46. Missione per strada

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Jason lanciò un’occhiataccia a Percy mentre sfrecciava lungo la strada.
Strada deserta se non fosse stato per le loro tre macchine.
Percy rispose all’occhiataccia mentre Annabeth sbuffava, si sarebbero sempre comportati come due bambini quei due e, per quanto fossero diventati amici, avrebbero sempre gareggiato l’uno contro l’altro. Tutti ne erano abbastanza certi.
Naturalmente non avevano neanche preso in considerazione Will, quel ragazzo era decisamente molto più bravo di loro a guidare. Quindi ignoravano la sua macchina, ormai diversi metri più avanti.
-Percy!- Urlò Annabeth facendo riportare di nuovo l’attenzione del ragazzo sulla strada.
Infatti il moro non aveva proprio notato la capra che aveva appena deciso di pascolare tranquillamente in mezzo alla strada.
Riuscì a sterzare all’ultimo minuto senza procurare nessun incidente.
Ma considerando la velocità a cui andavano, Annabeth rischiò di volare fuori dalla macchina, ma i suoi riflessi erano abbastanza pronti e si tenne allo sportello, anche se questo le procurò uno strappo muscolare alla spalla.
Calypso, che era invece seduta nei sedili posteriori, rotolò giù da questi. Trovandosi il viso a un millimetro di distanza da un acaro di polvere.
Starnutì e alzando una mano annunciò –Sto bene!
Percy abbozzò una risata isterica e si limitò a commentare con un semplice –Ops.
Nell’altra macchina nel frattempo Jason e Frank se la ridevano, vedendo come Annabeth stesse tranquillamente picchiando Percy, senza la paura che potessero fare un vero incidente.
Si, perché tutti loro avevano visto la capra in mezzo alla strada e avevano anche notato come il moro non ci avesse proprio fatto caso, quindi il loro pensiero comune era stato più o meno “Carne gratis per le prossime settimane”.
Hazel e Piper, che erano sedute dietro di loro, gli intimarono di concentrarsi sulla missione.
E i due ragazzi tornarono subito seri considerando che in lontananza videro il camion che stavano cercando.
Dopo un’altra settimana di allenamento avevano messo a punto un nuovo piano, che sarebbe dovuto essere quello decisivo. Avevano abbastanza informazioni grazie a Chris e Reyna.
Il primo passo era quello di recuperare un codice importante, un codice che Leo non sarebbe riuscito a recuperare via internet con le sue capacità di hacker, perché ne esistevano solo due copie, entrambe scritte a mano. Una di questa si trovava nel camion che stava cercando proprio in quel momento di passare il confine.
Se non l’avessero fermato in tempo, facendolo fuggire con l’elicottero che si trovava nell’altro stato, non avrebbero avuto più possibilità di trovarlo.
Tutte e tre le macchine si avvicinarono velocemente e silenziosamente, spegnendo i fari per non farsi vedere dal guidatore nel buio della notte.
La macchina di Will si mise in testa e Leo si mise all’ora.
Era seduto nel sedile posteriore, ricoperto di computer, amplificatori e roba del genere.
Iniziò a muovere velocemente le mani sulla tastiera, facendo una panoramica a raggiX dell’interno, cercando di capire se ci fossero trappole o cose simili.
-Sembra essere tutto a posto, per il momento- annunciò continuano a tenere gli occhi puntati sullo schermo.
-Come entriamo li dentro?- Domandò Nico seduto nel sedile del passeggero accanto a Will.
-Ecco… Quella sembra una cosa complicata. Sembra che sia tutto tecnologico, in modo che nessuno possa aprirla. Ma ci penso io, dammi qualche secondo.
E così fu, bastarono solo pochi secondi per entrare nel sistema. Qualche altro secondo dopo comparve la scritta verde “Approved” sullo schermo del computer del ragazzo.
-Adesso- annunciò allora Leo.
Nico annuì e si preparò.
Mentre ritirava i piedi sopra il sedile e si preparava per mettersi in piedi sopra questo, Will parlò continuando a tenere gli occhi fissi sulla strada.
-Sta attento.
Nico si immobilizzò un solo istante, poi fece un mezzo ghigno.
-Non ho nessuna intenzione di morire. Sto ancora aspettando che mi inviti a un vero appuntamento, Occhi Blu.
Will, con le guance leggermente rosse e la bocca che formava una piccola “o”, si girò a fissarlo.
Per concludere il tutto Nico gli fece un occhiolino divertito dalla sua espressione.
-Ragazzi, vi ricordo che io sono qui dietro con voi- Commentò distrattamente Leo.
Nico alzò gli occhi al cielo, mentre si metteva in piedi cercando l’equilibrio borbottò – Sta zitto Valdez.
Se non si fosse già capito, tutte e tre le macchine erano senza tettuccio.
Il vento sferzava Nico, il ragazzo faticava a tenersi in equilibrio, considerando anche a che velocità andavano, ma alla fine riuscì nel suo intento.
Disse a Will di avvicinarsi ancora di più e quando fu a un metro di distanza si lanciò nel vuoto.
Si aggrappò alla parete di metallo quasi completamente liscia e spalancò lo sportello già aperto in precedenza da Leo, subito dopo scivolò dentro.
Aveva fatto tutto in massimo tre secondi, silenziosamente e con l’eleganza di un gatto.
Aprì del tutto le ante, si aggrappò a una di esse con una mano mentre l’altra la spingeva in avanti, pronto ad aiutare Calypso.
Infatti la macchina che stava guidando Percy aveva preso il posto di quella di Will e la ragazza in questione era messa in un equilibrio precario.
Nico l’aiutò a salire a bordo senza troppi problemi.
I due ragazzi iniziarono a cercare.
-Nico. Vieni qui.
Sussurrò piano Calypso passando i polpastrelli su una superficie apparentemente innocua.
-La sento solo io questa impercettibile rientranza?
Tolse le dita per farlo testare al ragazzo, Nico sentì la stessa cosa che aveva sentito la ragazza, sorrise impercettibilmente e sussurrò “Bingo”.
Cercarono un modo per aprire quel cassetto segreto, ebbero fortuna quando decisero di fare una certa pressione nel punto giusto.
Si aprì una piccola rientranza delle dimensioni 5x10 cm. All’interno un semplice foglietto di carta con sopra scritto un codice.
Calypso lo prese e, non appena il foglietto lasciò il suo posto sicuro, si sentì un “bip” per nulla rassicurante.
Spuntò un timer in rosso, segnava 00:10.
I due ragazzi si guardarono con occhi sgranati, Calypso diede voce alle loro preoccupazione.
-Qui sta per esplodere tutto!
00:09.
Corsero via, stavano per rilanciarsi nelle macchine, quando Calypso si bloccò di scatto.
-Cosa?- Domandò Nico con l’ansia.
00:08.
-Il guidatore è innocente! Non possiamo lasciarlo morire!
Nico strabuzzò gli occhi, mille possibili scenari diversi gli passarono in mente.
Fissò la macchina a circa un metro da loro,  Leo e Will li stavano fissando con gli occhi sgranati per la paura, avevano più o meno capito quello che stava succedendo.
Quello che doveva fare gli apparve chiaro nella sua mente.
00:07.
Imprecò sottovoce e afferrò Calypso per i fianchi, poi la lanciò in macchina tra le braccia di Leo che l’afferrò prontamente prima che potesse scivolare via.
Nico si assicurò che stesse ancora stringendo il foglietto tra le mani mentre Leo la stringeva al petto, prima di schizzare dall’altra parte del camion.
00:06.
Quando il guidatore lo vide, sobbalzò così forte da far sbandare per un attimo il camion.
-E tu chi diavolo sei!?- Esplose dopo l’iniziale shock.
00:05.
-Le sto salvando la vita. Non c’è tempo adesso per spiegare.
Mentre parlava si era sporto in avanti per slacciare la cintura dell’uomo, con l’altra mano aveva aperto lo sportello.
00:04.
Questo fece spaventare ancora di più l’uomo e cercò di liberarsi di Nico dandogli un pugno, nella foga mancò il bersaglio e ruppe il finestrino.
Delle schegge volarono e colpirono Nico sulla fronte, il moro sentì il sangue scendergli sugli occhi, ma lo ignorò.
00:03.
Afferrò l’uomo per una spalla e lo spinse fuori.
-Hazel! Frank! Prendetelo!
I due ragazzi erano già pronti, afferrarono l’uomo l’attimo prima che si schiantasse sull’asfalto.
Non appena l’uomo fu in salvo Jason mise il piede sul freno per allontanarsi dalla bomba ormai immanente.
00:02.
Nico quasi non vedeva più, si tolse il sangue dagli occhi con la manica e fletté le gambe pronto a saltare.
00:01.
Nico saltò nel vuoto nello stesso momento in cui Will metteva il piede sul freno e sterzava di lato per evitare di farlo finire sull’asfalto.
00:00.
Il camion esplose solo a pochi metri da loro.
Il calore li investì in pieno, ma senza creare nessun danno permanente.
Will afferrò Nico e lo strinse al petto, sentiva il suo respiro accelerato e il battito del cuore che correva veloce. Esattamente come il suo.
Passarono diversi secondi di totale silenzio, poi Calypso si staccò da Leo e si sporse in avanti.
Afferrò Nico per una spalla e lo abbracciò, facendolo staccare leggermente da Will, gli scoppiò a piangere sul petto.
-Mi dispiace … Ti ho quasi fatto morire, mi dispiace così tanto.
Nico non seppe come comportarsi, cercò con lo sguardo Will, poi le rispose –Non potevamo lasciarlo morire.
E a Will sembrò molto che quella frase fosse soprattutto rivolta a lui, come se il moro si stesse scusando per il suo comportamento.
Il biondo sorrise e gli strinse la mano, anche Calypso sorrise e tirando su con il naso si staccò da lui.
Annabeth arrivò di corsa alla loro macchina.
-State tutti bene?- Chiese con l’affanno –Avete trovato quello che ci serviva?
Calypso le porse il foglietto.
In quel momento li raggiunse anche Jason.
-L’uomo è svenuto, che ne facciamo di lui?
Tutti fissarono Nico, quasi come a chiedere il permesso a lui considerando che l’aveva salvato.
-Lasciamolo qui, non possiamo di certo portarlo con noi. Non correrà più nessun rischio.
-Si, sono d’accordo- si intromise Annabeth –Dobbiamo andare via da qui subito, prima che qualcuno ci scopra.
Tutti si ritrovarono d’accordo e ognuno tornò nella propria macchina, mentre Jason e Frank sistemavano l’uomo sul ciglio della strada, Will si avvicinò a Nico e gli sfiorò la fronte.
-Sei ferito.
-E’ solo un graffio- lo liquidò il moro tamponandoselo con un lembo di maglietta.
Will storse la bocca, ma non disse più nulla.
Mise di nuovo a moto e fece inversione a U, mentre Nico poggiava la testa sulla sua spalla.
Le tre macchine scomparvero nel buio, invisibili e silenziosi esattamente com’erano arrivate.
Oh, già, per poco Percy non investì quasi di nuovo la capra, rimasta nello stesso punto in cui l’avevano lasciata, ma quella è un’altra storia.

MISSIONWhere stories live. Discover now