24. Baci

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-Pensi che un film in camera mia possa andare?
Jason ci pensò su – Si… penso che non dovresti fare così tanti casini li. Basta che fai sparire acqua e fuoco e dovrebbe andare bene – poi iniziò a ridere ripensando al precedente appuntamento dell’amico.
Erano passati quattro giorni da quell’indimenticabile sabato e Percy non aveva più sentito Annabeth.
Non che fosse lei ad ignorarlo o fuggire quando notava la sua presenza, ma era tutto il contrario.
Percy si sentiva così in imbarazzo che non aveva il coraggio di guadarla negli occhi, così era lui ad evitarla.
Era mattina e lui, Jason e Nico si stavano dirigendo insieme alle lezioni.
Percy stava cercando un modo per rimediare al danno fatto il sabato precedente e stava proponendo varie opzioni.
-Magari combini qualche casino mentre siete a letto, allora si che sarebbe davvero divertente- commentò il più piccolo.
Le guance di Percy diventarono vagamente rosse poi borbottò – Non ho mai detto che saremo finiti a letto insieme.
Fu il biondo a rispondere –Oh andiamo Percy, siete in camera, soli e al buio, tu sei terribilmente attratto da lei e lei non è comunque così indifferente, l’abbiamo visto tutti, cosa pensi che succederà?
Nico sbuffò – Mi dispiace per Will, si ridurrà come me, a bussare almeno tre volte prima che Leo mi dia il via libera per entrare, quei due scopano peggio dei conigli.
Jason sghignazzò e Percy si rivolse proprio a lui –Tu e … Come si chiama quella ragazza? Comunque lei, l’avete già fatto?
Il biondo scosse la testa – Ci vuole il momento perfetto, o almeno penso che sia quello che vuole lei, la prima volta deve essere davvero speciale, no?
Percy si ritrovò ad annuire mentre Nico scuoteva la testa – Non sono d’accordo. Fare sesso è una cosa umana, cioè è un bisogno umano. Non capisci davvero di essere innamorato di qualcuno scopandolo. Penso che baciare qualcuno sia davvero – fece una smorfia – speciale, come dite voi.
-Non ti seguo.
Nico sbuffò –Escludendo tutti gli stupidi giochi che puoi fare a quest’età dove in mezzo ci sono i baci. Intendo dire che quando baci qualcuno è perché lo vuoi davvero, no? Non è solo un bisogno di dare ai tuoi ormoni quello che vogliono. Per quello basta chiunque, ma penso che solo una persona possa farti sentire amato attraverso un singolo bacio … Devi solo trovarla.
-Quindi tu l’hai già fatto?
Nico quasi fulminò con lo sguardo Jason per poi rispondere –Non sono così “piccoletto” come pensate tutti. E si, ma non ho provato nulla sentimentalmente, anche se il mio corpo ha reagito in modo diverso, per questo resto del mio parere.
A quel punto allungò il passò mentre con la mano sinistra iniziava a sfregarsi il braccio destro, quello dei tatuaggi.
-Sentite, io vado di qua- e andò velocemente via, consapevole di aver detto davvero troppo.
Percy scrollò le spalle e tornò a parlare con il biondo –Quindi, l’idea del film mi sembra quella più plausibile per ora.
-Oh si … Uhm, guarda puoi metterla in pratica proprio adesso.
Percy alzò la testa quasi spaventato e si rese conto che proprio in quel momento Annabeth stava correndo verso di loro, era terribilmente in disordine ma aveva un enorme sorriso in volto.
Si fermò davanti ai due ragazzi, si piegò sulle ginocchia per riprendere fiato e dopo qualche secondo si ricompose annunciando –Ne ho fatto più di metà.
-Grandioso- rispose Jason battendole in cinque.
Lei rispose tutta allegra e continuò –Penso che per Dicembre/Gennaio ce la possiamo fare, mezzo anno prima della loro scadenza.  Quindi penso di meritarmi una serata di svago, stasera tutti in camera di Calypso, ci sarà l’Alcool. Venite, si?
Jason annuì poi, insieme ad Annabeth, portò lo sguardo su Percy. Il ragazzo non aveva ancora detto una parola.
Si riscosse – Oh, ehm … Si, certo.
La ragazza annuì – Okay, vado ad avvertire qualcun altro.
E corse di nuovo via velocemente com’era arrivata.
Jason sospirò non staccando gli occhi dall’amico.
-Che c’è?- Si mise sulla difensiva Percy.
-Sei un’idiota Jackson, era il momento perfetto.
Continuò a camminare lasciandolo indietro, Percy ci pensò per qualche secondo, poi lo rincorse urlando –Hey! Non darmi dell’idiota, idiota ci sarai te!
 
-Ehm … Penso che la situazione mi sia un po’ sfuggita di mano …
Commentò Calypso grattandosi la testa mentre fissava tutte le persone rinchiuse nella sua stanza.
Non si era ben capito come ma si erano ridotti a 15, c’era più alcool di quello che immaginavano e qualcuno aveva anche portato del fumo. E no, questo qualcuno non era Nico.
C’era anche il compagno di stanza di Jason, un certo Ethan che a inizio anno aveva avuto una rissa con Percy. Ma quando questo fece il suo ingresso in stanza non disse nulla, ricordava ancora quanto il ragazzo dagli occhi color del mare fosse bravo a darle.
-Solo un pochino- commentò ironica Annabeth al suo fianco.
Piper, Drew e Silena (una nuova ragazza che nessuno aveva mai conosciuto, ma che sembrava simpatica) stavano chiacchierando sedute sul letto della prima.
Jason e Percy sembrava stessero discutendo, Leo e Will erano li accanto, ma parlavano per conto loro, totalmente indifferenti alla discussione che si stava svolgendo al loro fianco, anzi scherzavano e ridevano tranquillamente.
Il biondo però non poteva fare a meno di lanciare uno sguardo a Nico ogni trenta secondi circa. Annabeth si chiese davvero come Nico non avesse ancora capito quanto Will fosse attratto da lui, era così palese. Anche se non aveva ben chiaro se il più piccolo potesse ricambiare i suoi sentimenti.
Il ragazzo in questione era dall’altro lato della camera, davanti la finestra aperta, insieme ad altri due ragazzi con una canna in mano, né Calypso né Annabeth conoscevano i loro nomi.
Seduti a terra c’erano Reyna, Ottaviano e Frank. Quest’ultimo stava parlando loro tranquillamente cercando di scoprire qualcosa di utile, ma Annabeth sapeva che non sarebbe riuscito nel suo intento, perché i due ragazzi erano ben consapevoli di chi fosse realmente Frank. Nonostante questo anche loro rispondevano abbastanza gentilmente e cordiali, più Reyna che Ottaviano. Era scontato che anche loro stessero cercando informazioni da Frank.
Mancava solo Hazel all’appello, aveva detto che ci sarebbe stata, ma nessuno l’aveva ancora vista.
Piper si staccò dal gruppo con cui stava parlando e si avvicinò al suo ragazzo.
Jason le circondò la vita con un braccio mentre continuava a discutere con Percy.
Proprio quest’ultimo prese l’ultimo sorso della birra che stava bevendo svuotando la bottiglia, Drew fece un urletto che attirò l’attenzione di mezza stanza, poi strappò di mano la bottiglia vuota a Percy, l’alzò in alto come a voler mostrare un trofeo e annunciò – Facciamo il gioco della bottiglia!
Forse non tutti avrebbero accettato se non fossero stati così ubriachi, inoltre Drew apportò una modifica, invece di fare il classico “bacio, carezza, schiaffo” lasciò solo il bacio.
Solo Nico si tirò indietro e mentre tutti si sedevano in cerchio a terra lui restò seduto sul davanzale della finestra a finirsi la canna offerta da quei due ragazzi.
Ma Drew e Silena non vollero sentire ragioni e lo costrinsero a giocare, facendo in modo che rientrasse nel cerchio anche da quella posizione.
Nico si limitò a sbuffare, forse il fumo gli stava rendendo il cervello decisamente troppo leggero per replicare e iniziare una discussione che avrebbe sicuramente perso.
E così la mora fece girare la bottiglia che indicò Leo, subito dopo Piper.
Subito il ragazzo fissò Calypso e Jason quasi contemporaneamente, in realtà era decisamente indeciso su chi avere più paura, poi fece un sospiro e baciò Piper quasi castamente.
Il turno dopo toccò a Silena con uno dei due ragazzi che avevano portato il fumo, si baciarono così appassionatamente che per farli smettere i ragazzi intorno a loro dovettero fare diversi colpi di tosse.
Quando si staccarono Silena si aggiustò il rossetto sbavato, vagamente imbarazzata, mentre faceva girare la bottiglia che andò ad indicare Annabeth, la bionda sbuffò e lo fece ruotare a sua volta.
Stava per finire su Percy, ma solo per qualche centimetro non lo prese indicando la persona al suo fianco: Calypso.
-Uhm, non ho mai baciato una ragazza- disse prima di scrollare le spalle e spingersi in avanti.
Toccò a Frank e Drew.
Il ragazzo era davvero imbarazzato anche se il suo bacio fu un po’ meno casto di quello di Leo e Piper, ma quando la ragazza gli mise una mano tra i capelli per approfondirlo ancora di più si tirò subito indietro.
Fu il turno di Jason con lo stesso ragazzo che aveva baciato Silena, il biondo si sporse in avanti con una smorfia mentre Piper e qualcun altro cercavano di trattenere le risate.
No, Jason non era decisamente felice di baciare ragazzi.
Poi toccò di nuovo ad Annabeth, questa volta con un ragazzo: Ottaviano.
Percy fece una smorfia disgustata e fu il bacio più freddo e rapido di tutta la serata.
Toccò a Will, quando fece girare la bottiglia si fermò su Reyna.
Nico fece uno sbuffo quasi silenzioso quando, dalla sua posizione, riuscì a vedere benissimo le lingue dei due ragazzi che si incontravano.
Il turno successivo toccò di nuovo a Will, ma quando fece per scoprire con chi sarebbe toccato quella volta, la porta si aprì di nuovo.
Entrò Hazel con un sorriso –Scusate il ritardo, stavo facendo una cosa, che fate di bello?
Mentre parlava fissò tutti i ragazzi della stanza e si fermò a fissare Nico un po’ troppo intensamente, il ragazzo capì all’istante.
Guardò un attimo davanti a se, sussultò e si alzò quasi sollevato, poi si avvicinò alla ragazza –Prendi pure il mio posto, non mi piacciono questi stupidi giochi.
Lei annuì con un sorriso e lo aspettò alla porta, quando gli fu di fianco pronto per andare via, gli sussurrò a mezza voce – Scendi nei sotterranei, devi vedere delle cose, noi teniamo Reyna e Ottaviano.
Il ragazzo non rispose anche se lei non aspettò comunque una risposta, tornò al suo sorriso ed esclamò avvicinandosi agli altri –Vi siete divertiti a baciare il mio ragazzo, eh?
Quando il moro si richiuse la porta alle spalle tutti tornarono tranquillamente al gioco.
Will fissò la bottiglia a terra, non poté fare a meno di notare come puntasse nel vuoto lasciato da Nico.

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