Capitolo 20

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All'intervallo, Margareth andò a fare conoscenza del nuovo arrivato, Felix, il quale sembrava alquanto timido.

Circondato da ragazze, sorrideva imbarazzato e mormorava qualcosa in francese.

Lo osservai da lontano, appoggiata sul termosifone.

Avrei voluto parlargli e capire che tipo di persona fosse, ma visto che non sapevo bene il francese, avevo rinunciato all'impresa fin dall'inizio.

Maggie invece, parlava un francese impeccabile e fu dunque l'unica che riuscì a sostenere una conversazione con un minimo di senso.

Risi, guardandola mettere in atto le sue mosse da seduttrice.

Scossi la testa e mi voltai a guardare fuori dalla finestra.

Era una giornata soleggiata, e fuori nel cortile giocavano i bambini dell'elementari. 

I rami degli alberi erano ricoperti di una folta chioma verde.

"Effy!" Urlò Maggie alle mie spalle.

Mi voltai e la vidi sorridente accanto a Felix.

"Felix, je te présente mon amie Effy, elle est très sympathique!" Disse, con quella "R" alla francese che mi faceva morire.

Sorrisi imbarazzata e stetti lì impalata senza far nulla.

"Forza, allungagli la mano!" Bisbigliò Maggie.

Allungai una mano ma invece di stringermela, il francesino fece una di quelle cose all'antica, sapete no? Mi prese la mano, e me la baciò con eleganza.

Proprio non me l'aspettavo.

Maggie mi guardò scioccata.

Corrucciai la fronte come per dire : "ma che cazzo sta facendo?" .

Alzò lo sguardo e sorrise.

"Ravi de faire ta connaissance!" disse e poi provò a dire anche qualcosa in italiano. "Io mi chiammo Felix."

Risi.

Era proprio un tipo strano.

"Non lo trovi stupendo quando cerca di parlare la nostra lingua?" Disse Margareth, incantata.

"Sai che abita in quella gigantesca villa nella collina a pochi metri da casa tua?"

"Eh la madonna, che cosa fanno i suoi?"

"Suo padre è un imprenditore e sua madre una famosa stilista francese."

"Ora capisco come hanno potuto permettersi quella villa." Borbottai fra me e me.

Felix mi fissò con un'aria strana.

"Chiedigli perché sta continuando a guardarmi." Chiesi, alquanto irritata.

Dissero qualcosa in francese.

"Si chiedeva perché non fossi andata a parlargli come avevano fatto le altre."

"Ah, solo questo? Beh, digli che è perché non so parlare il francese."

"Dice che se vuoi, potete scambiarvi delle lezioni di lingua." tradusse Maggie in men che non si dica. "Argh, t'invidio."

Soffocai una risata.

"No grazie, ho già Rosso a darmi lezioni private e mi basta lui."

Felix sembrò deluso.

"Vuole sapere chi è Rosso."

Sospirai.

"Spiegagli."

Parlammo per il resto della lezione, con Maggie che traduceva per entrambi.

"Dovresti seriamente pensare di fare l'interprete." Dissi, prendendo il quaderno di scienze.

"Avrei voluto che Felix avesse avuto tanto interesse per me quanto ne aveva per te." Bofonchiò, delusa.

"Ma cosa dici? Tu sei mille volte meglio di me e questo lo sanno tutti." Ribattei, cercando di consolarla.

Dopo qualche minuto, arrivò un messaggio da parte di Rosso.

"Scusa Eff, ma questo pomeriggio non posso venire, ci vediamo domani.

Ti chiamo questa sera, okay?"

"Okay."

Alzai lo sguardo verso Margareth.

Nonostante avessi cercato in tutti i modi di consolarla e di rassicurarla, continuava a guardare triste Felix.

Avrei voluto esser capace di fare qualcosa ma quando si trattava di consolare le persone, ero proprio una frana.

RED (#Wattys2016)Where stories live. Discover now