Fila 19 (George Russell)

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Giirasole_

23th December 2020

« 19A... 19A... 19 ecco.»

Terminata la ricerca del posto la ragazza si andò ad accomodare. Era previsto un viaggio di una durata di ben 21 ore e qualche minuto, il sito online della compagnia diceva 32, ma erano esclusi ritardi o imprevisti. Erano tante ore, ma quello era il prezzo da pagare per potersi godere le vacanze natalizie dall'altra parte del globo. Melbourne era la sua destinazione.

«19B... mi scusi è occupato?»

Un ragazzo biondo la osservò. Quasi intimorita la ragazza annuì appena. Una volta accomodato, entrambi presero ad osservarti mediante la coda dell'occhio.

Il solito discorso del comandante risuonò all'interno dell'aereo, e sia la ragazza che il ragazzo troppo abituati a viaggiare (chi per un motivo e chi per altro) non prestarono attenzione. Se una prima idea del ragazzo era quella di lavorare, una volta vista la quantità di pagine cambiò la schermata andando a finire su qualche film d'azione.
Anche la ragazza non fu da meno, la sua scelta ricadde però su dei film natalizi.

Per le successive 3 ore i due ragazzi si ignorarono, a volte scappava qualche occhiatina fugace, ma niente di più.

Improvvisamente i dispositivi di entrambi smisero di funzionare. Sembrò un caso, ma ben presto anche altre persone presero a lamentarsi a causa del guasto elettrico. La dolce voce dell'assistente di volo rassicurò i passeggeri, ma d'altro canto mise in chiaro che i dispositivi elettronici e la connessione internet erano andati persi a causa di un guasto importante. Per tanto disse che la compagnia si sarebbe messa quanto prima all'opera per ristabilire il corretto funzionamento.

Il ragazzo, preso da un improvviso coraggio decise di intraprendere una conversazione con la ragazza del posto 19A.

« Sono George, tu invece? Non prendermi per pazzo ma abbiamo ancora almeno 18 ore di viaggio, e se non sistemano il guasto ci annoieremo a guardare il nulla. Ti va di conoscerci, dimmi di sì ti prego. Non ho secondi fini, voglio solo fare qualcosa, siamo al 23 dicembre e io sono su un aereo che ha dei guasti alla connessione internet e che non mi fa quindi lavorare. »

La ragazza sorrise, quel ragazzo sembrava strambo ma dolce allo stesso tempo. Nonostante tutto decise di accetttare quella proposta. Anche lei senza connessione internet avrebbe potuto far poco, rispetto a quello che si era prefissata prima di partire.

« Sono Sophie. Qual'è la tua destinazione finale? »

« Melbourne, quest'anno io e i miei amici abbiamo scelto una nuova metà più calda, ma che non fosse la solita scelta come gli Emirati Arabi, per passare questo Natale. Loro hanno preso il volo ieri, ma io per questioni lavorative ho dovuto rimandare ad oggi. Tu invece come mai l'Australia?»

La ragazza sorrise a quella domanda. Le piaceva parlare del legame che provava e che aveva con quella terra.

« Ero in quinta liceo quando ho deciso di fare l'anno all'estero. La mia prima scelta era la Spagna, ma troppe persone avevano scelto quello stato e così ho dovuto scegliere altro. Stavo guardando un documentario sui canguri quando mi è arrivata la mail per chiedermi che Paese avessi scelto, la risposta fu scontata. Ho passato un anno fantastico, sono tornata solo per dare gli ultimi esami e per fare il passaggio della cittadinanza. Ad oggi sono una cittadina australiana. Sono tornata in patria per passare le vacanze con i miei genitori perché da domani ricomincio a lavorare. Tu invece che lavoro fai? »

Jingle drivers' bells (vol.2)Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ