18 • « Dormi... Ci sono io con te. »

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Taehyung camminava in mezzo tra Namjoon e Hoseok. I due amici gli stavano parlando e poteva chiaramente sentire le loro voci ma non stava ascoltando niente della loro conversazione. I suoi pensieri in quel momento erano un groviglio di " Ma perché? Come è possibile? Come sono arrivato in questa situazione? "
E nonostante provasse a cercare una risposta, essa gli sfuggiva dalle dita.
L' unica cosa razionale che ricordava di aver fatto era stata lasciare andare il rapporto con Jimin dopo ciò che aveva assistito nel bagno. Tutto ciò che era successo dopo non rientrava assolutamente in ciò che si poteva considerare un ragionamento stabile.
Anzi, avrebbe descritto se stesso come una marionetta nelle mani del destino.
Alla fine, aveva comunque accettato di passare del tempo con Jimin e gli altri tre ragazzi, con i suoi due più cari amici.
« Mi state dicendo che quello è  seriamente  il suo yacht? » Chiese Hobi a bocca spalancata.
Taehyung arricciò il naso sopra il quale portava gli occhiali e alzò le spalle quasi in segno di resa.
« Dai andiamo ... » Sospirò e si avviò verso quella che sembrava più una villa in acqua che una barca. Ogni tanto si dimenticava di quanto la famiglia Park fosse ricca. Alla fine, il loro rapporto si svolgeva più tra muri scolastici, ben lontani dal clima benestante di cui era abituato Jimin.
Il resto della compagnia era già a bordo, ben sistemato in quello che era un salotto moderno a tutti gli effetti.
Jungkook e Seokjin giocavano ad un videogioco mentre Yoongi beveva tranquillamente, salutando i nuovi arrivati che si sentivano letteralmente a disagio in un ambiente che non era il loro.
« Benvenuti. » Iniziò Jimin con un sorriso smagliante. « Fate pure come se foste a casa vostra. Vi mostreranno le vostre stanze tra poco. » Il suo sguardo intercettò quello di Taehyung che si lasciò scivolare sul divano bianco.

La partenza fu tranquilla e i ragazzi si ritrovarono a ridere sul flybridge, sdraiati, seduti sui divanetti bianchi a mangiucchiare e ascoltando musica

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La partenza fu tranquilla e i ragazzi si ritrovarono a ridere sul flybridge, sdraiati, seduti sui divanetti bianchi a mangiucchiare e ascoltando musica.
Ognuno di loro sembrava aver trovato un modo per sentirsi a proprio agio e il nervosismo iniziale era scomparso. Anche Taehyung si ritrovò spesso a ridere a causa delle battute di Jin, attirando più volte l' attenzione di Jimin che non poteva fare a meno di guardarlo e sorridere quando la bocca gli diventava un vero e proprio rettangolo e le guance gli si alzavano.
Il sole stava per baciare il mare, calando dolcemente tra le onde. Uno spettacolo che Taehyung non volle farsi sfuggire. Si alzò velocemente dal suo posto e corse verso il parapetto dove poterlo osservare senza distrazioni.
Jimin lo seguì incuriosito dal perché fosse scattato così all' improvviso e quando gli fu data la risposta, tirò fuori il cellulare dalla tasca e scattò una fotografia al suo paesaggio preferito.
Le sue braccia avvolsero il corpo di Taehyung, restando ben fermo dietro di lui ed appoggiando il mento sulla sua spalla.
« Ti piace? » L' abbraccio di Jimin non aveva infastidito Taehyung che continuò a fissare il sole e le sue sfumature.
« Si... » Rispose semplicemente, godendosi anche la presa del ragazzo al suo corpo. Doveva ammettere, quanto meno a se stesso, che tutto ciò gli era mancato.
Jimin teneva lo sguardo fisso verso il tramonto, stringendo il suo piccolo Taehyung a sé. Aveva il bisogno di tenerlo con sé, avendo il timore gli potesse sfuggire da un momento all' altro.
Il contatto con Tae era diventato un desiderio di cui non poteva fare a meno. Ed ogni volta si scopriva a volerne di più.
Accarezzando i fianchi di Taehyung, le mani di Jimin arrivarono fino alle sue braccia, aprendole in modo orizzontali mentre ridacchiava.
« Ed ora che stai facendo? » Domandò Taehyung, ridacchiando.
Dalle labbra del moro uscì la melodia di un vecchio ma famoso film, Titanic.
Scuotendo il capo, Taehyung iniziò a ridere « Jimin... Sto volando! » Imitò il giovane, ricordando la battuta della pellicola.
Questo fece scoppiare a ridere anche Jimin che si lasciò cadere all' indietro, tirando però anche l' altro.
Entrambi finirono col sedere per terra senza riuscire a smettere di ridere, attirando così l' attenzione degli altri.
« Che state facendo? » Domandò Jungkook ridacchiando.
« Jimin è scoppiato a ridere ed è caduto come uno scemo, vero? » Chiese Seokjin sorridendo, sicuro delle sue parole.
Jimin e Taehyung si guardarono e continuarono a ridere. Senza fiato, con le lacrime agli occhi ed il cuore decisamente più leggero.

𝘿𝙖𝙣𝙘𝙞𝙣𝙜 𝙞𝙣 𝙩𝙝𝙚 𝙢𝙤𝙤𝙣𝙡𝙞𝙜𝙝𝙩. ( vmin ) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora