Capitolo 9.

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La mattina seguente i ragazzi del bar vennero tutti convocati nell'ufficio del signor Malik, il quale doveva fare il discorso anticipato al nostro cameriere la sera precedente. Proprio quest'ultimo, in realtà, non aveva ancora una risposta precisa, avrebbe deciso solo dopo il discorso di Zayn, confrontandosi anche con gli altri.
Niall certamente avrebbe detto di sì, faceva parte del loro piano, quindi per forza sarebbe rimasto, Jacob anche e forse solo Michael avrebbe potuto rispondere di no.
In un modo o nell'altro, lo avrebbe scoperto in pochi minuti, di fatto Zayn aveva da poco finito il proprio discorso.

-Allora ragazzi, ovviamente ci sono sia vantaggi che svantaggi, sta solo a voi decidere.

-Per me va bene.

-Per me anche.

-Io non posso, ho mia madre in ospedale per un cancro e solo con il turno che faccio qui le riesco a pagare i medicinali, almeno la sera vorrei starle vicino.

Fu Jacob a dire queste parole, sinceramente all'interno della stanza nessuno se lo sarebbe mai aspettato, di fatto ci furono delle parole di conforto ed il nuovo titolare, volendo essere comprensivo, gli disse che almeno per lui avrebbe cercato di fare una sistemazione che lo aiutasse, ma che questa cosa non valesse per nessun altro.

-Harry?

-Certo, va bene.

-Sei sicuro? Ieri, ed anche ora ad essere sinceri, hai fatto capire di non avere tanta certezza e se ci sono degli impegni che non vuoi dire pubblicamente magari puoi spiegarmi in privato.

-No signor Malik, per me va bene, non si preoccupi, la ringrazio.

-Detto questo vi dirò che ci saranno naturalmente altri nuovi colleghi per voi, anche dei buttafuori. Io voglio che la gente venga da tutte le periferie della città per venire al nostro bar. Inoltre inizierete ad imparare come fare nuove bevande alcoliche ed ecco che vi presento il vostro maestro, Liam.

-È già venuto qui qualche giorno fa, sbaglio?

-Assolutamente no Harry, hai ragione, era qui proprio per questo. Perfetto, allora restate qui stasera anche per cena, Jacob tu tranquillo se vuoi puoi tranquillamente andare. Imparerete ad armeggiare una bottiglia di alcol, dovete dare un po' di spettacolo quando la usate e Liam sa come fare. Chiamerò dei camerieri, quindi se voi ve la sentite rimarrete sempre dietro il bancone. Niall invece lo spostiamo da lavapiatti a bancone, mentre come sostituto ho trovato già un nuovo ragazzo, Tony. Questo tipo lo conosco, ve lo presento tra qualche giorno e vi avviso già da ora, è italiano, una sola battuta sullo stereotipo e vi mettete da soli a rischio, io non interverrò neanche per la più grave delle cose. Chiaro?

-Chiaro.

-Ora a lavoro, prima o poi conoscerete i nuovi e stasera lezioni con Liam, detto questo, filate ai vostri posti normali.

Tutti quanti iniziarono il proprio lavoro, l'irlandese nella cucina a lavare i piatti, Michael a preparare gli stuzzichini, Jacob a servire i tavoli mentre il nostro guardone versava varie bevande all'interno di tazze e bicchieri. Era molto tranquillo, allegro addirittura ed a notarlo furono tutti, persino il signor Malik che lo vide a stento due volte in tutta la giornata. Niente e nessuno avrebbe potuto rovinargli l'umore, era entusiasta. Lo era per le tante innovazioni: a lavoro, nella propria casa e forse anche nella propria vita relazionale.
Per quanto Niall in realtà volesse solo sapere particolari cose su di lui, gli stava incredibilmente simpatico ed alle volte gli faceva piacere la sua compagnia. Ovviamente sempre con l'estrema cura nel non lasciarsi sfuggire nulla e lo stesso pensava di Louis. Anche se sapeva di non essere il suo tipo ideale di ragazzo, comunque non credeva che tutte le frecciatine che facesse sulla loro piccola tensione fossero finte.

Chi lo sa, magari anche i due provavano lo stesso, o forse era tutto finto.

-Salve.

Si sentì una voce dalla porta del locale, Harry alzò lo sguardo dal caffè che stava preparando e sorrise nel notare che, come al solito, quando si parla del diavolo spuntano le corna, di fatto si trattava del ragazzo dagli occhi azzurri. Diede a Jacob l'ultimo caffè e dopo si occupò personalmente di portare il menù al suo cliente, salutandolo con un grande sorriso sul viso. Purtroppo il gesto non venne ricambiato allo stesso modo, il ragazzo era evidentemente nervoso e la cosa dispiacque molto al nostro guardone, il quale dopo aver segnato sul blocchetto di fogli la sua ordinazione, tornò dietro al bancone a prepararla.
Avendo leggermente imbarazzo nel chiederlo di persona, prima di portare l'ordine al tavolo prese il proprio cellulare e scrisse nella chat con Louis: "come mai sei così nervoso? :(", dopodiché prese il vassoio e si diresse al tavolo, posò su di esso il caffè, gli stuzzichini, lo zucchero ed un cucchiaino. Intanto il cliente lesse il breve testo e sorrise, intenerito dalla timidezza del riccioluto, il quale stava mettendo il vassoio sotto al braccio, per poter tornare alla sua postazione lavorativa. Strinse una mano intorno al suo polso, molto delicatamente, senza far forza, successivamente gli fece cenno col capo di accomodarsi di fronte a lui.
Il cameriere, dopo aver fatto segno al suo compagno, spiegando che si sarebbe fermato un attimo, si mise seduto di fronte al ragazzo dagli occhi azzurri.

-Il lavoro mi sta stressando un po', però stasera e domani sarò completamente libero, a te va di fare qualcosa? Tipo a cena oppure qualcosa domattina.

-Uhm... io dovrei diciamo ristrutturare camera mia, ti va di venire con me a comprare le cose? Credo andrò domattina presto, chiedo il permesso al titolare di venire due ore più tardi.

-Perfetto direi, allora domattina tacciamo che ti passo a prendere e facciamo anche colazione a casa mia, ti dico che non sono un ottimo chef, ma ci provo eh!

-Non importa cosa cucini, se ti va possiamo preparare qualcosa insieme.

-No no, ho deciso che cucinerò per te. Quindi mi raccomando, puntuale domattina.

-Non sai neanche se sono ritardatario! Come dovrei vestirmi? Sportivo o carino?

-Carino e sportivo? Mi raccomando anche su questo.

-Che vorresti dire? Che non mi vesto carino?

-No, voglio dire che le uniche volte che ti ho visto sono stare con un grembiule da cameriere ed a petto nudo in una telefonata. Certo magari la seconda non mi dispiace, ma comunque nel tragitto devi essere vestito, magari ti spogli da me.

Gli fece l'occhiolino ed entrambi risero. Dopo aver parlato per qualche minuto si salutarono ed Harry tornò a lavoro, con l'umore ancora migliore rispetto a quello che già era la mattina appena arrivato.
Parlarci anche solo per qualche minuto era riuscito a migliorarli l'umore.

Watcher||Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora