chapter 4

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Monica e Judy si incamminarono verso l'ascensore di servizio che dava all'aeroporto.

Mentre l'ascensore saliva lentamente, Judy si appoggiò alla parte di velluto, la testa era una trottola che non smetteva di girare, in quel momento si pentì non aver bevuto il cappuccino che la mattina si era fatta fare da Carlos.

Monica iniziò a parlare <<Ascolta, appena mettiamo piede in aeroporto, dobbiamo immediatamente andare al check-in per poi salire nell'aereo, dobbiamo organizzare tutto il volo,non distrarti, ti guido io verso il check-in, non fare la sbadata, non voglio che Del Garda se la prenda con me,fai un buon lavoro>>

Judy annuì senza proferire parola, non sapeva cosa dire, aveva un nodo alla gola per via della testa che le iniziava a girare.

In quel momento, l'ascensore si aprì e l'aeroporto accolse Judy come hostess per la prima volta.

Gli occhi color castano scuro di Judy si illuminarono, l'aeroporto l'aveva accolta con tutto il suo splendore.

Judy ebbe una scarica di adrenalina, iniziava a bruciare dentro dalla felicità.

C'erano qualsiasi tipi di negozio possibile e immaginabile: negozio di trucchi, negozio di calamite, fast-food e così tanti altri negozi che Judy fece fatica a vedere.

Il vetro di cui era circondato l'aeroporto fa trasmettere a quel luogo una magia,e la brezza mattutina si faceva sentire all'interno dell'aeroporto,facendo innamorare Judy di quel posto.

<<Seguimi, non abbiamo tempo da perdere>> la voce di Monica fece ritornare alla realtà Judy, che balzò fuori dall'ascensore.

Judy seguiva i passi di monica ben decisi, sembra una ragazza fatta di pasta di zucchero, ma l'apparenza inganna e lei ne era la prova vivente.

I suoi capelli color cenere le arrivavano  al bacino,lisci come spaghetti, erano curati alla perfezione , per non parlare della divisa da lavoro,le stava divinamente, sembrava fatto apposta per lei.

Il  suo make-up era semplice ma anche molto elaborato, le ciglie finte accompagnate dall'eye-liner sfumato con l'ombretto le conferiva aria da dirigente di uno studio legale.

Arrivati al check-in,Monica iniziò a salutare tante hostess, che guardarono Judy stranita perchè lei non sapeva chi fossero.

<<Attenta a salire ermellino,puoi rischiare di cadere>>.

"Ma chi cazzo mi chiama ermellino?" pensò Judy nella sua mente, ma non ci fece tanto caso,aveva altro da fare.

L'enorme tubo verde condusse le due ragazze all'interno dell'aereo bianco, pronte a svolgere il loro lavoro.

<<Il carretto per il cibo è dietro uno sgabuzzino situato vicino al bagno, dietro la grande tenda rossa-disse con tono deciso Monica,mentre Judy la ascoltò attentamente senza battere ciglio-vedi quella tenda color giallo pastello con scritto' riservato al personale'? bene, lì dietro,salendo le scale ci sono dei lettini,dato che il volo è lungo,potrai riposare ogni 4 ore per almeno 2 ore e poi ricominci.

Mi raccomando sii gentile con i nostri ospiti e fai un gran bel sorriso,ci aspetta una giornata molto lunga, ah una cosa,conosci i codici di sicurezza vero? prima del volo devi mostrarli ai passeggeri.>>

<<Sisi, so i codici e posso farlo io,grazie mille>>

<<Non ringraziarmi-fece Monica a bassa voce-sono solo obbligata a farti vedere cosa devi fare>>.

Monica sparì dietro la tendina e la faccia di Judy da felice diventò ferita dal commento della sua collega, accettó di farlo semplicemente perché era il suo lavoro.

Il check-in era appena iniziato e le prime persone iniziarono a salire,accolte da Judy con un sorriso abbagliante che augurava il buongiorno.

I piedi di Judy furono calpestati molto spesso, l'unica cosa che voleva fare era camminare scalza, i piedi le facevano davvero male per via dei tacchi a spillo.

Quando tutti i passeggeri salirono a bordo, l'autoparlante iniziò a emanare la voce di una hostess mentre Judy iniziò il protocollo di sicurezza.

L'unica persona che l'ascoltava era l'80enne della prima fila che la osservava in maniera inquietante.

Appena finito il protocollo camminò verso la tendina per prendere il carrello del cibo e bevande.

L'aereo stava iniziando a decollare.

Judy si sistemò la giacchetta e quando l'aereo era in volo, ebbe un forte carica di emozioni e il suo cuore batteva forte per la velocità.

Quando uscì con il carrello,divenne ufficialmente una hostess. 

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Si lo so, capitolo scontato e non sono brava a scrivere :)

Un volo nel passatoWhere stories live. Discover now