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TRIGGER WARNING per questo capitolo







Capitolo 17

Sonno profondo







Jungkook non aveva avuto scontri con suo padre da quella prima volta. A dire il vero a malapena poteva vederlo, e suo padre per primo non si interessava a lui a meno che non ci fosse qualcosa che potesse minare la reputazione della famiglia.

L'estate l'aveva passata in America, in un campo per soli ragazzi dove oltre ad approfondire argomenti scolastici di tipo scientifico si faceva molto sport. Jungkook ci era rimasto per mesi e aveva potuto giocare a quasi tutti gli sport considerati accettabili per un ragazzino della sua età, seppur non eccellendo. Il suo corpo era ancora piccolo ed esile, ancora smilzo e con le ginocchia sporgenti. Non era bravo a coordinarsi e non era bravo nei giochi di squadra.

Non era stata un'esperienza divertente: gli era sembrata una preparazione alla vita militare e niente di più.

Suo padre gli aveva fatto intendere che ci sarebbe tornato gli anni successivi, e Jungkook aveva cominciato a credere che il campo servisse piuttosto a farlo stare lontano da casa piuttosto che temprargli il carattere.

Non aveva avuto occasione di vedere Taehyung o sua madre o sua nonna per molto tempo. A volte poteva chiamarli al telefono, ma le telefonate potevano durare solo pochi minuti ed erano state concesse solo nel weekend.

L'anno scolastico successivo aveva messo ancora più distanza tra loro.

Jungkook era costretto a fare tutta una serie di studi dopo scuola, ancora era stato costretto a fare sport, e tra i compiti e gli allenamenti, raramente stava a casa se non per studiare e dormire.

Taehyung a scuola lo evitava. Aveva ricominciato a sedere da solo durante il pranzo, mentre Jungkook stava con i suoi compagni di scuola, così come gli era stato ordinato dal padre.

Quando si incontravano non c'era animosità tra loro, solamente tristezza perché sapevano che questa distanza non era colpa di nessuno dei due. Taehyung era molto più razionale di lui nell'accettare la situazione.

«Doveva essere così fin dall'inizio» aveva detto.

A questo punto Jungkook non vedeva quale fosse il senso di continuare a pagare la retta scolastica di Taehyung in una scuola che odiava e che lo trattava come uno studente di seconda categoria. Ormai però per lui le medie erano finite e il liceo era ben più difficile e ben più rinomato. A quel punto doveva valere qualcosa avere il diploma di quella scuola in mano, se voleva accedere facilmente ad un'università seria.

Jungkook gli parlava così di rado che non sapeva più niente di lui.

Non sapeva se andava bene a lezione, non sapeva se la sua dislessia gli causava ancora problemi, non sapeva cosa avrebbe voluto fare dopo la scuola. Non aveva il tempo di chiederglielo e non aveva il tempo di indagare da solo.

Conosceva qualcuno che però era fissato con Taehyung, qualcuno che aveva il tempo di pedinare il suo amico come se fosse l'unico motivo per cui andava a scuola.

«Jung-hee» lo andò a cercare, nel retro della caffetteria dove si accedeva alle cucine direttamente dall'esterno della scuola. Lì Jung-hee e i suoi si andavano a nascondere per fumare nel pomeriggio. Quando lo videro arrivare si rizzarono sull'attenti.

DARKER//kookvWhere stories live. Discover now