Capitolo 13

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CAPITOLO 13

Marco non sapeva come comportarsi con Laura. L'amava, era lei che voleva e desiderava fare di tutto per riconquistare la sua fiducia. Tra l'altro nelle ultime settimane l'aveva vista raggiante, sembrava essersi caricata di nuova energia. La sera dello spettacolo avevano parlato poco. Marco aveva evitato di riprendere il discorso. Sapeva che quando Laura entrava in quello stato mentale doveva lasciare che sedimentasse l'umore. Diversamente sarebbe stata una lotta impari con lei. Laura era troppo abile con le parole, con le analisi e le introspezioni. Una partita persa in partenza.

Voleva dimostrarle che a lei teneva, che quello che era accaduto apparteneva a un periodo grigio in cui anche lui si era smarrito. Un periodo in cui Laura era distante e provata dalla precoce scomparsa del padre a cui era sempre stata molto legata. Loro due avevano sempre avuto grande affinità; erano molto simili. Suo padre si era ammalato improvvisamente, ancora giovane, ed era scomparso nel giro di pochi mesi. Per Laura era stato uno shock. Era caduta in uno stato di dolore profondo che si era ripercosso anche sul rapporto con suo marito. Laura non rideva più, era spenta, taciturna e solitaria. Marco le era stato vicino in un primo periodo, ma poi, col passare del tempo la pesante situazione instauratasi in famiglia era diventata opprimente per lui e si era aggiunta alla responsabilità di mantenere l'attività dello studio di architettura creato dal suocero.

Sembrava fosse accaduto casualmente, essersi lasciato coinvolgere in una relazione prettamente sessuale. Questo aveva sempre pensato lui. La frequentazione di alcuni, cosiddetti amici, lo aveva condotto a fare delle conoscenze e fra queste vi era stata una donna, sposata per giunta, che non aveva nascosto il suo interesse nei riguardi di lui. Questa cosa lo aveva improvvisamente gratificato, aveva nutrito il suo ego. In un momento in cui avvertiva il bisogno di leggerezza questa era arrivata travestita da donnina pepata e audace. Ed era andata così per un po' di tempo. Lui era stato preso dagli appuntamenti bollenti con lei dimenticando tutto il resto: la famiglia, i suoi figli, sua moglie. Finché Laura lo aveva scoperto. Non poteva certo biasimarla. E nonostante tutto lei era rimasta. Per i figli, gli aveva detto. Adesso, dopo tre anni, era ancora faticosissimo per Marco persuadere sua moglie a fidarsi di lui. Non voleva che quel periodo di ferie si guastasse come negli anni precedenti. Desiderava fare qualcosa di sorprendente.

L'occasione arrivò alla serata fissata per il 20 Agosto a cui Laura avrebbe partecipato con il suo gruppo. La serata si svolgeva presso una località molto suggestiva, arroccata sul mare, immersa in un parco regionale. Vi si recarono insieme. Alessio aveva altri impegni. In auto Laura aveva continuato a ripetere:

" Visto? Quella volta tutti a insistere a voler venire a Sassalunga e ora invece su ben quattro serate non ne hanno neppure una libera".

"In realtà Alessio non aveva espresso interesse... Eravamo io e Sara a voler venire e io ci sono, eccomi" ribatté pazientemente Marco. Quando rispondeva cosi, con quella sua logica distaccata, Laura ne risultava infastidita ancora di più. Non si sentiva capita e le sembrava di stare anni luce lontana dal marito. Rimasero in silenzio. Marco valutò saggiamente di non aggiungere altro.

                                                        ***

Arrivarono in paese e parcheggiarono. Il programma di quella serata era diverso dalla serata del 17 scorso. Il paese si prestava a un maggior coinvolgimento del pubblico, con i suoi numerosi vicoletti, scalette, balconcini . Ada e Guglielmo stabilirono che un paio di voci soliste, Laura e Silvia, avrebbero aperto il loro numero girando per i vicoli e cantando per richiamare la gente fin nell'interno delle case, poi, giunte nella piazza principale, si sarebbero unite al gruppo nella danza. Marco disse a Laura che l'avrebbe raggiunta più tardi e la salutò. Anche per quella sera, le dissero, avevano previsto una cena collettiva offerta dall'amministrazione comunale.
C'erano altri tre gruppi che si esibivano oltre loro e a Laura sembrò di riconoscere in uno di essi un gruppo che si era già esibito la sera passata a Sassalunga. Lo spettacolo riuscì molto bene con un pubblico coinvolto che danzò con grande partecipazione. Erano passate le ventidue quando terminarono e raggiunsero tutti insieme il locale dove era stata organizzata la cena. Marco mangiò e bevve di gusto, ma anche Laura si sentiva molto disinibita e forse esagerò anche lei con il vino. Quando la cena terminò, mentre tutti si apprestavano a salutarsi, un uomo sulla cinquantina si avvicinò a Laura.

Il canto delle sireneWhere stories live. Discover now