Capitolo 22

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Capitolo 22

Sofia arrivò per le diciannove. Laura e Sara avevano preparato la cena. Alessio era uscito e sarebbe rientrato con un amico. In pratica, la casa sarebbe stata piena di gente!

"Allora, io vado" disse più tardi Laura ai suoi figli "Ci vediamo domani mattina".

"Sì, mamma, divertiti" rispose Sara.

Laura aveva preparato gli abiti da indossare nel bagno vicino l'ingresso e si cambiò prima di uscire. Non voleva che Sara la vedesse e si chiedesse perché tanta cura per andare da Caterina. Quando fu in strada chiamò Marco.

"Ciao! Stavo per chiamarti io" le disse lui.

"Ciao".

"Dove sei?" 

"In auto. Sto andando da Caterina".

"Ah,  ti dai subito alla pazza gioia!" scherzò lui.

"Già, la casa è invasa di ragazzi e io mi fermo da Caterina" rispose divertita a sua volta.

"Invasa da ragazzi?"

"Sì, è venuta Sofia e Alessio ha portato un amico".

"Ah ecco... Tana libera per tutti! Che c'è, non aspettavate altro?"

"Dai! Com'è l'Hotel?"

"Normale".

"Sei solo lì?"

"E sì, con chi dovrei essere?"

"Mah... credevo qualche altro collega".

"No, solo io. Quando torni?".

"Domani mattina".

"Beh... divertiti".  

Laura avvertì un tono polemico nella voce di suo marito o forse era il suo senso di colpa che glielo faceva percepire così. Si salutarono. Fece un lungo respiro.

Giunse a casa di Stefano che il cielo volgeva al crepuscolo. Le luci del giardino erano accese. Suonò il citofono. Attese qualche secondo e suonò di nuovo. Stefano non rispose. Non era in casa? E dov'era? Laura decise di chiamarlo.

"Laura..."

"Ciao" mormorò lei.

"Aspettavo una tua telefonata da ore".

"Ho avuto una giornata piena" si giustificò lei "Che fai?" gli chiese vagamente.

"Sto passeggiando".

"Ah... e dove?"

"Verso il faro. Ero stufo di stare in casa. Ho letto e studiato tutto il giorno. Ma tu non potresti raggiungermi? Non avevi detto che tuo marito partiva oggi?"

"Adesso è difficile, caso mai domani..."

"Domani? Ci conto?"

"Sì, dai...Ti mando un bacio, qui i ragazzi hanno invitato degli amici".

"Ah, capisco... Ciao".

"Ciao".

Laura trovò quella situazione divertentissima. Salì in auto e si precipitò verso la strada per il faro. Dopo alcune centinaia di metri lo vide che camminava sul bordo stradale avanzando con passo stanco. Suonò il clacson e accostò. L'espressione di Stefano fu buffissima, tra l'incredulo e  l'allucinato. Laura rideva.

"Ma sei tremenda! " le disse lui divertito dopo essersi ripreso. Salì in auto. La baciò avidamente.

"Mi hai ingannato ben bene". La baciò ancora. "E adesso che fai? Una visita breve e te ne vai?" 

Il canto delle sireneTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang