chapter 28

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<<Allora, cosa vuoi fare?>>

Judy e Nathan si stavano guardando, si era cambiati e si erano preparati, stavano per uscire dalla stanza.
<<Mi hai fatto capire che devo parlare con mio padre, ma ci devi essere tu con me, non posso farlo da sola.>>

<<Te lo prometto, saró con te.>>
I due fidanzati si scambiarono un lungo bacio finchè Judy disse:
<<Lo so che vorresti ancora baciarmi, ma siamo in ritardo, dobbiamo andare a mangiare, ho tanta fame.>>

<<E chi ti dice che io voglia continuare a baciarti?>> Nathan fece una smofia e la ragazza rise, dopo un piccolo bacio a stampo, i due mano per la mano, scesero a fare colazione.
Dopo aver preso cappuccino e cornetto, i due si sedettero sul tavolo e iniziarono a mangiare.

<<In questo periodo abbiamo parlato solo di me, va tutto bene? Ho notato la tua faccia turbata, Monica non è neanche qui.>>

Nathan posó le posate e cercò di capire da dove doveva iniziare, Judy conosceva abbastanza Nathan da capire che fosse scosso da qualcosa. <<Da quando Megan è scomparsa, non ho avuto una ragazza. Ho avuto qualche scappatella, ma non era la stessa cosa.
Monica ha parlato di noi, si sapeva, mio padre è rimasto sorpreso e vorrebbe conoscerti, ma non lo so...>> 

<<Mi farebbe piacere conoscere tuo padre, non devi preoccuparti.>> Fece un sorriso per mascherare il terrore,da come Nathan aveva descritto il padre,Judy doveva armarsi di tre spade.

<<Non hai capito Judy-Nathan inizió a mangiare nervosamente- mio padre è clemente e abbastanza perfettino, voleva farmi lasciare con Megan, ho paura possa fare la stessa cosa con te.>>

<<Ho molta esperienza con suoceri severi-Judy inizió a ridere-me la posso cavare tranquillo.>> In verità non aveva mai conosciuto i genitori dei fidanzati,ma voleva calmare Nathan in qualche modo,con qualche bugia a fin di bene.

Il telefono di Judy stava continuando a suonare per i messaggi.
Nathan senza pensarci due volte, prese il telefono e lesse tutti i messaggi.
<<Judy è tuo padre, chiede di vederti, dice che gli ''manchi'' troppo.>> Nathan fece una faccia disgustata dall'ultimo messaggio.

Judy prese il telefono dalle mani di Nathan e commentò <<Certo, gli mancano i calci che mi dava quando tornava a casa ubriaco...>>

<<Quando ritorneremo a casa, gli scriverai, va bene? Ora rilassati e andiamo,ne riparliamo meglio dopo>> Nathan la stava guardando Judy con occhi dolci, occhi da persona innamorata.

 Judy notò che mai nessuno l'aveva mai vista in quel modo, generalmente tutti la guardavano con occhi pieni di rancore e di disgusto, come se fosse sempre fuori luogo ma Nathan, la guardava diversamente, la guardava come se apprezzasse così tanto la sua presenza che voleva rimanere con lei per tutta la giornata piuttosto che fare altro.

Judy sussurró un <<okay>> mentre I due si alzavano per andare in aeroporto.

Arrivati, salirono in aereo, erano da soli.
<<Entrambi abbiamo le prime 2 ore di pausa, andiamo di sopra dove ci sono i letti?>>
<<Mi piace come proposta , andiamo>>

I due ragazzi si stesero sul primo letto, tra cuscinate e baci sul collo, erano felici.

Erano spensierati, si sentivano bene  quando stavano con l'altro.
Meritavano della gioia, qualcuno che capisse il loro dolore, uno che riempisse  il vuoto dell'altro.

<<Ti amo>> Nathan disse quelle parole convinto che Judy dormisse.
Le labbra di Judy toccarono quelle di Nathan e toccandogli i capelli Judy, disse: <<Grazie per quello che fai per me.>>

Ridendo e scherzando, le loro due ore di risposo passarono velocemente.

Le ore successive furono le stesse di ogni volo, giro di cibo e bevande, chiedere come trovassero il volo, se ci fossero difficoltà, tecniche di primo soccorso e tanti chiarimenti.

Nathan e Judy non avevano più riposato, volevano ore extra, questo comportava più tempo libero, ci tenevano davvero tanto a passare del tempo insieme, al di fuori dal lavoro.

Ma le sorprese non erano finite.

All'atterraggio, dopo che tutti scesero, Judy notó che il suo telefono non aveva squillato nelle ultime due ore.
Insomma, un progresso,pensava che il padre si fosse rassegnato.

Nathan e Judy, sbucarono nell'aeroporto mano per la mano, finché una voce familiare a Judy, le fece gelare il sangue nelle vene.

<<Ciao Melania, ci si rivede.>>
Nathan non aveva capito chi fosse, Judy fece cadere la valigia e con voce agghiacciante rispose:
<<Ciao papà.>>

Un volo nel passatoWhere stories live. Discover now