Christmas Miracle (Christian Lundgaard)

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È la mattina del 24 dicembre e questo significa che stasera casa Lewis si riempirà di parenti, che bello, con tutte le zie impiccione pronte a farsi i fatti miei con domande tipo: "Come va l'università?" "Cosa vuoi fare dopo?" e quella più importante che ripetono sempre "Il fidanzatino?" a me viene sempre da rispondere "Perché non ti fai gli affari tuoi?" ma evito altrimenti verrei uccisa da mia madre, incenerita sul posto con un solo sguardo.
Fino all'anno scorso c'era mia sorella che salvava me e nostro cugino da queste domande, ma siccome quest'anno ha deciso di passare il natale con la famiglia del suo ragazzo, saremo solo io e mio cugino Bradley, per gli amici Brad.
Scendo le scale e vedo mio cugino sul divano che guarda un film horror su Netflix, solo lui potrebbe guardare un film del genere alla vigilia di Natale, ormai dopo 19 che lo conosco non mi faccio nemmeno domande, ho imparato che spesso ci si pente di aver chiesto e quindi preferisco non chiedere più.
Purtroppo per me non passo inosservata ai suoi occhi e non appena gli passo accanto per andare in cucina da mia madre mi invita a guardare il film con lui. «Charliee, vieni a vedere il film? È uno dei tuoi preferiti!» «Grazie per l'invito ma no.» lo ringrazio entrando in cucina e lo sento bofonchiare un "Peggio per te" ogni tanto mi chiedo perché con tutti gli zii che ha, il giudice abbia scelto mia madre come madre affidataria però poi mi ricordo quanto è bello averlo in casa e passare le festività natalizie a tormentare i nostri parenti anche se quest'anno non sono proprio dell'umore giusto ed in più ci si mette mia madre a ricordarmi il perché io sia giù di morale.
«Quindi per che ora arriva Christian?» «Lui non c'è ti ricordi?» forse la proposta di Brad di guardare il film non era poi così male. «Vero, scusa tesoro non volevo ricordartelo» come se potessi dimenticarmi il motivo di questo mio triste natale, quest'anno mi sento come il Grinch e vorrei solo rimanere sotto le mie coperte a piangere ma posso perché mia madre verrebbe a tirarmi fuori di peso perché "È Natale e bisogna essere felici" peccato che lo sia solo lei e papà e tutti i parenti pronti a vendicarsi con le domandine perfide.

Prendo il mio succo all'arancia e raggiungo Brad sul divano che però mette in pausa il film appena mi siedo, e si gira a guardarmi, ma che vuole? «Che scherzo facciamo stasera?» «Non sono dell'umore giusto, lo sai.» «Ed è proprio per questo che te l'ho chiesto. Hai bisogno di pensare ad altro ed il tuo cugino preferito è qui per aiutarti. Vieni incominciamo scegliendo i posti, sono un punto strategico che bisogna curare alla perfezione.» si alza ed io faccio lo stesso seguendolo in sala da pranzo, una stanza enorme che quando ogni 24 dicembre si riempie di tutti i familiari di mamma e papà o comunque la maggior parte di loro.
«Non possiamo scegliere gli stessi posti dell'anno scorso altrimenti si capisce.» «Perché secondo te si ricordano dove eravamo seduti l'anno scorso?» chiedo sedendomi al posto che di solito è occupato da mia sorella ma come detto prima, era meglio se non avessi chiesto «Ovvio che si ricordano! Soprattutto Zia Grace lei si ricorda tutto, mi fa paura quella donna ed era pure la zia preferita di mia madre, non ho ancora capito perché. Comunque dove sei adesso è perfetto, ovviamente non possiamo stare vicini..» si ferma un attimo a riflettere guardando ogni posto disponibile aggiungendoci anche dei commenti tipo "questo mi fa scoprire" "questo fa schifo" ed altri simili per poi scegliere quello alla sinistra di fronte me, tutto questo teatro per nulla, semplicemente Brad.
Mi alzo dalla sedia per andare vicino alla radio e la accendo, la canzone che parte è I'll Be Home di Meghan Trainor, immediatamente guardo Brad che corre verso la radio per cambiare il cd e togliere quello delle canzoni di natale. «Ops ieri sera mi sono dimenticato di toglierlo, comunque oggi sei proprio il Grinch, rovini tutto lo spirito natalizio, antipatica.» e con quelle ultime parole se ne va in camera sua ad ascoltarsi il cd da solo, ora mi sento una merda.
Corro su per le scale rischiando di inciampare un paio di volte e una volta davanti camera di Brad apro la porta, lui è sul letto che si ascolta la musica, mi avvicino e gli tolgo un auricolare. «Ti va di fare un giro qui nei dintorni? Voglio uscire un po'» gli propongo di andare a fare una passeggiata ma a lui sembra non interessare, così mi alzo e me ne vado da camera sua per andare nella mia, sono intenzionata ad uscire di qui con lui o no, non importa.
Infilo parka e sciarpa, prendo il telefono e sono pronta. «Mamma io faccio un giro torno tra poco» la avviso e lei risponde con un semplice "va bene, stai attenta" e torna a finire di preparare qualsiasi cosa stia facendo, non ho ben capito ma sicuro sarà buono.

Jingle drivers' bells (vol.2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora