•trentaquattro•

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—smut—

(pov Taehyung)

Aiuto Jimin a camminare fino al letto, cercando di non prestare attenzione ai baci che mi lascia sul collo e alle sue mani che vagano sul mio corpo.

«Jungkook...» lo richiamo, provando a staccarmi Jimin di dosso e a farlo sdraiare sul letto.

Il rosso è giusto dietro di me e, dopo aver aspettato che fossimo entrati, si preoccupa di chiudere la porta.

«Jimin.» il castano si volta immediatamente verso il nostro ragazzo, speranzoso «Stenditi sul letto.»

Segue subito il suo ordine, mettendosi a pancia in giù, stringendo il lenzuolo tra le dita e affondando la testa nel cuscino.

«Tae, spoglialo» continua Jungkook, iniziando a togliere i propri vestiti.

Inizio dalla maglietta di Jimin, facendolo alzare di qualche centimetro per poterla togliere; la sua schiena trema, mentre gocce di sudore la attraversano dall'attaccatura dei capelli fino alle fossette di venere.
Levo anche i suoi pantaloncini, lasciandomi scappare una piccola risata alla vista delle mutande bagnate che indossa.

«C-che cazzo r-ridi» si lamenta.

Ridacchio ancora, ma vengo interrotto da un ansimo, a causa delle labbra di Jungkook che vagano sul mio collo da dietro. Allunga le dita e mi sbottona piano la camicia, accarezzando il mio petto e stuzzicando i miei capezzoli.

«J-Jungkook...» ansima Jimin, tremante sul letto.

Sento il ghigno del rosso sulla mia pelle e non posso fare a meno di sorridere anche io.

Jungkook si stacca da me, portandosi dietro anche la mia camicia, per poi avvicinarsi al letto e accarezzare le cosce di Jimin, fino ad arrivare ai boxer, che toglie in un unico movimento, cogliendo di sorpresa l'altro.

Senza perdere tempo, apre le gambe a Jimin, facendolo ansimare più forte, e, velocemente, estrae... un vibratore?

«Kook, ma l'hai ucciso!» ridacchio, mentre Jimin cerca di prendere aria.

«Comportati bene e non dovrai provarlo» ribatte, palpando le natiche del castano, completamente alla sua mercé «Anche se penso che a Jimin sia piaciuto, non è così?» aggiunge, con un piccolo sorriso.

Jimin annuisce timidamente contro il cuscino, probabilmente rosso come un peperone.

«Taehyung, cosa stai aspettando?» mi riprende il rosso «Spogliati e vieni qui» dice picchiettando sulle proprie gambe nude.

Faccio un cenno di assenso con la testa e mi svesto, davanti ai suoi occhi attenti, che registrano ogni dettaglio del mio corpo, facendomi arrossire tremendamente.

Mi siedo poi accanto a Jungkook, che subito mi porta sulle sue cosce, prendendomi il viso tra le mani e avventandosi sulle mie labbra, che morde, tira e succhia senza pietà.

Mi ritrovo senza respiro, mentre lui lascia viaggiare la bocca nuovamente sul mio collo e il mio petto, marchiandomi.

Le sue mani, intanto, vagano più giù, stuzzicandomi ovunque, toccandomi e facendomi gemere.

D'un tratto si stacca e un verso di disapprovazione scappa dalle mie labbra, mentre mi indica di sdraiarmi accanto a Jimin, che non esito a baciare.

Le nostre lingue giocano tra loro e lo sguardo di Jungkook ci penetra fino all'osso, per un tempo fin troppo lungo.

«Jimin, mettiti a quattro zampe.» ordina poi.

TRIP┃vminkookWhere stories live. Discover now