10.

562 26 0
                                    

Cole's pov

Lili mi aveva pianto addosso per un bel po'. Anche se non la conoscevo da parecchio, non l'avevo mai vista piangere così tanto. Non so esattamente cosa sia successo, ho sentito solo le ultime parole della professoressa, prima di intervenire e farla uscire. In quel momento, però, ero concentrato su un'altra cosa: il modo in cui quel Casey la stava abbracciando. Sembravano molto intimi. Qualcosa, nel modo in cui si parlavano e si abbracciavano mi dava fastidio. 

Co:- Lili, ora devo andare. Comunque, vedo che stai meglio. Ci vediamo dopo.

Mi sentivo un idiota. Non mi ero mai sentito così in imbarazzo parlando con una ragazzina. Lei mi salutò e io andai a lavoro. Mi infastidiva il fatto di sentirmi così in imbarazzo e di non capire il perché, soprattutto.  

Dovevo girare un film abbastanza lungo, ma non riuscivo a concentrarmi quel giorno. Non so proprio dove avevo la testa, ma non era sul set. E questo non era un bene. 

R:- Cole, vieni qui un attimo?

Il regista mi chiamò, dopo che non riuscii a fare neanche una scena semplicissima. Andai da lui, temendo il peggio. 

R:- Che succede? Oggi non sei concentrato. Va tutto bene?

Era abbastanza calmo, il che mi fece rilassare un po'. Purtroppo non potevo rispondergli dato che neanche io sapevo la risposta. Aprii la bocca per parlare, ma senza avere ancora una risposta pronta. Cercai una scusa, ma l'unica cosa a cui riuscivo a pensare era Lili. Perché? Perché sto ancora pensando a lei? Non dovrei, è solo una ragazza come tante. Mi manderà in rovina, quella ragazzina, me lo sento, pensai. 

R:- Cole? Stai bene?

Mi riscossi da quella specie di stato di trance.

C:- Eh? Ah, si, sto bene. È solo che oggi è una giornataccia. 

R:- È successo qualcosa di grave?

Oltre a Lili che si è messa a piangere in realtà non è successo niente di importante... Aspetta, ma a cosa sto pensando? 

C:- No, niente di importante. Non si preoccupi, è tutto ok.

R:- Allora prenditi un paio di minuti di pausa, intanto giriamo le scene senza di te.

Annuii e andai a prendere una bottiglietta d'acqua. Non sapevo davvero perché non riuscissi a concentrarmi e quella cosa mi dava molto fastidio. Mi misi seduto un attimo e chiusi gli occhi, cercando si liberare la mente. Inutile dire che non ci riuscii. Urlai. Mi sentivo frustrato. Lasciai l'acqua sula sedia e tornai dal regista. Ripresi a recitare, almeno le scene più facili, accantonando la mia confusione in un angolo. 

Lili's  pov

Dopo che Cole se ne andò, io e Casey ci sedemmo nella stanza per gli studenti e ci raccontammo tutto ciò che era successo durante quegli anni. 

L:- Aspetta. Ti sei fidanzato? Davvero? Tu? Cavolo, allora la mia prospettiva di sposarmi con Cole non è impossibile.

Casey mi face il dito medio, ridendo sotto i baffi. 

C:- Parlando di te, biondina, che mi racconti?

L:- Penso di averti già raccontato tutto.

Dissi alzando le spalle. Lui rimase qualche istante in silenzio, fissandomi. Avevo capito a cosa si riferiva, ma non c'era niente da raccontare.

C:- Non mi hai raccontato niente riguardo a quel ragazzo. Chi è? Ma soprattutto, perché vivi a casa sua?

Aveva uno sguardo malizioso. Gli tirai un cuscino in faccia e ridemmo insieme. 

L:- Niente di che, semplicemente mi ha invitato a vivere da lui perché vivevo nel seminterrato di Pop's.

C:- Gli piaci.

Disse sorridendo come un idiota. 

L:- No, non gli piaccio. 

C:- Lils, un ragazzo come lui non invita una una ragazza comune come te a vivere con lui senza una giusta motivazione.

L:- Va bene. Mi è venuto addosso una volta, da Pop's,  e deve essersi sentito in colpa, non lo so, fatto sta che il giorno dopo, quando ha saputo che vivevo nel seminterrato di un diner, mi ha detto di fare le valigie e mi ha portato a casa sua, dicendo che potevo vivere lì finché ne avessi avuto bisogno. 

Dissi tranquillamente. Casey rimase in silenzio per un bel po'. Mi fissava in un modo strano, cercava di capire cosa provassi per Cole.

L:- So cosa stai facendo, smettila. 

C:- Lili, siamo amici da quando eravamo piccoli, puoi dirmelo. Lui ti piace?

Annuii, abbassando lo sguardo, imbarazzata. 

C:- Lo sapevo! Ora, però, raccontami qualcosa su di lui.

Gli spiegai in breve chi era e perché mi piaceva. Se non fosse stato il mio migliore e unico amico per così tanto tempo, avrei già interrotto la nostra amicizia. Come poteva non conoscere Cole?! 

Andammo avanti a parlare per un bel po', poi Casey mi fece un tour della scuola. Purtroppo, io e lui non avevamo più lezioni insieme, ma al suo posto trovai qualcun altro: Charles Melton, il mio bullo personale sin da quando eravamo piccoli. Appena mi vide, fece un sorriso sghembo e venne verso di me. Cavolo, erano davvero cresciuti tutti quanti, solo io ero rimasta bassa.

C:- Bene, bene, bene, chi abbiamo qui?

Disse alzandomi il mento con due dita, costringendomi a guardarlo negli occhi. 

C:- Lili Reinhart. Non credevo che ti avrei mai rivisto. Hai finalmente deciso di farti viva?  Che fine hai fatto durante questi anni? Come mai non ti si vedeva mai in giro?

Cercai di allontanarmi da lui, ma mi tirò a sé dai fianchi e mi avvolse con un braccio, in modo che non mi potessi allontanare.

L:- Ch-Charles, lasciami andare. Ti prego.

C:- Voglio solo sapere perché sei sparita per così tanto tempo. Cos'hai da nascondere? 

Tentai ancora di allontanarmi da lui, ma non ci riuscivo. In quel momento arrivò la bidella e ci disse che la prof di matematica era assente. Non prestò neanche caso al fatto che Charles mi tenesse molto vicina a lui. Se la prof non c'era, Charles poteva fare qualsiasi cosa lui volesse. Quando dico che poteva fare quello che voleva, non esageravo: Charles era il mio bullo, ma anche quello di molte altre. Erano anche girate molte voci sul suo conto, niente di positivo ovviamente. 

C:- Sentito? Ora niente ci impedisce di divertisci.

"Lili Reinhart nell'ufficio del preside. Lili Reinhart, per favore, si presenti nell'ufficio del preside."

Ripresi a respirare, non mi ero neanche accorta di aver iniziato a trattenere il respiro. 

L:- Ch-Charles, d-devo andare in presidenza. Lasciami, per favore. 

Tentai di allontanarmi, ma continuava a tenermi stretta. Ridacchiò, per non so quale motivo, e poi iniziò a fissarmi negli occhi con uno sguardo di... desiderio?

C:- Oh, cara piccola Lili, tu non vai proprio da nessuna parte. Tu resti con me, finché non mi stufo di te.

Mi prese per mano e mi strattonò fuori dalla classe. Mi spinse in uno sgabuzzino, sotto le scale, ed entrò, chiudendosi la porta alle spalle. Si avvicinò di nuovo a me e mi posò un bacio sul collo.

L:- Ch-Charles, cosa...

C:- Stai zitta.  

Ero spaventata, così rimasi in silenzio. Non sapevo fino a che punto si sarebbe spinto e non mi andava di scoprirlo. Mi chiamarono di nuovo in presidenza, ma Charles non mi lasciò andare lo stesso. Continuava a baciarmi il collo mentre le sue mani viaggiavano lungo il mio corpo. Mi sembrava di essere tornata bambina, quando mio padre si comportava nello stesso modo di Charles con mia madre. Ero profondamente disgustata e gli avrei tirato uno schiaffo, se non fossi stata troppo spaventata.

Ti amavo ancora prima di conoscertiOù les histoires vivent. Découvrez maintenant