Colpo di fulmine natalizio (Carlos Sainz)

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aboutali16

Natale, il periodo più bello di tutto l'anno.

L'inverno ormai è iniziato, il freddo si fa sempre più pungente, ma ciò nonostante, l'aria natalizia copre tutto questo e fa sembrare molto più magico. La magia emanata da questa festività non è paragonabile alle altre, forse un po' perché a me è sempre stata la mia festa preferita e un po' perché ogni volta è come ritornare un po' bambini.

Pensando al natale mi viene in mente , la famiglia. Non c'è momento migliore per sentire il calore e l'unità della famiglia.

Poi come non dimenticare che è pure il periodo delle spese pazze, e per i regali comprati all'ultimo minuto.

Ovviamente poi c'è il giro di auguri interminabili, molte volte ti ritrovi a fare gli auguri anche a parenti che non sapevi di avere. La frase ripetuta all'infinito è "anche a te e famiglia".

Cosa faccio io? Niente di eclatante, lavoro in una pasticceria, ed in questo periodo siamo assaliti da richieste di dolci, pasticcini, biscotti, insomma di tutto. Però mi piace , sto a contatto con le persone e non è male.

Poi è iniziato tutto per una sfida mia personale, volevo arrivare ad essere indipendente, e piano piano ci sto riuscendo, e per di più non volevo più pesare economicamente sui miei genitori. Hanno fatto molto per me, ed è ora che io ricambi il favore, anche se non penso di riuscire a dare tanto come loro hanno dato me. E no, non intendo a livello economico, ma a livello umano. Mi hanno insegnato molto. Grazie a loro ho imparato ad adattarmi in svariate situazioni, ho capito cosa significa faticare e farsi il mazzo, anche solo per ottenere delle piccole soddisfazioni personali, ma che comunque dentro mi hanno arricchito e non poco. Insomma vorrei che loro fossero orgogliosi di quella che sono diventata, e soprattutto vorrei che fossero felici della vita che mi sto costruendo piano piano, mattone per mattone, tassello per tassello, con fatica, ma ci sto riuscendo. Ovvio che sono solo all'inizio però da qui la strada è tutta in salita .

Tra tutti questi pensieri ,quasi non mi rendo conto che qualcuno mi stava chiamando.

-Alba, mi puoi sistemare questi dolcetti in vetrina per favore?- chiede il mio collega di lavoro, non che amico di risate e di uscite improvvise per prenderci una birretta e passeggiare per le strade di Madrid.

-Certo Juan, ma non puoi farlo te? Devo ancora finire di impacchettare questa scatola di biscotti?- dico.

-Alba per favore, devo ritornare nel laboratorio per vedere se hanno altro di pronto- dice facendo la faccia da cucciolo.

-Eh va bene , appoggia qui e poi quando ho finito qua ,sistemo il resto- dico .

-Sei un angelo, dopo ti offro qualcosa!- dice.

-Per così poco, poi non so se riesco a fermarmi un po' di più con te finito qui-

Lui annuisce e sparisce dietro la porta che da al laboratorio.

Ritorno all'impacchettare la scatola di biscotti, e nel frattempo sbircio fuori.

Il sole è ormai calato e le luci dei lampioni illuminano le vie del centro, la gente ormai torna a casa e si avvicina l'orario di chiusura della pasticceria. Ritornando alle mie cose, finisco di impacchettare quella povera scatola di biscotti. Poso la scatola contenente dei biscotti in uno scaffale accanto al bancone con i pasticcini in esposizione. E poi prendo i dolci che mi aveva chiesto di sistemare Juan e li sistema per bene in vetrina.

-ALBAAA – urla Juan dal laboratorio.

-Che vuoi ora!- dico io.

-Ho altre cose da sistemare di là ,puoi venire a prenderle?- dice-

Jingle drivers' bells (vol.2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora