chapter 31

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Il locale era molto grande.

I tavoli erano costituiti da grandi cerchi con 4 sedie a testa.
La luce era di un giallo molto intenso, il tema di quel ristorante erano gli anni 80'

C'erano molte panche di legno e le locandine anni 80' ti catapultavano indietro nel passato.

I tre si sedettero su un tavolino in fondo al locale, non c'era molta gente quindi erano indisturbati.

<<Salve, questi sono i menù, tra poco ripasso>>  il ciuffo biondo del cameriere gli era ricaduto sulla fronte, era abbastanza presuntuoso.

Da quando erano entrati, Judy non aveva detto neanche una parola, non voleva dire assolutamente nulla al padre e al suo ragazzo.

A prendere parola fu Bob <<Allora, cosa avete fatto oggi?>>

Judy e Nathan si guardarono, non volevano parlare della litigata oppure del loro lavoro, Nathan con voce calma rispose con una scusa plausibile <<Abbiamo lavorato, siamo appena tornati dall'aeroporto, abbiamo fatto New York-Seattle Seattle-New York.>>

<<Ah bello fare l'hostess>> Bob stava guardando il menù con un sorrisetto falso.

<<Io vado un attimo in bagno>> Judy aveva lo stomaco sottosopra,scattò come una molla, senza pensarci due volte.

Judy non era pronta, non voleva parlare con padre, non voleva stare con Nathan, voleva stare con la sua amata vodka a casa, guardando film d'amore.

Sopra il lavandino del bagno c'era uno specchio a forma di un quadrato, si sistemò i capelli e si guardò più attentamente, stava per avere un mental breakdown.

Poco dopo qualcuno bussò alla porta, era Nathan e la guardava incerto <<Judy tutto bene? C'è il cameriere.>>

Judy con un sorriso falso, prese il fazzoletto e disse <<Sisi sto bene andiamo.>>

Nathan stava prendendo la mano di Judy, ma lei la schivó, non voleva parlargli, lui l'ha costretta ad avere questa cena con Bob,si stava pentendo dell'idea.

Nathan l'aveva guardata male, non capiva il perché del suo gesto. Secondo lui,parlarne era la cosa migliore.
Judy si sedette e disse con voce infastidita <<Una bistecca, grazie>>

<<Per me del pollo al limone.>> 
<<Invece per me dell'anatra alla ciliegia>>

Dopo che il cameriere strisció verso la cucina, Bob iniziò a prendere la parola.
<<Allora, quando vi siete fidanzati?>> Bob si teneva le mani e continuava ad avere il sorrisino falso, guardando i due ragazzi.

<<Perché hai voluto questa cena, Bob?>> Judy si era scocciata del suo giochino, era brava a parlare ma lui non poteva abbindolarla.

Le tremavano le mani e la tensione era palpabile, parlare con il suo peggior nemico era l'ultima cosa che voleva fare.

<<Ei calma, volevo far atterrare l'ascia, volevo ricominciare, voglio stare con mia figlia, voglio prendermi cura di te.>>

Judy aveva una faccia indignata stampata sul volto,
"Atterrare l'ascia? Sta scherzando"
<<Certo Bob, dopo che hai colpito tua figlia con quell'ascia la getti via? Mi stupisci sempre di più>>Judy con aria di sfida, aveva bevuto un sorso di vino, nonostante amasse quel tipo di vino, doveva rimanere sobria.

<<Judy calmati>> Nathan la stava guardando negli occhi, ma lei non si giró.

<<Spiegami papà, perché mi hai violenta e mi hai fatta sentire una nullità?>>Judy gli stava puntando il dito, aveva gli occhi rossi, piene di lacrime, ma non voleva che scendessero.

Stava facendo uscire tutte le sue emozioni più oscure che governavano dentro di lei.
Emozioni che non aveva intenzione di far uscire, ma doveva per far capire a Bob che quello che chiedeva era troppo.

<<Come scusa? Non ti ho mai toccata con un dito, non inventarti le cose, sei tu che eri una puttana che la dava a tutti.>> il padre sputó quelle parole tranquillo e pacato, senza pensare alla reazione di Judy.

La rabbia stava accecando Judy e senza pensarci due volte alzò il braccio e lo scoprì.

<<Allora Bob spiegami del perché io abbia questa cicatrice>> la ragazza fece vedere un'ampia cicatrice all'inizio del braccio.

era una lunga cicatrice che si trova per tutto il braccio, era molto rossa e vicino ne aveva altre però più piccole,poco evidenti.

Nel frattempo, il cameriere portò i tre piatti e auguró un caloroso <<Buona cena>> ai tre.

Dopo che il cameriere scattó Bob rispose alla domanda di Judy.
<<Okay Judy, certe volte ti ho alzato le mani, ma per il tuo bene, non ti toccavo quasi mai.>>

<<E come puoi ricordare- Judy a mezz'aria stava guardando il bicchiere mezzo pieno di vino- eri ubriaco marcio quando mi violentavi>>

Judy non ci credeva alle sue parole, il padre voleva ritornare a parlare con lei, voleva ritornare nella sua vita.
Quando era piccola pensava che l'unica persona che non le avrebbe mai potuto fare del male era proprio un familiare, ma crescendo aveva capito che si era sbagliata.

Judy voleva un padre che la coccolasss e che l'amasse per quello che era, un padre che andava  alle sue recite, che andava ai suoi spettacoli.

Qualcuno che l'aiutasse e che le avrebbe dato una mano.
Invece Bob aveva squarciato la mano di Judy e aveva lasciato prove evidenti sul corpo della figlia, su quanto fosse crudele.

<<Judy mi dispiace, voglio cambiare, non sono più la persona di 10 anni fa, sono diverso, lo giuro>>  Bob aveva posato le posate e stava guardando Judy con aria severa, lei indietreggió con la sedia e Nathan gli strinse la sua mano destra, non voleva che si sentisse sola e lei non tolse la mano.

<<Dimmi di sì, non voglio perdere il controllo, finché non mi dirai di sì, ti seguirò per tutti il tempo, anche a costo della mia vita e di alzare le mani, Okay? Sei mia figlia e fai quello che dico>> Bob stava perdendo il controllo, teneva le mani un pugno con molta forza.

Judy si risentita in trappola, risucchiata in quei tempi in cui prendeva schiaffi e pugni dal padre.
Momenti in cui prendeva un coltello appuntito e gle lo lanciava contro.

La voce severa dal padre la spaventó moltissimo, non voleva più dipendere da lui.

<<No Bob, tu non farai nulla, non sono più tua figlia e non sono più sotto il tuo tetto e, non potrai farmi niente, perché questa chiamata è stata registrata dalla polizia e tu attualmente sei in arresto per abuso su minore e per avermi minacciata>> Nathan estrasse il telefono e Bob vide la chiamata con la polizia.

Dopo qualche secondo, la polizia fece irruzione nel locale e arrestarono il padre di Judy.
<<Non la farai franca, troia>> il padre stringeva i denti e aveva un'aria schifata.

Nathan rispose in maniera gelida <<Ddovrai passare sul mio cadavere, portatelo via.>>

I due agenti portarono via Bob e Judy era contenta, il piano di Nathan aveva funzionato.
Senza pensarci due volte, Judy abbracció Nathan, saltandogli addosso, ma lui non si oppose.

Lui aveva le mani sul bacino di lei mentre Judy, aveva le mani intorno al collo di Nathan.
<<Ti chiedo scusa Nathan, ho sbagliato e mi sono comportata male, pensavo che non avrebbe funzionato , grazie per avermi salvata.>>

<<Capisco i tuoi disagi e non devi neanche ringraziami, ho fatto quello che andava fatto>>

I due si scambiarono un bacio passionale e Nathan senza farsi sentire disse <<Torniamo a casa, dimentichiamo questa serata.>>

Judy abbozzó un sorriso, ora non aveva più nulla da temere, era libera.

Finalmente quel macigno che aveva dentro di lei fu distrutto, non si sentiva più sporca, si sentiva se stessa.

Finalmente dopo tanto tempo.

Un volo nel passatoWo Geschichten leben. Entdecke jetzt