chapter 14

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Judy dormì molto poco.
Il dolce le era rimasto sullo stomaco, infatti per tutta la notte ebbe un mal di pancia terribile.

Dopo la cena, si addormentò subito, gli occhi le bruciavano e aveva bisogno di riposo dopo una giornata impegnativa.

Non voleva alzarsi, voleva stare nel comodo letto caldo.

A Los Angeles faceva davvero tanto freddo, infatti c'era molta nebbia e iniziava a piovigginare.

Voleva riposarsi un altro po' ma sentì qualcuno bussare alla porta.
Insomma, nella sua vita non aveva pace.

<<E ora chi è che rompe?>> sibiló Judy,ers ancora di pessimo umore per la conversazione della sere precedente.

Si mise le pantofole e andó ad aprire.
Erano Monica e Nathan.
Perché Monica si portava Nathan con sé? Era abbastanza snervante come cosa.
Ma Judy decise di non dire nulla, non voleva ricominciare a litigare.

<<Judy come sei conciata? Tra 10 minuti dobbiamo fare colazione, cambiati, sei messa proprio male.>>

Judy era tutta spettinata, aveva gli occhi rossi e stava morendo di sonno.

Nathan non aprì bocca, guardava il cellulare come se nulla fosse.

<<Insomma Monica, delicata come sempre, entrate, io mi sto per preparare.>>

Judy per evitare di fare la scortese, fece entrare entrambi gli ospiti nella stanza, facendoli sedere sul suo letto.

Ci mise davvero poco a prepararsi, doveva semplicemente mettersi la divisa e truccarsi.
Judy non voleva stirarsi i capelli e si fece una bella coda.
Nonostante i chili di correttore, le sue occhiaie erano ben evidenti.

<<Finalmente sei pronta, andiamo ragazzi, ci aspetta Los Angeles-Roma, sarà una giornata molto impegnativa>> 
Monica era super entusiasta, nonostante il giorno prima fosse una fontana, ora era piena di energia.

Nathan aveva il telefono in mano, era cupo e senza emozioni, era ben pettinato e la sua divisa era stirata a meraviglia.

Cazzo, Judy si era dimenticata di 12 ore di viaggio, insieme a Nathan e Monica.
Non vedeva l'ora di ammazzarsi.

Per tutto la durata della colazione, Nathan aveva lo sguardo fisso sul piatto e non osava parlare.
Monica notava della tensione, ma preferì non dire nulla, fin quando non sboccó con una frase ironica.

<<Dai ragazzi andiamo, che è successo, il gatto vi ha mangiato la lingua?>>
Nathan indispettito, senza alzare gli occhi se ne andó dicendo di non avere più fame.

Era più stronzo del solito, ma non ci faceva tanto peso, era sempre così.

Alla fine Judy e Monica intrapreso una conversazione sulle uova immangiabili dell'albergo.

Dopo che le due colleghe presero le valigie, raggiunsero l'aereo tramite un taxi.

Ovviamente all'ultimo minuto, si aggiunse Nathan con loro.

Judy si stava maldicendo, sembrava che il karma avesse piani diabolici per Judy.

Tutti e tre erano nella stessa macchina nei sedili posteriori, Monica divideva Nathan e Judy,una cosa positiva.

Judy guardava il finestrino e l'accogliente Los Angeles in prima mattina mentre Nathan aveva ancora il telefono in mano.

<<Ragazzi è successo qualcosa tra di voi?>> Monica non sapeva come rompere il ghiaccio, era preoccupata.

I due continuarono a ignorarsi finché a prendere la parola fu Judy.

<<Ah non lo so, chiedi allo stronzo senza sentimenti>> il commento acido di Judy fece alzare la faccia di Nathan dal dispositivo elettronico.

<<Io non ho detto nulla, sto benissimo, quella incazzata è la 007.>>
<<Non ti azzardare a chiamarmi 007 stronzo>>
<<Io faccio quello che voglio.>>

I due iniziarono a litigare, per fortuna Monica era di mezzo.
Quest'ultima fu a dividerli con un urlo.

<<Ora basta, smettetela di litigare come due adolescenti, non so cosa sia successo tra di voi, ma risolvete, non concludiamo nulla così,non devo separarvi io,imparate a conoscere i vostri limiti,mi fate venire il mal di testa>> con queste parole Monica esausta, concluse la litigata.

Nathan e Judy si lanciarono due occhiatacce, entrambi si odiavano, non potevano stare nella stessa stanza che iniziavano a litigare.

<<Siamo arrivati-concluse Monica-prendete le valigie e dividetevi, siete insopportabili.>>

Judy fu la prima a scendere, scappando subito verso l'aeroporto, non voleva vedere nessuno.

Voleva che la giornata iniziasse bene, senza vedere la faccia da culo di Nathan.

Appena fu salita sull'aereo, Monica rincorse Judy dietro la tendina dello staff.

<<Mi spieghi che è successo con Nathan? Non posso vedervi così.>>

<<Chiedilo a lui, sminuisce il passato degli altri ed è egocentrico, dicendo che nella vita ha avuto molto dolore, che avrà passato, la morte del pesciolino rosso?>> rispose Judy ridendo e con tanta ironia.

Monica, prese il polso di Judy, con molta forza.
<<Se pensi che Nathan sia uno stronzo e senza sentimenti okay, vivi nella menzogna, ma lui non ha avuto un passato rose e fiori e questo non è compito mio dirtelo, ma è compito suo.
Io non posso dirti cosa è successo, ma sappi che non è la morte del pesce rosso che lo ha cambiato così tanto, non dare per scontato che la gente nasca così, Nathan ha passato l'inferno.
Penso che tu debba scusarti con Nathan, prima lo fai, meglio è.

Fidati, Nathan ha sofferto più di me e probabilmente sta continuando a soffrire, ma non parlare se non conosci. >>

Judy capì che Monica era serissima.
Le parole della sera precedente avevano ferito Nathan.

Judy stava iniziando a sentirsi in colpa, effettivamente Monica aveva ragione.

Forse lei aveva esagerato.
Doveva mettere l'orgoglio da parte, e doveva scusarsi con Nathan.

Peró prima aveva un volo di cui occuparsi.

Un volo nel passatoWhere stories live. Discover now