Ice || Tododeku

32. Attimo

Visto che mi piace passare il tempo a scrivere ho buttato giù qualche idea per delle storie future, vorrei una vostra opinione, tododeku o kiribaku?

La voce di Enji che intimava a Shoto di muoversi attirò l'attenzione del ragazzo che in quel momento era nella stanza di Touya con Rei.

Tra poco sarebbero dovuti partire per la città di Hosu* dove si sarebbero tenute le tanto attese nazionali.

«avanti vai, dai il massimo» sorrise Rei ricevendo un cenno del capo dal ragazzo
«saranno trasmesse in tv quindi potrai vederle da lí» disse il bicolore avvicinandosi alla porta chiusa della stanza e lanciando uno sguardo alla madre seduta sul letto
«non posso perdermele per nulla al mondo, mi dispiace di non esserci di presenza» sussurrò facendosi più cupa e al che Shoto finalmente accennò un sorriso
«non devi dispiacerti» iniziò ma quando fece per continuare questa volta la voce di Natsuo che lo chiamava attirò la sua attenzione
«devo proprio andare» sospirò e Rei sorrise
«Shoto - lo chiamò ancora una volta quando il ragazzo aprí la porta - parla con quel ragazzo oggi, cercate di risolvere, mi fa male vederti così» aggiunse con occhi tristi dispiaciuta dal radicale cambiamento che aveva subito nuovamente il bicolore. Evidentemente il suo carattere nuovamente freddo e distaccato non era passato inosservato neanche a lei.
«ci proverò - sospirò - ti voglio bene» sorrise appena uscendo dalla stanza preparandosi per quelle gare che gli avevano stravolto la vita

(...)

Il palazzetto dove si sarebbe svolta la competizione era una struttura imponente. La pista poco più piccola di quella di Kamino era circondata da scalinate che ospitavano posti a sedere numerati che quel giorno erano tutti occupati. Il soffitto del palazzetto era in legno, mentre una delle pareti era interamente occupata da una vetrata che consentiva di illuminare l'ambiente con luce naturale.

Gli atleti era quasi tutti arrivati, mancava mezz'ora prima della riunione della giura e Shoto non poteva che sentirsi in ansia. Aveva notato la presenza di alcuni membri della squadra di Izuku venuti lí per fare il tifo al loro compagno e si era sforzato di mettere da parte quel senso di malinconia che ora come ora lo opprimeva. Chissà se sapevano tutto, probabilmente si, aveva percepito lo sguardo di Uraraka e Iida, non gli erano sembrati per niente amichevoli.

«bene, sei nella terza categoria ed entrerai per primo in pista» attirò la sua attenzione Enji distogliendo i suoi pensieri dalla squadra di Toshinori.

Shoto si trovava con suo padre davanti la pista e ancora senza pattini, indossava per il momento la sua tuta nera che era solito mettere per gli allenamenti, era ancora presto per prepararsi per la gara.

«Fuyumi e Natsuo?» chiese guardandosi attorno ma per sua sfortuna il suo sguardo incrociò quello di Izuku poco distante loro e in quel momento di fianco a Toshinori.

Anche lui indossava una semplice tuta, ma Todoroki non si soffermò troppo ad osservarlo, entrambi interruppero quel contatto visivo immediatamente

«sugli spalti, il numero dei posti dovrebbe essere cinquantasei e cinquantasette» rispose Enji e il bicolore annuí.

Non si sentiva teso come l'ultima volta, i suoi pensieri erano tutti rivolti a quel ragazzo malgrado si stesse sforzando di dare la priorità alle gare.

«ti vedo teso» affermò dopo attimi di silenzio l'uomo e il bicolore lanciò un altro sguardo a Midoriya sorprendedolo ad osservarlo
«tu che dici?» chiese ironico senza distogliere la sua attenzione da quel ragazzo che adesso aveva rivolto il capo verso il basso annuendo distrattamente a quanto gli stesse dicendo Toshinori. Si vedeva che anche lui fosse teso, non l'aveva mai visto così serio e sperò con tutto sé stesso che la colpa non fosse sua, ma molto probabilmente si sbagliava.
«quindi mi raccomando, abbiamo mantenuto il tuo disco di gara praticamente invariato, devi solo aggiungere-»
«sisi la trottola Biellmann* me l'hai ripetuto già dieci volte oggi» continuò Shoto alzando gli occhi al cielo e rivolgendo finalmente la sua attenzione sulla pista