26. Tragedia

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«dai - sorrise Izuku tra un bacio e l'altro - dai dai - una risatina sfuggí alle labbra di Shoto prima di baciarsi ancora - ti prego» le mani del verde si posarono sulle spalle dell'altro prima di allacciarsi al suo collo e avvicinarlo ancora a se.

L'allenamento era finito da dieci minuti e i due si erano concessi negli spogliatoi pochi attimi di intimità visto che sembrava non ci fosse più nessuno nel palazzetto.

Il corpo di Midoriya era poggiato contro la parete mentre quello di Shoto lo bloccava e il suo ginocchio era poggiato tra le sue gambe. In realtà erano partiti con una semplice conversazione e ora come ora non sapevano davvero spiegare come fossero finiti così.

«mi eccita sentirti pregare» rise Todoroki afferrando tra i denti il labbro inferiore di Midoriya che sorrise furbo
«farò tutto quello che vuoi, ma tu devi uscire domani sera con me e la squadra» disse chiedendo per l'ennesima volta al ragazzo di accettare quell'uscita
«tutto quello che voglio?» chiese Shoto spingendo il suo ginocchio contro l'intimità di Izuku facendolo mugolare
«lo giuro» disse nuovamente sulle sue labbra sentendo poi la lingua dell'altro insinuarsi nella sua bocca.

Emise un altro mugolio quando si creò nuovamente quel piacevole attrito tra la gamba dell'altro e la sua intimità, ma era davvero troppo dolorante quel giorno, non poteva lasciarsi andare.

«calma gli ormoni - disse separando le loro labbra e poggiando una mano sulla sua bocca cosi da assicurarsi che non lo baciasse ancora - farò tutto quello che vuoi, ma dopo che tu sarai uscito con me e i ragazzi» concluse furbo

Vide il bicolore alzare gli occhi al cielo e ridacchiò allontanando la sua mano dalla sua bocca per consentirgli di parlare

«come vuoi - disse portando le mani sui suoi fianchi e avvicinando i loro visi - ma vorrei un incentivo» ghignò invertendo le loro posizioni cosi da trovarsi lui spalle al muro e avere il ragazzo dinanzi a sé
«seriamente?» chiese Midoriya sollevando un sopracciglio
«assolutamente si» disse portando una mano sulla sua guancia e lasciandola salire sui capelli che afferrò saldamente in un pugno
«non ti sopporto quando fai così» borbottò Izuku sapendo quello che lo aspettava
«dubito invece, eccita anche te, non negarlo» sorrise furbo esercitando la giusta pressione sulla sua testa per farlo inginocchiare davanti a sé
«se entra qualcuno è colpa tua» disse Izuku come sempre spaventato dall'idea che qualcuno potesse entrare negli spogliatoi e coglierli in momenti simili
«ma come, dopo tutto questo tempo non hai ancora capito che chiudo sempre a chiave?» rise Shoto accarezzandogli i capelli
«pervertito» scuotè il capo Izuku iniziando ad abbassare i pantaloni della tuta del ragazzo
«non lo nego» ghignò Shoto

(...)

Tornato a casa Todoroki non si curò come sempre di salutare nessuno, per fortuna lo stress accumulato per colpa di Enji era scivolato via dal suo corpo dopo i più che soddisfacenti minuti trascorsi negli spogliatoi con Izuku.

Lasciate scarpe e borsone all'ingresso come d'abitudine si recò poi nella sua stanza dove tolse la felpa che indossava rimanendo a maniche corte prima di buttarsi sul letto e concedersi un po di relax, ma qualcosa attirò la sua attenzione nel momento in cui poggiò la testa sul suo cuscino, una presenza fastidiosa su quella superficie morbida che lo costrinse a spostarsi sul materasso per capire cosa fosse finito sotto di lui.

«ma che?-» borbottò tra sé e sé recuperando un piccolo oggetto poggiato sul materasso e iniziando a rigirarselo tra le mani.

Era una pendrive, su questo non c'era alcun dubbio, ma che ci faceva nella sua stanza?

«Natsuo?» chiamò ad alta voce suo fratello senza ricevere risposta, evidentemente non era a casa.

Le sue dita sfioravano la superficie liscia di quella piccola usb nera con dettagli rossi, aveva giurato di averla vista a suo padre, sembrava la stessa che usava per salvare la musica dei suoi dischi di gara e le sue esibizioni.

Ice || Tododeku Where stories live. Discover now