20. Casa Todoroki

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«allora?» chiese Todoroki in attesa di una risposta da Midoriya che si prese lunghi attimi di riflessione per decidere bene che parole usare

Sentiva lo sguardo di Shoto bruciare su di lui, vagare sul suo corpo, si sentiva tremendamente esposto dinanzi quegli occhi così profondi che come sempre gli davano la sensazione di scavare al suo interno, era un libro aperto e questo lo sapeva anche Todoroki. Il bicolore infatti aveva capito subito che qualcosa di serio non andasse tra Izuku e Katsuki, lo leggeva nei suoi occhi spaventati dinnanzi al biondo, lo vedeva dal suo corpo tremante, dai suoi continui balbettii e questo lo mandava completamente fuori di sé, l'idea di non poter fare niente per tranquillizzarlo gli stringeva il cuore. Voleva proteggerlo a tutti i costi, ma per farlo, doveva prima sapere chi fosse Bakugo per lui.

«K-Kacchan era un mio amico d-d'infanzia» sussurrò Izuku giocando con le dita delle sue mani e tenendo lo sguardo basso
«e..?» lo incitò a continuare Shoto avvicinandosi impercettibilmente lui.

Voleva mantenere le distanze e giudicare la situazione nella maniera più oggettiva possibile, ma vedere Midoryia in quello stato era una sofferenza anche per lui.

«siamo... siamo sempre stati amici, io gli volevo bene, magari lui no, ma comunque quando eravamo piccoli ci divertivamo un mondo - sorrise malinconico fissando le punte delle sue scarpe rosse e i pugni di Shoto di serrarono quando fu assalito da un senso di fastidio - si può dire che siamo cresciuti insieme, abbiamo preso la decisione di iniziare anche pattinaggio... sai passavano interi pomeriggi dopo scuola a vedere i video delle esibizioni di Toshinori, è stato lui a spingerci a intraprendere quella strada» sospirò e una lacrima, senza che se ne rendesse conto, scivolò lentamente sulla sua guancia destra, sentiva la gola bruciare e faticava a parlare, ma non voleva tirare fuori quel ragazzo da una parte importante delle sua vita. Todoroki si era aperto con lui, adesso era il suo turni

Le dita di Shoto si poggiarono sul suo viso asciugando quella lacrima solitaria e facendolo sorridere appena. Posò la sua mano su quella dell'altro ancora sulla sua guancia e stringendola riprese a parlare.

«il nostro allenatore era Aizawa, eravamo una squadra di sole cinque persone, andava tutto così bene, la mia vita era perfetta e lo fu per anni, finchè non iniziammo ad allenarci per delle gare regionali» sussurrò ormai in lacrime sentendo le mani di Shoto sui suoi fianchi e le sue labbra sfiorare più volte le sue guance
«è tutto ok» soffiò quest'ultimo asciugando con i pollici il suo viso e Midoriya si vergognò di essere così debole e di non riuscire a raccontare la semplice storia di un'amicizia finita.

Shoto non aveva battuto ciglio, era rimasto impassibile mentre raccontava la storia della sua vita così diversa da quella di Izuku, perché invece lui non ce la faceva?

«Kacchan ha sempre avuto bisogno di sentirsi il numero uno, è sempre stato convinto di essere superiore a tutti, superiore a me... quando lo superai arrivando primo, diede di matto - sussurrò in un singhiozzo adesso stretto tra le braccia di Todoroki - divenne freddo nei miei confronti, di insulti da quel giorno ne ricevetti a migliaia, anche quel soprannome... Deku... Buono a nulla, ma comunque decisi di non farci caso, non mi faceva paura... non finché non successe l'inaspettato - sussurrò contro il petto del ragazzo - Toshinori mi aveva notato alle regionali, era in città per delle nazionali che si sarebbero svolte nello stesso palazzetto, era andato lí quel giorno per rendersi conto della posizione esatta della pista e si ritrovò ad assistere a quelle gare»

La mano destra di Todoroki si muoveva con delicatezza sui capelli di Izuku nel tentativo di tranquillizzarlo.

«di lì a pochi mesi, Toshinori si ritirò dal mondo del pattinaggio prendendo la decisione di allenare una squadra di atleti, cambiai così allenatore... e Kacchan non ci vide più dalla rabbia, i suoi insulti divennero spintoni, le sue minacce divennero schiaffi, non mi liberai di lui né alle medie né tanto meno alle superiori, lo ammiro, l'ho sempre fatto per la sua determinazione, ma ho anche una paura terribile» sussurrò stringendosi al ragazzo che intensificò al stretta.

Ice || Tododeku Donde viven las historias. Descúbrelo ahora