31. Faccia a faccia

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Quelle tre settimane erano trascorse così lentamente da sembrare infinite, giorni lenti, monotoni e tutti uguali si erano susseguiti piano facendo da sfondo alla lontananza che ormai si era frapposta tra Izuku e Shoto.

Era stato un allontamento graduale, nei primi giorni Midoriya aveva scritto qualche messaggio a Todoroki, malgrado Uraraka e i suoi amici gli avessero suggerito il contrario, lo invitava ad uscire con la squadra, gli chiedeva di vedersi, ma riceveva solo risposte negative, inutili giustificazioni, finte scuse e così gli sms diminuivano, giorno dopo giorno fino a non esserci più nell'ultima settimana.

Era capitato spesso che si fossero incontrati tra un allenamento e l'altro, il bicolore aveva ormai preso l'abitudine di allenarsi con suo padre, abbandonando completamente la squadra di Toshinori; i loro sguardi spesso si erano incrociati, e se i primi giorni Izuku gli sorrideva e lo salutava ricevendo solo cenni del capo o addirittura nessuna risposta, adesso erano come sconosciuti, i loro occhi si evitavano, le loro espressioni si facevano serie in presenza dell'altro. Era come se tutto fosse tornato agli inizi, come se quei mesi di felicità fossero stati solo un sogno, Shoto aveva avuto la sensazione di essersi risvegliato in quella che era sempre stata la sua vita, era ormai tutti incentrato sul pattinaggio, e troppo tardi si era reso conto dell'errore ormai commesso.

Si erano lasciati? Si potevano definire fidanzati prima? No ne avevano idea, ma quel sentimento così forte che li legava cercavano di opprimerlo nella tristezza, quasi come se fosse anche quello un sbaglio, un errore che li stesse facendo soffrire.

«Shoto basta così per oggi, sei stanco, si vede, prendi una pausa» disse Enji a bordo pista notando il bicolore cadere ancora una volta sul ghiaccio con il fiato corto
«domani ci sono le gare, non posso permettermi pause» ansimò reggendo il peso del busto sull'avambraccio destro e tenendo lo sguardo basso a pochi centimetri dalla pista
«a inizio lezione non avevi alcun problema ad eseguire le difficoltà della gara, non riesci a fare niente adesso perché sei sfinito, ho detto basta per oggi, ti sei allenato a sufficienza in queste tre settimane» ribattè il padre

Era incredibile come Enji Todoroki fosse cambiato nell'ultimo periodo, seppur consapevole che probabilmente non avrebbe ricevuto alcun perdono dalla famiglia, stava facendo di tutto per rimediare ai terribili errori che aveva commesso: si era mostrato rispettoso nei confronti di Fuyumi e Natsuo, stava supportando Shoto andando incontro alle sue difficoltà e facendo di tutto per aiutarlo e in un certo senso aveva anche tentato a riavvicinarsi a Rei; la donna infatti da un paio di giorni, quando usciva dalla stanza cogliendo i momenti in cui Enji non era in casa, trovava sempre davanti la porta un fiore, il suo preferito, e nonostante avesse il terrore del marito non poteva fare a meno di apprezzare quei piccoli gesti; gli aveva detto solo una volta quanto amasse quel fiore blu, anni prima, e non poteva nascondere di certo il sorriso timido e spontaneo che le illuminava il viso alla vista di quei piccoli regali.

Sembrava che quell'uomo fosse l'unica nota positiva rimasta nella vita di Todoroki, l'unico elemento che non lo aveva trascinato nuovamente dai mostri del suo passato.

«ho mandato tutto a fanculo per queste gare, devo dare il massimo» sibilò Shoto cercando di alzarsi in piedi, ma i suoi muscoli tremavano, un forte senso di nausea provocato dalla stanchezza gli impediva di proseguire mentre respirava affannosamente
«se continui così domani in gara non riuscirai a fare niente, Shoto, hai dato il massimo, ma non devi superare i tuoi limiti» ribattè Enji facendo ridere amaramente il figlio
«buffo detto da te» rispose mettendosi seduto sul ghiaccio e portandosi una mano tra le ciocche di capelli
«non ricominciare per favore - borbottò l'uomo - vatti a cambiare, ti aspetto all'ingresso» disse e dopo aver lanciato un ultimo sguardo al figlio, per assicurarsi che fosse in grado di rialzarsi in piedi, si avvicinò alle due porte grige d'ingresso.

Ice || Tododeku Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora