Le grand bonard rendez-vous (Maxiel)

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_Donna__

<<Ti ci vedo perfettamente. Tu sei lì, con quel tuo maglioncino blu a collo alto che io adoro. È il giorno della Vigilia di Natale e sei in fila per entrare da Prescott, la pasticceria di Londra preferita di tua madre, dove sei corso dopo esserti reso conto di non averle comprato uno stralcio di regalo. Sì, fai schifo a fare i regali anche in questa versione della storia>>

<<Ma che ci faccio a Londra?>> lo interrompe il ragazzo, sistemandosi meglio contro il suo petto.

<<Sei andato lì a studiare. Vuoi fare tipo, che so, il procuratore sportivo e stai facendo un corso alla London School of Economics. Che poi era solo una scusa per scappare via da casa. Tua madre e tua sorella hanno deciso di passare il Natale da te così ti sei risparmiato noiosissimi giorni di vacanza in Belgio. Io invece mi trovo a Londra perché suono in una band e sono un promettente batterista, ma andiamo per ordine>>

<<Seh, ciao>>

<<Shh. Dicevo, sei in fila davanti alla pasticceria e inizi a gridare contro una signora che si è permessa di passarti davanti. Hai ragione, fa freddo e sei lì da tre ore e sembri sempre più lontano dall'entrata...>>

<<Dai, non sono più uno di quelli che si mette a gridare per 'ste cazzate, soprattutto con una signora>>

<<Si, ma qui hai tipo vent'anni, sei nel pieno del tuo periodo di rabbia verso tutto e tutti. Comunque, ti metti a gridare con questa tipa e io mi giro a guardarti. Sono distante qualche portone dalla pasticceria e ho appena finito le prove con la band, con i ragazzi ci stiamo concedendo una chiacchiera prima di lasciarci per il pranzo. Mi giro, ti vedo e vorrei commentare con loro quanto tu sia cafone, ma in realtà mi zittisco perchè rimango come folgorato. Sei il ragazzo più bello che io abbia mai visto, con la faccia incazzata e quel dannato maglioncino blu>>

<<Leccaculo>>

<<Non farmi queste proposte, Maxie>>

<<Vabbè, va' avanti Dan>>

<<Ok, ok. Ti vedo e comincio a pensare ad un modo per venire a parlarti. Per fortuna conosco la signora con la quale stai litigando, viviamo entrambi in quel quartiere e frequentiamo lo stesso Costa Caffè. Così mi avvicino con fare sicuro, intimandoti di smetterla, che litigare il ventiquattro Dicembre davanti al posto più dolce di Londra proprio non si può. Per farti sentire in colpa mi mostro anche super gentile, invitando la signora Rose a tornare a casa, al caldo, e offrendomi di fare la spesa da Prescott per lei. Sono geniale, eh? Ho fatto una buona azione e guadagnato un posto accanto a te. E non sbuffare, sono dannatamente geniale. Siamo presissimi l'uno dall'altro, da subito. Sai da cosa lo noto? Dal fatto che tutti attorno a noi stanno congelando ma noi no, non più, il freddo sembra qualcosa di improvvisamente lontano, anche per uno come me che lo soffre dannatamente. Con te, imparo in quel momento, non avrò mai più freddo.
Non so di cosa potremmo parlare al nostro primo incontro da non piloti, però ti faccio ridere e questo ci basta.
Ti consiglio cosa prendere da Prescott, anche se in realtà io odio quel posto e l'unica volta che c'ho preso una torta ho passato tre giorni in bagno, ma non te lo dico. Poi tu aspetti che prenda il vassoio di dolci per la signora Rose e usciamo da lì insieme. Impacciati facciamo per salutarci, ma col cazzo che ti lascio andare così dopo un primo imbarazzo ti dico di accompagnarmi a lasciare le cose dalla signora.
Ci conosciamo da quaranta minuti e già ci amiamo. Cioè, a me ne sono bastati cinque in realtà per innamorarmi, sei tu quello senza cuore che forse avrà bisogno di un po' più di tempo, ma ti sei già affezionato abbastanza da invitarmi a pranzare da te dopo aver scoperto che sono solo a Londra alla Vigilia di Natale. Non avevo soldi per tornare in Australia, ho usato tutti i risparmi per comprarmi la batteria nuova>>

Jingle drivers' bells (vol.2)Where stories live. Discover now