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TAEHYUNG POV

"Ok Yoon, avvisami quando sei lì, ci sentiamo..." Dico "va bene, grazie a dopo" dice con voce flebile "a-ah dopo.." dico, chiudendo la chiamata.

Non potevo credere che Jimin si fosse già dimenticato di lui..., non è possibile...

Mi butto sul letto, poggiando il viso sul cuscino, povero Yoongi..., sta volta non tornerà presto...

Sento vibrate il cellulare e lo afferro, rispondendo alla chiamata, era Jungkook.

"Ciao Tae" dice, che bella voce che ha.. "ciao Kook" dico, sorrido "ascolta, sono a casa, devo farmi una doccia perché ero in moto e fuori sta diluviando..., Vuoi raggiungermi a casa? Ordiniamo una pizza, ti va?" Chiede "CERT- voglio dire, certo, arrivo" dico, voglio morire..., Lo sento ridacchiare "ti aspetto, a dopo" aish.. "a dopo.." chiudo la chiamata, che figura di merda...

Prendo le mie cose ed esco di casa, raggiungendo casa sua in pochi minuti, menomale che mi ricordavo la via dall'ultima volta.

Esco dalla macchina aprendo l'ombrello, attraverso arrivando davanti al suo portoncino, suono, subito dopo sento dei passi avvicinarsi e la porta aprirsi, non del tutto, aveva il viso rosso "Tae.., non scherzavi quando dicevi che casa tua era vicina" dice, noscondendosi dietro ha porta facendomi entrare, sono quando chiuse la porta capì il motivo del suo rossore.

Era nudo..., Con solo l'asciugamano in vita.

Schiusi la bocca, percorrendo con lo sguardo tutto il suo corpo, ancora bagnato.., dagli addominali scolpiti alle coscie toniche, porca troia... Quell'asciugamano era corto...

"Tae..." Dice, facendomi tornare in me, spostai lo sguardo sul suo viso, rosso "io..., Emh, vado a.., a vestirmi..." Dice, a me non dispiace se rimani così... "N-si, tranquillo..." Dico, "siediti pure" dice per poi entrare in una stanza e chiudere la porta.

Oh merda..., sento un calore sul basso ventre, ti prego no...

Mi tolsi le scarpe, lasciandole all'ingresso e la giacca, avvicinandomi al divano per poi sedermici sopra.

Dopo qualche minuto Jungkook esce da quel che penso sia il bagno, aveva dei pantaloni di tuta neri e una maglietta a maniche corte dello stesso colore, dio..., aveva ancora i capelli bagnati

"Ordiniamo ora?" Chiede, fermandosi davanti a me "si per me è uguale"

Dopo aver ordinato si siede affianco a me, si gira ad osservarmi, deglutisco, è perfetto... "i-i.., i capelli non gli asciughi?" Chiedo avvicinando istintivamente la mano ai suoi capelli, toccandoglieli  "in realtà d'estate non li asciugo quasi mai" dice toccando le punte che gli cadevano sulla fonte "dovresti, soprattutto oggi che piove, l'umidità fa male Kook" dico, giocherellando con una ciocca di capelli "non voglio lasciarti solo" dice, arrossisco "se vuoi.., ti aiuto ad asciugarli" dico, lui sorride "non voglio neanche disturbarti" dice, mi alzo afferrandogli il braccio e dirigendomi verso quello che doveva essere il bagno "a me non mi disturbi, anzi" dici mollandogli la mano "va bene.." prende il phon collegandolo alla presa, per poi passarmelo, si siede sopra il marmo che divideva i due lavandini, apre le gambe per poi tirarmi verso di lui.

Resto paralizzato un secondo, arrossendo per la sua azione "hai già cambiato idea?" Dice alzando la testa, era a pochi centimetri dal mio viso.., i nostri sguardi si incrociano e i nostri visi si avvicinano, ma il phon mi scivolo dalle mani costringendomi a spostare lo sguardo dalle sue labbra e afferrare l'oggetto prima che si sompesse.

Quando tornai a guardare Jungkook, lui abbasso la sguardo rosso il viso, è adorabile.

Ne approfitto per accendere il phon e infilare le dita tra i suo capelli castani, dio..., Erano morbidissimi e profumavano, mi avvicino di più a lui per capire meglio, era vaniglia, chiudo gli occhi beandomi di quel profumo,  li riapro trovandomi Jungkook ad un palmo dal mio viso, si stava mordendo il labbro mentre guardava le mie, dio... "Kook" dico, alza il viso "Tae" aveva il respiro pesante, gli afferrò il collo e mi avvicino alle sue labbra sfiorandole, per poi staccarmi quando sento il suono del campanello.

Abbasso il viso sul phon, spegnendolo per poi rialzare lo sguardo, lui senza guardarmi va ad aprire la porta, aveva un'espressione strana..., Forse non voleva e io ho..., cazzo, che casino.

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