora