chapter 41

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Judy trovó Nathan nel soggiorno, stava guardando fuori dalla finestra il suo amplio giardino, i giardinieri lo stavano curando.

La cosa non parve interessarlo, ma doveva tenere la mente occupata.
Lei si avvicinó lentamente,di fianco a lui, mentre lo osservava guardare il giardino.

<<Non so come sia possibile, per me ieri era morta e oggi, è qui in ospedale e chiede di me, non so proprio come fare>>

Nathan non aveva le lacrime agli occhi, era tranquillo e spontaneo come sempre, nonostante la rabbia spuntasse da tutti i pori.

<<Io non lo so, tutto questo è complicato, fai cosa ti dice il tuo cuore, vai in ospedale e trovala>>
<<Non è così semplice Judy, lei avrà pensato al matrimonio e ai figli, vuole ritornare con me>>

<<Tu invece che cosa vuoi?>> Judy aveva l'ansia, quella frase determinava tutto,lei sa che Nathan non aveva superato del tutto la faccenda con Megan.

<<Io voglio stare con te, lei se n'è andata, almeno poteva lasciarmi, la nostra non era neanche una relazione, pensa che una volta non l'avevo sentita per 4 mesi, perché era sempre occupata, io non sono un tipo che tradisce, ma non potevo soffrire per lei.>>

Judy prese la mano di Nathan e disse
<<Tutte queste cose devi dirgliele>>
Nathan fece un bel respiro profondo e con un filo di voce rispose <<Ci vado ora,prima lo faccio meglio è, però non voglio che tu entri, la faccenda riguarda me e Megan>>

La ragazza annuì e se ne andranno dalla casa senza dire altro.

Guidó Judy fino all'ospedale, si vedeva a 5 metri di distanza la rabbia e la frustrazione di Nathan, era turbato.

Era un punto cruciale per Nathan, lui ha sempre amato Judy, ma una parte del suo cuore apparterrà sempre a Megan.
I due arrivarono in ospedale, scesero dalla macchina e chiesero informazioni per la stanza di Megan.

Era al terzo piano ed era sveglia e cosciente.
Fecero le scale e arrivarono.
La porta era chiusa e Nathan con un bacio disse <<rimani qua, io tra poco vengo>>

Judy si sedette su una sedia vicino e rimase lì a pensare alla conversazione.

Nathan bussó la porta e l'aprì.
La ragazza che era sul lettino era Megan, era sveglia e stava leggendo un giornale, ma non poteva alzarsi dal letto, le gambe erano troppo deboli, non era cambiata di una virgola.

Lei alzó lo sguardo e i suoi occhi si illuminarono.
<<Nath, oddio sei tu, sapevo che venivi, sono contenta->>
<<Megan fermati un attimo - Nathan ancora doveva digerire la notizia e aveva davanti la sua ex fidanzata - sei sempre stata viva, perché non mi hai chiamata, tu sai quando cazzo ho sofferto? No, certo che non lo sai, perché sei occupata a vedere gli altri e poi a vedere me>>

<<Nathan non è così semplice - Megan si sciolse la treccia - ti ho pensato ogni giorno, non potevo chiamarti>>
<<Invece si cazzo>>Nathan stava per alzare la voce <<Tu potevi chiamarmi, per tutto questo tempo ho pensato fossi morta e ora te ne vieni così come se niente fosse>>

Megan guardava Nathan triste, lo aveva deluso <<Non potevo, a Baghdad ci avevano vietato di usare i telefoni>>
<<Ah sei sempre stata a Baghdad?>> Nathan era furioso <<Non hai inviato neanche una lettera, questa è la dimostrazione che hai preferito fare quello che vuoi tu, piuttosto che mettere me al primo posto.>>

<<Nathan dai, stavo vedendo per il matrimonio->>
<<Che cosa?>> Nathan era scioccato dalla frase di Megan <<Sparisci per tre anni, quando dovevi stare a Baghdad per 14 mesi, non dai tue notizie e ora vieni e vuoi organizzare il matrimonio? Non pensi che la nostra fosse una relazione tossica? Io non potevo farcela>>
<<L'hai fatta diventare tu tossica perché mi avevi tradita, non dimenticarlo>> pure Megan stava per perdere la pazienza.

<<E allora fatti due domande se ti tradivo, perché Mary mi ha dato di più rispetto a te, che te ne sei sempre strafottuta>>

Megan si era sentita ferita da quelle parole, pensava che Nathan fosse rimasto quello di tre anni fa, ma si sbagliava.

<<Okay Nathan, ho sbagliato, ma io ti amo, restiamo insieme>>
<<Tu non hai mai pensato che io abbia cambiato vita? Ho sofferto più di tutti.
Ho accettato la realtà, ho cambiato vita.
Ho una ragazza straordinaria che mi aspetta di fuori, che c'è sempre stata per me e mi ha messo al primo posto, non all'ultimo>> Nathan aveva sputato il rospo, aveva una ragazza.

<<Mi stai tradendo?>>
<<Che cosa? Noi non stiamo più insieme Megan, non andavamo bene e tu pensi che io ti stia tradendo?>>
<<Non hai mai pensato che io fossi viva e che potevo ritornare?>> le lacrime uscivano dalla rabbia.

<<Cioè tu ora dai la colpa a me perché ho voltato pagina e ho cambiato vita? Ma ti rendi conto?
Noi avevamo rotto tre anni fa, quando tu non hai dato più notizie.
Per me rimani morta lo stesso, torna a Baghdad e non farti più vedere>>

<<Pensavo potessi perdonarmi Nath, come una volta.>>
<<Sono cambiato, ricordatelo.>>

Senza dare il tempo di replicare, Nathan uscì dalla stanza.
Dall'altra parte della porta Judy lo aspettava, appena lo vide, si alzó in piedi.

<<Allora, com'è andata? È finita tra noi? Stai ancora con Megan? Organizzate il matrimonio?>>
<<Judy frena la lingua - Nathan stava ridendo - l'ho lasciata ufficialmente, io voglio stare con te>>

Judy abbracció fortemente Nathan e Judy rispose con <<torniamo a casa, voglio stare da sola con te>>
Nathan rise curioso e sgattaiolarono fuori l'ospedale.

Un volo nel passatoWhere stories live. Discover now