~Capitolo 7~

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 'Cause though the truth may vary this

Thomas si è svegliato prima del previsto, in testa ha ancora le parole che aveva detto a Dylan il giorno precedente "conta che a Los Angeles vivremo praticamente uno di fronte all'altra quindi potrai irrompere nella mia stanza quando vorrai", effettivamente è vero e questo pensiero lo ha fatto addormentare il giorno prima col sorriso sulle labbra.

Gzi: come mai così mattiniero?

Gzi ha una voce assonnata e le sue parole vengono coperte da uno sbadiglio.

Thomas: devo sistemare molte cose

Gzi e Thomas stanno insieme abbastanza da capire quando qualcosa non va. Gzi si avvicina verso la schiena di Thomas e lo abbraccia da dietro, lui le poggia una mano sulla sua.

Gzi: cosa ti preoccupa?

Thomas: nulla solo che...

Thomas non può certamente dire cosa gli passa davvero per la testa, non sa spiegarlo neanche a se stesso figuriamoci alla SUA ragazza.

Thomas: ..ho paura che questo film possa andare male

Gzi lo stringe di più

Gzi: questo dovrebbe essere l'ultimo dei tuoi problemi, sei con i tuoi amici, la regista è Greta Gerwig e tu sei uno degli attori, per quale ragione non dovrebbe andare bene?

Thomas le sorride, lo fa sempre sentire meglio con le sue parole, lei si avvicina e gli stampa un bacio

Gzi: dovresti baciarmi più spesso

Scherza Gzi, ma effettivamente Thomas in quest'ultimo periodo non aveva molta voglia di baciarla, pensava ad altro, come il suo film, i suoi amici....altro.... Gzi si alza e si spoglia completamente, Thomas sta facendo le valige e non la degna di molta attenzione. Lei apre la porta del bagno a attiva il flusso dell'acqua. Thomas a questo punto si gira e la vede sul cornicione della porta

Gzi: se vuoi tirarti su il morale...

Gzi rivolge un sorriso malizioso al suo ragazzo e si ritira dentro il bagno. Thomas si sente quasi in dovere di doverla seguire, ormai è abitudine, non che la cosa gli dispiaccia, assolutamente, solo che è quasi ripetitiva come situazione. Lui la ama quindi nonostante questo leggero presentimento prova a darle sempre quello che vuole. Thomas fa un respiro e si alza togliendosi i pantaloni e i boxer.

...

Dylan è andato a letto alle 3:30 del mattino, i pensieri gli circondavano la mente trascinandolo nell'orlo di un precipizio oscuro e senza fine. Si è addormentato continuandosi a domandare il perché di quel momento nella doccia, alla fine ha concluso che un argomento ha tirato l'altro ed è arrivato a pensare a Thomas, ma non c'è nessun'altra ragione.

Dylan si alza verso le 8:00 stanco morto per aver dormito solo 4 ore e mezza, il suo primo pensiero è quello di prendersi un caffè, Thomas finirà per ucciderlo.

Il suo telefono squilla mostrando "Kaya" sulla schermata, Dylan risponde

Dylan: Kaya-

Kaya: DYLAN MA SI PUÒ SAPERE DOVE SEI FINITO? L'AEREO PARTE TRA MENO DI UN QUARTO D'ORA!

Dylan: ma se sono le otto..

Kaya: BRUTTO COGLIONE HANNO ANTICIPATO IL NOSTRO AEREO PERCHÉ LA CREW GLI E L'HA RICHIESTO

Il castano scatta verso la valigia mettendoci dentro il minimo indispensabile

Dylan: ALLORA INTANTO GLI AEREI DI SOLITO NON PARTONO PRIMA MA DOPO, E IN SECONDO LUOGO, QUANDO ME L'AVRESTE DETTO?!

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