20 • « Morire può essere un' avventura straordinaria. »

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— ATTENZIONE SMUT

Jimin quella mattina si svegliò prima di Taehyung. Girato a pancia in giù ed il viso sepolto quasi dal cuscino, aveva fatto scivolare un poco la coperta e il ragazzo poteva deliziarsi della vista del suo corpo. Era color caramello e lo avrebbe assaggiato ben volentieri un' altra volta ma voleva farlo riposare e farsi una doccia.
Silenziosamente, lasciò il letto per intrufolarsi nel bagno personale e all' interno della cabina doccia.
Con l' acqua calda che gli scivolava sul corpo, iniziò a ripensare a ciò che era successo la sera prima. Se non fosse per il piccolo e angelico Tae nel suo letto, avrebbe pensato di aver sognato ogni cosa.
Eppure sotto le dita aveva ancora la morbidezza della sua pelle. Nelle orecchie ancora i suoi gemiti di piacere. La sensazione del suo corpo che gli andava incontro.
No... Non avrebbe potuto pensare ad una immaginazione.
Con il bagnoschiuma iniziò a sfregare il proprio corpo per togliere il sudore che la notte aveva lasciato su di lui.
Concentrato sui propri ricordi, non aveva fatto caso al rumore della porta che si apriva e si chiudeva. Non si rese conto della sua presenza fino a quando delle braccia non strinsero il suo corpo.
Dalla sorpresa, sussultò leggermente ma fu questione di tempo e tutto il suo corpo si rilassò stretto da Taehyung.
Continuava a sorprenderlo; di sua iniziativa si era intrufolato sotto la doccia e lo aveva abbracciato completamente nudo, senza vergognarsi.
Una piacevole sorpresa per Jimin che chiuse gli occhi e si lasciò cullare dolcemente, lasciando andare un po' il capo all' indietro mentre l' acqua li bagnava.
« Buongiorno... » La voce roca di Tae era ancora più profonda del solito dato che si era appena svegliato. « Pensavo di essere solo ma poi ho sentito l' acqua! »
« E hai pensato di farmi una sorpresa? »
« Mmh... Se non ti piace posso sempre andarmene! » Disse mettendo un piccolo broncio mentre liberava Jimin dalle sue braccia.
Il moro reagì immediatamente. Svelto, si girò e questa volta fu lui a circondare l' altro, iniziando a baciare il suo collo.
« Non vai da nessuna parte! » Pronunciò le parole tra i piccoli baci che gli stava donando fino a quando non gli succhiò il lobo dell'orecchio.
Taehyung iniziò a fremere, già sensibile dalla notte che avevano trascorso insieme.
Appoggiò le mani alle mattonelle fradice e sospirò, lasciandogli fare tutto ciò voleva.
« Mi piaci come reagisci ogni volta che ti sfioro. »
Taehyung annuì solamente, non riuscendo più a formulare una frase di senso compiuto.
Chiuse gli occhi, puntando il viso contro il getto della doccia mentre Jimin gli afferrava i fianchi con prepotenza.
« Taehyung...? »
« Mmh...?! »
« Dimmi ancora che sei mio. » Sussurrò al suo orecchio, iniziando a strusciare il proprio membro contro le natiche piene dell' altro.
Taehyung avrebbe voluto davvero rispondere ma non ci riuscì. Sentiva i fili del suo cervello sconnessi come se tutto fosse incentrato sul suo basso ventre che si era fatto teso come una corda di violino.
Spinse i glutei contro la sua erezione, stringendo tra i denti le proprie labbra mentre gli chiedeva in silenzio di concedergli nuovamente quella dolce sensazione di pienezza che aveva sperimentato qualche ora prima.
« Dillo! » Ripeté Jimin mentre con una mano scivolava oltre la sua pancia, tra le sue gambe per afferrare il membro e stuzzicarlo lentamente.
« S - sono tuo... » Balbettò mentre con un braccio, gli cingeva il collo continuando a premere la schiena contro il suo petto per avvicinarsi maggiormente.
Avrebbe voluto urlare, se fossero stati da soli e non su uno yacht con altre persone, Taehyung avrebbe gridato tutto ciò che aveva nel petto e che stava trattenendo. Ma non riuscì ad evitare di pronunciare il suo nome tra gemiti sconnessi.
Le mani di Jimin, ancorate ai suoi fianchi, si fecero più strette non appena entrò dentro di lui.
Non fu dolce come in precedenza e Taehyung dovette appoggiare la fronte al muro della doccia, colpendo le mattonelle con un pugno per restare in silenzio il più possibile.
Ma sembrava che Jimin lo stava sfidando proprio a non urlare; i suoi movimenti furono immediatamente più intensi e Taehyung non riuscì più a connettere razionalmente dopo pochi secondi.
« Jimin... Ti prego... » In tutta risposta, il moro diede una spinta più vigorosa, facendo spostare il biondo contro il vetro. Un leggero gridolio sfuggì dalle sue labbra e un sorriso compiaciuto comparve sul viso dell' altro che iniziò spingere senza alcun tipo di freno, ansimando a sua volta contro il collo di Taehyung.
Una mano tornò nuovamente intorno al membro di Taehyung che fremette al tocco.
Era decisamente troppo per lui.
« Non riesco... Jimin. »
« Vieni per me, Taehyungie. »
Dando un altro colpo ma questa volta al vetro della doccia, Taehyung non riuscì a reprimere un urlo.
Rosso in viso e col cuore a mille, Taehyung girò il capo per incontrare quello di Jimin, scoprendo lo sconvolto esattamente come lui.
Avrebbe voluto incorniciare l' espressione che aveva in quel momento e nel sentire il suo corpo arrivare all' orgasmo, unì le loro labbra in un bacio appassionato, vorace, pieno di amore e furia. Un bacio che sapeva di fame mentre le loro lingue si incontravano come onde che, senza logica, andavano a scagliarsi contro gli scogli.
« Stai cercando di uccidermi? » Domandò Taehyung senza fiato quando il loro amplesso svanì.
Stretti in un abbraccio, Jimin accarezzava i suoi capelli dolcemente, baciandogli la guancia con tenerezza.
« Morire può essere un' avventura straordinaria. » Gli sussurrò contro la pelle mentre l' acqua finiva di lavare via il sapore del loro piacere.

𝘿𝙖𝙣𝙘𝙞𝙣𝙜 𝙞𝙣 𝙩𝙝𝙚 𝙢𝙤𝙤𝙣𝙡𝙞𝙜𝙝𝙩. ( vmin ) Onde histórias criam vida. Descubra agora