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Capitolo 18

Sorgenti calde







Il suo cellulare squillò. Il numero sconosciuto non lo allarmò, perché riceveva spesso chiamate da chi voleva incontrarlo ma che lui non conosceva direttamente: sceneggiatori, direttori e giornalisti. Per esempio, in quel momento pensava che sarebbe potuto essere uno degli addetti al servizio fotografico, ma la voce che rispose al telefono era conosciuta e rassicurante.

«Taehyung?» chiese.

«Oh ... Seokjin, giusto? Il segretario di Jungkook» riconobbe.

«Sì, sono io. Chiamami Jin, ti prego» disse con la sua voce affabile «Ti disturbo? Se non è un buon momento ci potremo risentire quando vuoi»

«Uh, no. Anzi, meglio adesso. Ho parecchio da fare fra qualche minuto» spiegò lui.

«Molto bene. Allora, il signor Jeon mi ha informato che ti trovi in grave necessità di un nuovo agente»

«Uh... sì?» Taehyung si accigliò.

«Spero che non ti offenda sapere che mi sono permesso di fare una lista di agenti che sarebbero disposti a lavorare per te. Li ho chiamati tutti singolarmente e mi sono permesso di fare una breve intervista con tutti i punti salienti comunicatimi dal signor Jeon. Mi sono premurato di inserire alcuni nomi americani, nel caso tu preferissi uno straniero»

«Cosa?»

«Sì» rispose Jin, che sembrava soddisfatto di sé stesso. «Se devo essere sincero, il nome di Ryan Miller mi ha particolarmente colpito. Ha già lavorato in precedenza con attori coreani e credo possa essere un buon sostituto per il tuo precedente agente, hanno un curriculum molto simile e mi è parso di capire che hanno quasi gli stessi contatti»

«Jin ... grazie. Non c'era bisogno ...» disse Taehyung «Spero non abbia portato via troppo tempo sul lavoro» disse, sinceramente dispiaciuto.

«Taehyung, questo è il mio lavoro. Ogni parola del signor Jeon è un ordine e ...» ridacchiò «che resti tra noi, il signor Jeon ti dà la più assoluta priorità. Ha persino preso su di sé parte del mio lavoro per permettermi di lavorare a questa ricerca» rise di nuovo «spero che il nostro interessamento non sia stato troppo indiscreto. Jeon è molto efficiente e non permette ritardi e credo non voglia che tu per primo ne abbia»

«No, no, anzi ... grazie. Non ho avuto il tempo di occuparmi da solo di questa cosa. A dire il vero mi hai risparmiato moltissimo tempo, Jin. Mi dispiace solo che vi abbia causato problemi»

«Nessun problema, è stato un piacere. Il signor Jeon non è un uomo facile da accontentare ma dopo tanto tempo passato a lavorare per lui, posso dire di essermi un poco affezionato ai suoi modi. Sono felice che abbia trovato qualcuno che lo distragga un poco dal suo lavoro ... è forse l'uomo che lavora più di tutti in questa azienda. Ma non dire che te l'ho detto»

Taehyung sorrise al telefono «No, va bene»

«Perfetto, allora ti manderò immediatamente per mail la mia lista e i contatti di ognuno. Personalmente non ho nessun diritto di sapere che scelta compirai alla fine, ma sarei curioso di saperlo ugualmente, se non ti dispiace»

«Sarai il primo che informerò della mia scelta» a Taehyung già piaceva quell'uomo così garbato.

«Molto bene. Allora ti lascio ai tuoi impegni, Taehyung. Buona giornata»

«Buona giornata anche a te, Jin. Eh, uhm ... scusa per il comportamento di Jungkook in anticipo» Jin rise alla sua ultima frase e spense la chiamata. Nello stesso momento una notifica sul telefono lo informò che gli era arrivata una mail da Kim Seokjin.

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