Capitolo 17

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Capitolo 17

La mattina dopo, Laura salutò Marco che si recava a lavoro. Il cielo era coperto, sicuramente si annunciava pioggia, ma l'aria era ancora calda.  Quel cielo grigio le fu d'ispirazione per stirare. Lilly e Lola avevano terminato il loro pasto e Laura le fece entrare. Loro avevano sempre piacere di trascorrere del tempo a contatto con lei. Si accucciarono ai suoi piedi mentre stirava la biancheria. 

I pensieri galoppavano nella mente come una mandria imbizzarrita  e tornarono alla mail di Stefano. Ricordava uno degli scritti pressappoco verso la metà del periodo di soggiorno. Volle leggerlo di nuovo. Spense provvisoriamente il ferro da stiro e andò ad accendere il PC. Lola e Lilly si agitarono, immaginando che il loro momento di relax fosse già terminato.

"Mi sorprendo a vagare nel nulla, alla ricerca del non so che. Non vorrei, ma lei ti propone una sfida. Inseguendola, avvicinandola, ti attira nel paesaggio lunare del territorio femminile e ti avvolge con il canto delle sirene". 

Dopo aver letto più volte, le parve si trattasse più di una riflessione per se stesso che un pensiero rivolto a lei. "Non vorrei, ma..."  

Chissà a cosa pensava mentre lo scriveva?.

In quei giorni, Laura si era convinta che Stefano non l'avrebbe cercata al suo ritorno. Anche se in cuor suo sperava la contattasse, razionalmente si era ripetuta più volte che quella partenza avrebbe cambiato Stefano e i suoi sentimenti. Aveva anche pensato di cancellare il suo numero dalla rubrica dei contatti telefonici, ma non l'aveva fatto. La loro, era una relazione impossibile e di questo se ne cominciava a fare una ragione. Aveva espresso la stessa perplessità anche a suo padre, che tanto, per loro, non vi era futuro e che Stefano ne era consapevole. 

Ma non era vero. Lottava contro l'impulso di chiamarlo e la resistenza di porre lì fine alla faccenda.

                                                                       ***

Stefano si svegliò insolitamente presto. Accese il PC e controllò i messaggi di posta. Ve ne erano diversi dall'università e dall'ONG di cui aveva fatto parte. Loredana e Giovanni gli avevano inviato tutto il programma per la giornata di presentazione di Ottobre, ma di Laura nessuna traccia. Non aveva voluto rispondere ai suoi messaggi? Ci rimase male.
Si vestì e uscì per consegnare i rullini da sviluppare. Doveva prendere un autobus per raggiungere il negozio. 

Sul telefono notò un messaggio di sua madre Chiamami appena sei sveglio. 

La chiamò.

"Stefano tutto bene?" chiese la mamma con un po' di ansia.

"Sì mamma, tutto bene, ma perché ti preoccupi?" Avvertiva un tono strano nella voce di sua madre.

"No, beh,  è perché hai detto che non verrai qui al mare. Cosa farai da solo nel fine settimana? Non ti vediamo da quasi un mese... ci manchi".

"Ancora non so se verrò... Ti avevo detto di lasciarmi il tempo di riprendermi" disse con enfasi.

"Sì sì, ma penso che magari ti intristisci pensando a quella donna" le sfuggì.

"Mamma..." disse un po' alterato.

"Tuo padre l'ha incontrata e non era una ragazza come credevamo".

"L'ha incontrata dove? Quando?" incalzò Stefano.

"Ecco, ora ti arrabbi come al solito. Lo so che non devo intromettermi, ma sono preoccupata, ecco tutto". Stefano provò come una vertigine. Suo padre aveva incontrato Laura? E aveva parlato con lei? Doveva assolutamente capire di più sulla faccenda

Il canto delle sireneWhere stories live. Discover now