•quarantanove•

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(pov Jimin)

Uno strano rumore mi costringe ad aprire gli occhi, destandomi dal mio sonno ristoratore.
Controllo il telefono velocemente e noto che sono appena le sette del mattino, ma l'assenza di Taehyung mi spinge ad alzarmi.

A passi veloci e leggeri -per non svegliare Jungkook- corro verso il salotto, sperando di trovarvi subito il mio ragazzo.

«Tae!» sussurro, iniziando a preoccuparmi «Taehyung, dove cazzo sei?!»

Mi avvicino alla finestra, in tempo per vedere qualcuno sgattaiolare fuori dalla casa, andando chissà dove.

Mi infilo le ciabatte e corro dietro quell'individuo, fino a quando non si ferma sulla spiaggia qui accanto.

«Taehyung, porca puttana!» sbotto, facendolo saltare in aria.

«Mi hai spaventato!»

«No, tu hai spaventato me, scemo! Ti pare il caso di uscire cosí senza dire niente?»

Mette su un tenerissimo broncio, facendo qualche passo verso di me, finché è abbastanza vicino per poter appoggiare le mani sul mio petto e guardarmi con gli occhioni.

«Perdonami...» mormora, con tono infantile, ottenendo uno sbuffo da parte mia.

«Però se fai così non è affatto giusto!» mi lamento.

Taehyung, in risposta, avvicina le nostre labbra, stuzzicandomi e senza mai unirle, tanto che, ad un certo punto, decido di baciarlo io.

È un bacio a stampo, senza lingua o altri giochini, solo i nostri cuori che si toccano, liberando le farfalle nello stomaco.

«Sei carino» sussurra Taehyung, una volta che ci siamo staccati.

«E tu sei bello» replico, facendolo arrossire tremendamente.

TRIP┃vminkookWhere stories live. Discover now