chapter 39

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I due scesero dall'aereo mano per la mano, erano ufficialmente una coppia.

Si infilarono nella macchina di Nathan, posarono le valigie e partirono.

<<Ci vogliono 30 minuti da qua a casa mia, poi andiamo a cena da mio padre, ti serve un abito?>>Nathan la stava guardando con occhioni dolci, come guardava lei, non guardava nessuno.

<<Non preoccuparti, ho portato il vestito da last minute, lo porto sempre>>
Nathan si mise a ridere e fece partire la macchina.

Durante il viaggio nessuno parló, Judy era crollata da sonno e aveva dormito per tutto il tempo mentre Nathan, ascoltava della musica, almeno cantava qualche canzone.

Il viaggio fu dritto, con poche curve.
Judy si appoggiò sul finestrino mentre dormiva beatamente, entrambe le mani erano tra il finestrino e la testa, era serena quando dormiva.

Quando arrivarono sotto casa di Nathan, Judy continuava a dormire,
Dispiaceva a Nathan svegliarla, ma non aveva altro rimedio.

<<Judy svegliati, siamo arrivati>>
La ragazza saltó, asciugandosi il labbro <<Oddio mi sono addormentata, non ne ne sono resa conto.>>
<<Tranquilla Judy, scendi, siamo arrivati>>

Nathan abitava dentro un condominio, al terzo piano.
Presero l'ascensore e si guardavano furtivamente, entrambi volevano la stessa cosa.

Mise la chiave dentro il lucchetto, fece due giri antiorario e la porta si aprì.

Nathan aveva una casa spaziosa per dire che abitava da solo.
Il salotto era amplio, c'erano foto, un comodino con sopra il TV e un divano color arancio.

Poi c'erano due corridoi alla destra e alla sinistra, che si congiungevano tra di loro dietro.

Nel tragitto c'erano la sala da pranzo con la cucina, lavanderia, due camere da letto, il bagno e uno sgabuzzino.

I due posarono le valigie e Judy contempló il paesaggio che si poteva vedere dal terzo piano, era ammaliata.

''E' una bella casa, quando l'hai comprata?>> 
<<cinque anni fa, all'inizio ci veniva anche Amanda, Monica abitava qui con me, ma dopo l'incidente, se ne andó da sola in un monolocale, da allora sono solo.>>

Judy si giró e vide Nathan che si stava avvicinando.
<<Ho sonno Nathan, andiamo a dormire.>>Il ragazzo annuì, la prese in braccio, come sempre e la buttó dentro il letto matrimoniale.

Non ricordava come fosse fatta la camera, cadde in un sonno profondo, era molto stanca.

I due dormirono serenamente, si alzarono e fecero colazione con dei biscotti appena aperti, non c'era altro in quella casa se non pasta e del pesto in scatola.

<<Questi biscotti sono deliziosi, te li rubo, lo sai vero?>>
Il ragazzo fece cenno di sì e si avvicinò a lei.
<<Sarai fenomenale stasera, stasera c'è anche Monica>>
<<Ehm, me l'ha detto- i due si guardarono straniti- ieri me l'aveva accennato, dopo essersi impicciata su di noi.>>

Nathan rise <<Pure con me ha fatto così, quella ragazza non si fa sfuggire nulla, io penso si sia trovato un ragazzo, lo mantiene segreto, pensa che io non lo sappia, la conosco>>

I due si misero a ridere e accesero la televisione, ma Judy e Nathan si fecero travolgere dalla passione.

Judy si sentiva completa quando stava con Nathan, la sua pelle trasmetteva sicurezza e calore, si sentiva protetta con lui, non chiedeva altro.

Judy non aveva mai amato nessuno come stava amando Nathan.
Judy pensó al loro rapporto all'inizio, si odiavano, non potevano stare nella stessa stanza e ora, era a casa sua a fare l'amore.

Dopo qualche ora, i due decisero di pranzare con la pasta al pesto, cucinata da Nathan,un pessimo tentativo.
"<<Ma no Nath non si fa così>> Judy stava cucinando la pasta, ma Nathan era distratto, stava guardando Judy da dietro, mentre le baciava il collo.

<<Dai Nathan>> la ragazza rise, mentre impiattava <<non ora, poi dopo pranzo, puoi fare quello che vuoi.>>
<Va bene, l'hai detto tu eh>>

I due pranzarono lentamente.
Nathan fece una domanda a Judy che non le aveva mai fatto <<Perché ti sei innamorato di me? Cosa trovi di speciale in me?>>
Judy ingoió la pasta e rispose alla domanda.

<<Sei un ragazzo d'oro,altruista, gentile, affettuoso, sei bellissimo, ti amo nonostante i tuoi difetti, il mio cuore ha deciso di fidarmi di te Nathan ed è la cosa migliore che io potessi fare.>>

<<Ma io rovino tutto, ho rovinato il nostro rapporto perché ti avevo chiamato Megan>>
<<Non è vero>> Judy prese la mano di Nathan che si trovava sopra il tavolo <<Nono stata io troppo frettolosa, mi scuso>>
I due mangiarono la pasta e guardarono la televisione per tutto il pomeriggio, tra baci e abbracci.

Erano le 6 e Judy iniziò a prepararsi, doveva farsi bella per la cena.

Un volo nel passatoWhere stories live. Discover now