16 • « Sei adorabile, Taehyungie. »

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Come ogni cosa, anche l' influenza di Taehyung passò velocemente. Dopo solo due giorni lontano da scuola, la febbre era finalmente passata e si era ritrovato a percorrere nuovamente il viale che lo conduceva all' Istituto con cui aveva un rapporto di amore ed odio.
Sì sentiva stranamente più sollevato. Il cuore non gli duoleva nel petto come ricordava e non aveva neanche quel desiderio di piangere. Non poteva dire di essere sereno e spensierato ma neanche l' esatto opposto e dopo tutto ciò che era successo, poteva iniziare col sentirsi soddisfatto.
Il suo ingresso nel cortile fu accolto da Hoseok e Namjoon. Il primo gli saltò immediatamente sulla schiena, facendolo spaventare e il secondo gli stropicciò i capelli biondo miele, facendogli l' occhiolino.
« Stai meglio? » Chiese Namjoon mentre tutti e tre si sedevano sul muretto a cui si erano abituati.
« Eravamo davvero preoccupati. »
« Era solo un po' di febbre, ragazzi. Non stavo rischiando la morte! » Rispose ridendo mentre si guardava intorno. Fu un gesto involontario, non voluto. Ma si ritrovò comunque a cercare quella persona.
Il suo sguardo fu intercettato da Namjoon. « Jimin è venuto a trovarti? »
Sorpreso dal sentire il suo nome, Taehyung fece cadere lo zaino che teneva sulle gambe e arrossì violentemente.
« C - cosa? No... Perché ... Perché sarebbe dovuto venire? Non sapeva neanche che stavo male. » Balbettò, strofinando il viso come se in quel modo il rossore sarebbe potuto scomparire.
« Si che lo sapeva. »
« Di cosa state parlando? » La voce di Jungkook fece voltare i tre mentre questo lasciava il fianco di Yoongi per raggiungere quello di Namjoon che gli sorrise lievemente, ripetendo lo stesso gesto che aveva fatto con Taehyung. I due sembravano legare ogni giorno di più, nonostante le chiare differenze di personalità e comportamento.
Jimin che era con loro, si piegò nel raccogliere lo zaino di Taehyung ma senza restituirglielo. Se lo mise sulla spalla, guardando Tae con un sopracciglio alzato.
« Che c'è? » Borbottò questo in risposta.
« Come vanno le labbra? »
« Scusa?!? » Taehyung sbatté le palpebre più volte, senza capire la domanda. Cercò di scrutare il viso del moro per trovare una risposta ma davvero non capiva di cosa stesse parlando.
« L' altro giorno erano un po' secche... » Continuò Jimin con tono strafottente, mettendo un braccio intorno a Seokjin che nel frattempo ridacchiava insieme all' amico.
« Sei ubriaco già di prima mattina? »
« Ti sei dimenticato? » Era piuttosto una domanda retorica dato che Jimin aveva capito che Taehyung non ricordava nulla o ben poco di quella giornata passata al suo fianco a casa sua. Molto probabilmente a causa dalla febbre ma ora il biondo si era alzato di scatto, capendo che aveva rimosso qualcosa di importante e che ora si trovava in una situazione di svantaggio con Jimin.
« Non inventarti sciocchezze e ridammi lo zaino. » Sbottò allungando il braccio.
Jimin gli mise lo zaino in mano ma non senza sfiorare le sue dita lentamente. Rispetto alle sue erano più lunghe ed affusolate e aveva imparato che, una volta chiuse, potevano tenere la sua mano con facilità. Era un ricordo caldo che gli scaldava il cuore e allo stesso tempo lo congelava.
Lasciando il gruppo, Jimin seguì Taehyung che aveva iniziato a camminare velocemente, sempre più confuso.
Cosa aveva dimenticato?
Jimin stava dicendo la verità?
E cosa c' entravano le sue labbra?
Jimin, come se fosse stato in grado di leggere la sua mente, gli rispose « Non sto mentendo, lo sai vero?
Mi hai baciato quando sono venuto da te. »
A quella rivelazione, Taehyung si fermò di scatto, girandosi verso Jimin con i grandi occhi spalancati. « No!»
« Si. »
« Non lo avrei mai fatto. »
« Eppure ... » Jimin leccò il proprio labbro inferiore e Taehyung non poté fare a meno di guardarlo e deglutire.
Jimin allungò una mano sotto al mento dell' altro, facendogli dei leggeri e frettolosi grattini. « Sei adorabile, Taehyungie. » Disse prima di entrare in classe.
Scioccato, Taehyung era rimasto immobile. Lo aveva baciato seriamente? Come aveva potuto...
Ed era successo solo quello?
Maledetto Park Jimin.

« Dove stai andando? » Gridò Hoseok a Taehyung che stava già correndo verso le scale che portavano al tetto.
Aveva bisogno di stare da solo fino all' inizio delle prossime lezioni. Voleva solo cercare di ricordare.
Se davvero aveva baciato Park Jimin, come aveva fatto a dimenticarlo?
Spalancò la porta che dava sul tetto con un leggero fiatone data la corsa ma il respiro gli si spezzò nel petto.
Come un flashback.
Immobile stava osservando una scena che non gli era nuova. Wooyoung tra le braccia di Jimin. Di questo poteva vedere solo la schiena ed i capelli ma lo avrebbe riconosciuto ovunque.
Entrambi si stavano abbracciando e Taehyung si sentì per l' ennesima volta, uno sciocco.
Sì girò e iniziò a scendere lentamente.
Se davvero aveva baciato Jimin, allora era stato un completo idiota e quella ne era la prova, pensò.
Sia Jimin che Wooyoung non lo avevano minimamente percepito, stretti l' uno tra le braccia dell' altro.
« Non voglio ... »
« Mi dispiace ... »
Se Taehyung fosse rimasto solo cinque secondi in più, la scena sarebbe stata molto più chiara ai suoi occhi.
Wooyoung aveva gli occhi pieni di lacrime che davvero non riusciva a fermare. Ed anche quando Jimin si separò da lui, questo abbassò il capo continuando a piangere senza riuscire a staccare le proprie mani dalla divisa del moro.
« Non voglio, per favore. Staremo più attenti. Per favore! »
« Sarebbe successo prima o poi. Noi due non siamo mai stati nulla se non questo e tu lo sapevi. E adesso è finito tutto! »
« Perché? Cosa ho fatto? »
« Non voglio perderlo. Ho bisogno di lui molto più di questo ed ora l' ho capito. » Con sicurezza staccò le mani di Wooyoung da sé e continuò mentre metteva più spazio tra loro. « Addio wooyoung... »
« Jiminssi... »
Per quanto potesse essere crudele o orrendo, Jimin non aveva mai provato niente per quel ragazzo se non una forte attrazione. Lo aveva aiutato a non sentirsi solo. Lo aveva usato anche quando aveva capito che per lui era molto di più ma non aveva potuto farne a meno.
Fino a Taehyung. Dopo aver incontrato Taehyung, tutto il suo mondo aveva iniziato a cambiare.
Era già cambiato dopo quella notte al parco quando non sapeva neppure chi fosse. Era riuscito a distruggere la sua sicurezza, se così si poteva chiamare ed aveva penetrato la sua anima con una tale violenza da farlo sentire stordito.
Ora tutto iniziava e finiva con Kim Taehyung.

« Vuoi venire anche tu a bere? » Chiese Seokjin a Taehyung.
Tutti e cinque erano seduti sui banchi della classe mentre le lezioni avevano una pausa. L' unico che mancava era Jimin che Taehyung sapeva sul tetto.
Namjoon osservò Taehyung e gli sorrise annuendo come a dargli una spinta per andare con loro. Spinta che Taehyung accettò volentieri ed annuì.
« Allora appuntamento al pub. Vi darò l' indirizzo tramite messaggio. Cercate di vestirvi decentemente. »
Come avevano accennato a scuola, i ragazzi si ritrovarono al pub scelto da Seokjin. Molto probabilmente l' unico in cui potevano entrare tranquillamente.
Jin, Hoseok, Yoongi e Taehyung erano già arrivati e avevano ordinato dei drink mentre aspettavano gli altri ritardatari. Yoongi era seduto vicino a Hoseok che non riusciva proprio a rilassarsi data la vicinanza.
E quando Yoongi gli mise un braccio intorno alle spalle, si sentì spezzare. L' altro poteva chiaramente sentire i muscoli del ragazzo irrigiditi ma non gli diede attenzione e prendendo il cellulare, sorrise. « Selca? »
« Con me? » Hoseok non poteva che essere sconvolto. Lo stava prendendo in giro?
« L' ho chiesto a te. »
« Ah ... »
« Quindi? »
« Si ... Okay. » Titubante, Hobi si fece più vicino a quello che per molto tempo era stato il suo aguzzino e quando si rivide al suo fianco tramite fotocamera, restò così scioccato dal non riuscire a sorridere.
« Scusa. » Forse aveva sentito male a causa del clik?
Hoseok si girò verso Yoongi che si era allontanato e stava bevendo dal suo bicchiere.
No, non aveva sentito male.
Taehyung nel frattempo aveva bevuto più del previsto. Non aveva mai bevuto davvero, così dopo due drink si ritrovò con la faccia sul tavolo a borbottare parole sconnesse.
« Che diavolo gli è successo? » Domandò Jimin che era appena entrato nel locale insieme a Namjoon e Jungkook.
Si avvicinò a Taehyung, alzandogli il viso e notando quanto fosse rosso a causa dell' alcol. Scosse il capo e lanciò un'occhiataccia a Seokjin che alzò le spalle con sguardo angelico.
« Lo porto a casa! »
« Sua madre lo ucciderà. » Lo informò Hoseok mentre Jimin cercava di alzare dal tavolo un Taehyung ubriaco e addormentato.
« Beh non può stare neanche qua. — Kim Taehyung sei un deficiente! » Esclamò mentre lo trascinava fuori all' aria fresca, ringraziando il cielo di essere arrivato con la macchina.
Non avrebbe guidato lui ma il suo autista quindi poté mettersi sui sedili posteriori insieme al biondo che si era leggermente svegliato.
« Dove sono? »
« Nella mia auto. » Affermò, spostando i capelli leggermente sudato per scoprire la fronte.
Taehyung solo allora riconobbe chi aveva di fronte e scosse il capo.
« No ... No... Vai via. Vai da quello ! Vai sul tetto a scopare. » Biascicò, cercando di aprire la portiera. Inutilmente.
Jimin scoppiò a ridere e mentre dava l' indirizzo di casa sua all' autista che metteva in moto, girò il viso di Taehyung verso di sé.
Entrambe le mani sulle sue guance.
« Mi hai visto sul tetto con Wooyoung? »
In risposta, Taehyung abbassò lo sguardo e sospirò.
« Gli ho detto addio! »
Taehyung pensò di essere davvero ubriaco. Aggrottando la fronte, tornò a fissare il viso del moro che aveva smesso di sorridere ma lo guardava con espressione tremendamente seria tanto da metterlo in soggezione.
« Perché? » Chiese Taehyung con voce impastata.
« Ho Imparato cosa è davvero importante per me. O chi... »
« Chi? »
« Il mio alieno preferito. » Rispose Jimin, avvicinandosi al viso di Taehyung ma senza baciargli la bocca. Lasciò dolci baci sulla sua guancia liscia mentre lo stringeva a sé.

𝘿𝙖𝙣𝙘𝙞𝙣𝙜 𝙞𝙣 𝙩𝙝𝙚 𝙢𝙤𝙤𝙣𝙡𝙞𝙜𝙝𝙩. ( vmin ) Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang