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Capitolo 15

Pic-nic





Taehyung scese a grandi passi le scale di casa, e si fermò quando davanti al portone vide l'elegante siluette di una macchina sportiva e un giovane uomo appoggiatoci sopra. Jungkook gli sorrise, con naturalezza.

Sotto il sole caldo del sabato mattina, Jungkook era molto bello in abiti informali. Sembrava più giovane ... o forse sembrava avere l'età che aveva davvero. Portava un jeans nero strappato alle ginocchia, stivali alti alla caviglia e un'ampia maglia bianca con il semplice logo di una marca di lusso stampato sopra. Aveva un giubbino di pelle abbondato ad un gomito, mentre aspettava con le mani nelle tasche.

Taehyung masticò nervosamente la sua gomma. «Sono troppo vestito, forse?», chiese. Lui aveva deciso di indossare un pantalone nero e un maglioncino beige sopra una camicia che si intravedeva ai bordi del maglione, sul collo alle maniche e in vita.

«Buon giorno» Jungkook si mise dritto «No. Forse avrai caldo e dovrai togliere il maglioncino, ma andrà bene» Jungkook gli aprì la portiera del passeggero e Taehyung entrò: «Ma come, guidi tu? Niente autista?» chiese, vedendo che l'altro si stava sedendo di fianco a lui.

La macchina partì con un rombo basso, come l'auto sportiva di lusso che era. Jungkook sorrise «Ogni tanto piace anche a me guidare. Non lo faccio spesso, ma immaginavo che ci sarebbe piaciuta un po' di intimità»

Partì e accese la macchina e la radio fece partire qualche idol che Taehyung non conosceva. Si morse un labbro e chiese: «Dove andiamo?»

«È una sorpresa» sorrise Jungkook.

«Uh ... per favore» inclinò la testa, sapendo che l'altro non poteva resistergli «Un indizio piccolo piccolo?»

«No» il sorriso di Jungkook si allargò. Anche Taehyung sorrise, puramente per imitazione. Da quando si erano incontrati di nuovo, non lo aveva ancora mai visto sorridere così, genuinamente felice. Cercò di sopprimere le farfalle nello stomaco, dicendosi che non era il caso di comportarsi già come una scolaretta. «Ma è un posto che ti piacerà sicuramente»

Taehyung si guardò intorno: stavano uscendo da Seul e dirigendosi verso la campagna. La macchina sfrecciava alla massima velocità consentita, aderiva al suolo scivolandoci sopra velocemente e sibilando nell'aria. Non sapeva se era una Jeon o qualche altro modello d'auto. Fuori dai finestrini nuove immagini di campi verdi cominciarono a delinearsi, finché Jungkook non imboccò una strada sterrata.

Il repentino cambio di terreno fece sobbalzare l'auto che però resistette.

Arrivarono fino in fondo ad un sentiero, in un grande parcheggio sotto gli alberi. Taehyung guardò fuori dal finestrino la grossa facciata di legno rosso che aveva davanti. Ci mise un po' a capire dove si trovavano.

«Mi hai portato ... in una fattoria?»

«Già» Jungkook scese dalla macchina e Taehyung non gli diede il tempo di andare ad aprirli la portiera e scese anche lui. L'aria era fresca e pulita, diversamente da come si sentiva in città.

«E ci sono molto animali?» chiese, ma stava già andando verso l'ingresso.

«Tutti quelli che vuoi. Anche una stalla e un maneggio»

Taehyung si voltò verso di lui e lo vide avanzare a passi lenti, con le mani in tasca e gli occhiali da sole a specchio sul nasco. «Ah!» Taehyung fece un saltello e si precipitò dentro la fattoria. Trovò una donna che li aspettava. «Buon giorno!» disse, estasiato.

«Buon giorno!» disse la donna, rispondendogli con lo stesso entusiasmo. «La nostra fattoria è a disposizione dei signori. Cosa preferireste fare per prima cosa?»

DARKER//kookvWhere stories live. Discover now