16. Appuntamento

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Quelle ore che precedevano l'incontro tra i due ragazzi passarono fin troppo velocemente a parer di Shoto che, tornato a casa dopo la 'chiacchierata' con Izuku, aveva letteralmente uscito tutti i suoi vestiti dall'armadio in cerca di qualcosa che fosse diverso da una tuta per allenamenti. Per fortuna in suo aiuto era accorsa Fuyumi che capita perfettamente la situazione, afferrò il fratello per un braccio e lo trascinò fuori di casa verso uno dei negozi di vestiti più vicini.

La notte, come ormai avveniva spesso negli ultimi giorni, l'aveva passata insonne (a sua insaputa proprio come Midoriya) il suo sguardo perso nel buio della stanza e la sua mente persa nei progetti per quell'appuntamento.

Voleva che fosse tutto perfetto, ma in realtà non aveva la minima idea di dove avrebbe portato Izuku, infondo non frequentava poi molti posti fatta eccezione della scuola e della pista.

E adesso si trovava proprio lí, di fianco alla lastra di ghiaccio, i vestiti dell'allenamento abbandonati nel borsone lasciando posto ad un maglione dolcevita nero che dal nervosismo sembrava soffocarlo e a dei pantaloni neri, non voleva assolutamente nulla delle cose sofisticate che gli aveva mostrato Fuyumi, andava bene così, se non altro si sentiva a suo agio. Si era anche fatto la doccia negli spogliatoi, cosa che odiava, insomma era comunque un luogo frequentato da più persone, ma non poteva di certo presentarsi in quelle condizioni dopo un allenamento intenso come il suo. L'asciugamano bianca aveva ormai asciugato i suoi capelli che davanti lo schermo del telefono Shoto aveva cercato di sistemare al meglio. Non gli restava che aspettare, mancavano ancora dieci minuti all'arrivo di Izuku, forse aveva esagerato ad uscire addirittura mezz'ora prima dalla pista, ma non essendoci suo padre (i due non avevano fatto altro che ignorarsi nelle ultime ore) il suo allenamento era gestito interamente da lui e di certo non aveva la concentrazione necessaria per provare i suoi salti.

Poi d'un tratto, una delle porte grige d'ingresso si aprí lentamente cigolando appena e attirando immediatamente l'attenzione di Shoto in piedi tra la pista e gli spalti. Il viso di Izuku fece capolino dall'ingresso ancora socchiuso e le sue guance si tinsero di sfumature rossastre, così come quelle di Todoroki, quando i loro sguardi si incrociarono.

Dopo pochi secondi finalmente si decise ad entrare, si avvicinò a passo timido, le maniche del maglioncino bianco che indossava erano tirate dalle dita delle sue mani, di conseguenza coperte dalla stoffa, e giocavano nervosamente tra di loro, portava anche lui dei pantaloni neri così come le scarpe, era quasi strano vederlo senza le sue solite calzature rosse.

«ciao» Midoriya fu il primo a parlare, la sua voce era timida e il suo sguardo basso tentava di nascondere la sua espressione imbarazzata.
«ciao» rispose Todoroki non potendo fare a meno di osservare l'altro in ogni suo minimo particolare.

Rimasero in silenzio qualche minuto, un silenzio carico di disagio che per fortuna Izuku riuscí a spezzare.

«uhm... andato bene l'allenamento?» chiese disegnando per terra dei cerchi immaginari con la punta delle sue scarpe sportive nere.
«oh si - annuí Shoto prendendo un grande respiro in cerca di un modo per rompere quell'imbarazzo - molto bene» sussurrò alla fine guardandosi attorno con nervosismo
«sono felice» sorrise appena Izuku portando una mano tra i suoi capelli verdi e finalmente i loro occhi si incontrarono.
«stai molto bene vestito così» azzardò Todoroki facendo arrossire l'altro che con un sorriso nervoso interruppe il contatto tra i loro sguardi
«g-grazie... anche-anche tu»

Quell'atmosfera di certo non poteva andare avanti tutta la sera, erano passati solo pochi minuti e già iniziava a stancare il bicolore.

Doveva decisamente prendere in mano la situazione

«grazie... uhm io sto lasciando qua il borsone con i pattini, è un problema poi per te se torniamo qui a riprenderlo più tardi?» chiese estraendo dalla tasca dei suoi pantaloni le chiavi del palazzetto che per la seconda volta aveva preso in prestito da Enji.
«no no assolutamente, nessun problema» disse Midoriya grato del fatto che l'altro stesse tentando di rompere definitivamente il ghiaccio.
«bene... vogliamo andare?» chiese allora Shoto facendo annuire Izuku.
«hai già qualcosa in mente?» domandò facendo sospirare il bicolore
«a dire il vero no beh... non frequento esattamente molti posti o locali» borbottò dirigendosi seguito dall'altro verso l'ingresso
«io conosco un posto casomai» rispose allora Izuku con il suo tono imbarazzato.

Sorrise intenerito quando Todoroki aprí la porta mettendosi da parte così da lasciarlo passare e attese poi che la chiudesse a chiave prima di ricevere una risposta.

«qualunque posto va benissimo» disse finalmente facendo annuire Midoriya

Avrebbe voluto aggiungere 'basta che ci sia tu', ma una cosa per volta.

«ci vado spesso la sera con i miei compagni di squadra, è un piccolo locale poco distante da qui, fanno panini, insomma nulla di che, ma è carino» disse come per giustificarsi della scelta facendo annuire Todoroki che lo affiancò mentre camminavano per strada
«ei tranquillo, ti ho già detto che qualunque posto va benissimo» lo rassicurò e nuovamente il silenzio calò tra i due.

Le strade erano deserte, quel quartiere era sempre stato molto tranquillo, ma comunque di giorno era frequentato da diverse persone.
Il sole era ormai calato, il cielo era decorato dalle ultime sfumature rossastre che quella serata avevano caratterizzato quel magnifico tramonto. I lampioni si stavano accendendo iniziando ad illuminare i marciapiedi, una quiete generale in quel momento circondava i due ragazzi.

Entrambi camminavano a poca distanza, l'uno di fianco all'altro, quando le loro dita si erano sfiorate di scatto avevano tutti e due ritirato le loro braccia, gli invece sguardi erano fissi sulla strada dinnanzi a loro, ma forse continuando così non sarebbero andati da nessuna parte.

Shoto gettò un'occhiata ad Izuku con la coda dell'occhio, le sue guance erano rosse, era piuttosto palese il suo nervosismo, ma comunque sembrava felice.

Ok, o la va, o la spacca

Pensò Todoroki lasciando scivolare il suo braccio lungo il fianco e avvicinando la sua mano a quella di Izuku. Lo vide sobbalzare quando i loro dorsi si sfiorarono, ma non le allontanò forse perché non lo aveva fatto neanche il bicolore. L'indice di Shoto sfiorò il palmo di Izuku seguito dal medio, notò le guance dell'altro tingersi ancor più di rosso, percepí il calore emanato dalla mano del pattinatore scatenare brividi in tutto il suo corpo. Sospirò di sollievo quando lentamente riuscí ad intrecciare le loro dita e fu immensamente felice quando Midoriya ricambiò la stretta.

Sentendosi immediatamente più rilassato decise di iniziare a parlare, un discorso qualunque, gli bastava solo sentire la sua voce.

«hai un orario entro cui tornare a casa?» chiese e Izuku negò con la testa
«no, mia mamma stasera lavora e tornerà a casa piuttosto tardi, penso di essere già a casa per le tre di notte» ridacchiò e un leggero sorriso scappò anche a Shoto. Erano piccoli momenti rari e Midoriya si sentí al settimo cielo quando vide quell'espressione rilassata e felice.
«tu invece?» chiese il verde e anche Shoto negò con il capo
«non parlo con mio padre dalle gare di Kamino, non voglio dargli alcuna giustificazione delle mie uscite e poi penso che Fuyumi abbia capito tutto quindi in un certo senso sono autorizzato a stare fuori quanto voglio» ammise facendo sorridere Izuku divertito
«è simpatica, anche se mi ha messo un po di ansia l'altra volta» disse alludendo alla volta in cui era andato a casa di Shoto
«si beh... penso abbia capito questa situazione prima di noi» rispose sorridendo impercettibilmente riempiendo ancora una volta il cuore di Midoriya di gioia.

«beh siamo arrivati» interruppe il discorso quest'ultimo portando l'attenzione di entrambi sul locale dall'insegna illuminata a led.
«Gran Torino» lesse Todoroki chinando il capo a destra dinanzi a quel nome alquanto insolito
«sì, ha dato la stessa impressione anche a me la prima volta che ci sono stato, ma non è un locale così strano come sembra» disse Midoriya portando una mano sul capo imbarazzato
«tranquillo - lo rassicurò Shoto - vogliamo entrare?» chiese e Izuku annuí

La serata poteva finalmente iniziare

Questo capitolo è stato un parto, wattpad ha pensato bene di cancellarlo quando ho finito di scriverlo e ho dovuto rifarlo da capo, spero di averlo riscritto bene!
Spero vi sia piaciuto e mi scuso per l'attesa, a presto❤️

Ice || Tododeku Where stories live. Discover now