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Capitolo 14

La cintura





Jungkook era molto emozionato. Si guardava allo specchio con la sua nuova, bellissima, divisa scolastica. Era un bel completino grigio con un bel fiocco colorato al collo e i pantaloncini corti. Le calze bianche arrivavano proprio sotto il ginocchio.

La sua nuova divisa era diversa da quella del collegio, ma finalmente aveva la possibilità di frequentare un posto vicino casa, e non un collegio lontano. A dodici anni non aveva più paura dei nuovi inizi. Era più felice di come non lo fosse mai stato. Si era diplomato qualche mese fa e adesso cominciavano le scuole medie nell'istituto comprensivo della Scuola Chang Lee di Seul: la più prestigiosa, costosa e riconosciuta scuola media e superiore della Corea.

Gli era stato detto che tutti i suoi futuri compagni sarebbero stati figli di amici dei suoi genitori, gente come lui. Anche prima era stato così, ma la disciplina e la rigidità del collegio aveva lasciato fuori molti suoi coetanei che invece erano andati alla Chang Lee.

Finalmente, Jungkook sarebbe potuto tornare a casa dopo scuola.

Ma non era questo il punto.

Per qualche motivo, l'autista non aveva portato lui e Taehyung insieme. Ordini di suo padre.

Taehyung aveva avuto la possibilità di andare alla Chang Lee perché sua madre gli aveva pagato la retta, per offrirgli un futuro più radioso. Taehyung aveva dovuto sostenere un test di ammissione per dimostrare di essere al livello degli altri bambini. Ora frequentava la scuola già da due anni.

Per tutta l'estate, Taehyung non aveva voluto parlare della scuola. L'unica volta in cui la accennava era in presenza di sua madre, quando si spendeva per parlare bene di tutte le cose che gli facevano fare e quanto gli piacesse andare in una scuola così prestigiosa.

Jungkook aveva provato a fargli qualche altra domanda, ma Taehyung non aveva mai risposto: si limitava sempre a cambiare discorso o a rispondere con un'altra domanda. Anche per lettera, quando Jungkook scriveva dal collegio, Taehyung aveva solo accennato al fatto che ora andava in quella scuola e per molto tempo Jungkook non aveva nemmeno capito che sarebbe stata la scuola che avrebbe frequentato anche lui.

Saltò di gioia quando sua madre glielo spiegò, e si chiese perché Taehyung non era sembrato così contento come lo era lui.

Sua madre aveva sempre lo sguardo triste.

Difficilmente sorrideva più anche per quei pochi giorni in cui Jungkook tornava dal collegio. L'aveva vista incupirsi nel tempo, senza capire cosa stesse succedendo. A volte, anche quando era a casa, sua madre non scendeva nemmeno a salutarlo, né si faceva vedere, come se non fosse in casa. Ma Jungkook sapeva che sua madre c'era e Taehyung poteva sempre confermarglielo.

«Mamma Jeon a volte non si alza nemmeno dal letto» aveva spiegato. «La nonna ha detto che si ammala spesso»

«Di che cosa si ammala?»

«Non lo so. Ma è sempre triste. Mi dispiace. Ogni tanto però» Taehyung sorrideva «Mi chiama. Passiamo un po' di tempo insieme come facevamo quando ero piccolo. Così le parlo di quello che ho visto, o di qualcosa che ho imparato a scuola ... a volte leggiamo le tue lettere. Sembra più contenta, dopo»

«Meno male che ci sei tu, Tae-Tae» aveva detto lui «Se papà non si impuntasse col farmi andare al collegio sarei anche qui a far divertire mamma»

DARKER//kookvWhere stories live. Discover now