Soon it will be over, and buried with our past
Thomas si schiarisce la gola, incerto di cosa dovrebbe rispondere.
Thomas: g-grazie ma... non volevi giocare?
Dylan avvampa, ok. Non l'aveva pensato. Thomas non riesce a guardarlo in faccia, probabilmente tra poco esplode. Gli ha appena detto che stava pensando a lui e ai suoi occhi e li aveva definiti bellissimi, è così in imbarazzo che vorrebbe coprirsi il volto con le mani, ma renderebbe tutto peggio. Dylan pensa che i suoi occhi sono bellissimi.
Dylan: si, giochiamo.
Cerca di mutilare la questione muovendo un pedone, Thomas fa la mossa successiva. All'inizio l'imbarazzo rimane, Thomas non riesce più a guardarlo negli occhi per paura che incrociando nuovamente lo sguardo con lui potrebbe lasciarsi andare e dirgli che pensa esattamente lo stesso dei suoi, ma non può, non può assolutamente.
Dylan: ehi, il cavallo era mio non puoi mangiarlo così
Thomas: non dovevi metterlo accanto alla mia torre allora
Dylan: ok, adesso mi reputo offeso, hai ucciso il mio cavallo, ti rendi conto di quanti animalisti ti andranno contro adesso?
A Thomas scappa una risatina e stavolta alza lo sguardo. In fin dei conti era a questo ciò a cui mirava Dylan, voleva che lo guardasse, perché solo dai suoi occhi riesce a capire se va tutto bene, se ancora lo vuole al suo fianco o se preferisce prendere le distanze. Come si dice: gli occhi sono lo specchio dell'anima. E da quelli di Thomas, Dylan riceve solo felicità, capendo che l'amico non lo vuole mandare via, ricambia il sorriso.
Agata: ecco a voi, scusate il ritardo, avevo altri tè da fare
Thomas: non si preoccupi
Quello di Thomas stavolta aveva un colore rosato che trasmette sicurezza, lo assaggia.
Thomas: mhh... lamponi?
Agata sorride maggiormente
Agata: è tè alle foglie di lampone
Thomas quasi si complimenta con se stesso compiaciuto e questo Dylan lo trova adorabile.
Il resto del pomeriggio giocano a scacchi, per la maggior parte del tempo Dylan si lamenta della bravura di Thomas. In realtà il biondino non è per niente così bravo, è Dylan che è incapace e non riesce a distinguere un alfiere da una regina.
Finita l'ennesima partita vinta da Thomas, Dylan si sdraia sul pouf e pensa. Hanno finito i tè da un pò e il sole è calato. Thomas si alza.
Thomas: andiamo su
Dylan si mette seduto di scatto
Dylan: dove?
Thomas alza un sopracciglio
Thomas: abbiamo una cena ricordi? col cast?
Dylan si mette in piedi velocemente
Dylam: e-emm..
Thomas lo guarda confuso
Thomas: che succede?
Dylan: no... niente andiamo
Thomas continua a non capire ma si dirigono velocemente verso il piano di sotto portando con loro le tazze vuote, le poggiano sul bancone. Poi mettono accanto ad esse i soldi.
Thomas: Molto buono grazie, ora andiamo a una cena di lavoro, ci vediamo
Agata: ma-
Dylan: ci vediamo domani
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Little Talks||Dylmas||
FanfictionUna Dylmas ambientata nel 2020, quando ad entrambi viene proposto di fare un nuovo film insieme iniziata: 23/11/20 finita: 26/01/21 Parole:170k (168.557) #1 in Newtmas (30/12/2020) #1 in Newtmas (04/02/2021) #1 in Dylmas (26/12/2020) #1 in Dylmas...